Per qualcuno piaghe d'Apocalisse |
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Scritto da ansa |
Venerdì 13 Marzo 2020 00:06 |
Un terremoto nel terremoto. L'Italia "zona rossa" per il coronavirus si abbatte come una mannaia sulle speranze di ripresa delle popolazioni terremotate dell'Umbria, delle Marche, del Lazio e dell'Abruzzo, che da quasi 4 anni attendono l'avvio della ricostruzione. Il viaggio tra la disperazione e la sfiducia di persone e amministratori corre sulla dorsale appenninica, da Camerino a Norcia, passando per Cascia, Visso, Castelsantangelo sul Nera e Ussita. Sindaci e imprenditori sanno di dover far fronte a un'emergenza forse ancora più grave di quella vissuta con gli eventi sismici del 2016. La gente è disorientata, davanti vede solo il buio e c'è chi come Deborah, giovane barista di Norcia, pensa di andarsene altrove. Intanto città e paesini sono deserti, l'invito a restare a casa sembra essere rispettato, di turisti ovviamente nemmeno l'ombra. "Questo è un altro autentico terremoto che ci mette ancora più in ginocchio rispetto al sisma, è difficile capire come ne usciremo", dice preoccupato Alessandro Morani, commerciante di Visso. |
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