Bilderberg: Il governo occulto del mondo si riunisce a Stresa. L’evento eccezionaole è che potrebbe partecipare Bush. Tra i partecipanti Monti, Padoa-Schioppa, Draghi e Berbabé.  Tratto da Dagospia:
(La Velina Azzurra, newsletter a cura di Claudio Lanti) Il celebre Gruppo Bilderberg, presunto invisibile governo mondiale, terrà il suo vertice segreto quest’anno in Italia da giovedì 3 a domenica 6 a Stresa. Tutte le stanze (500 euro a notte) del Grand Hotel delle Isole Borromee
sull’Isola Bella sono state requisite. La polizia sta prendendo possesso dell’intero Lago Maggiore. La notizia è trapelata rompendo il ferreo riserbo attorno alle attività di questo club di incappucciati.
Ma perché in Italia? Ecco la vera domanda. L’evento eccezionale è che potrebbe partecipare alla seduta lo stesso George W. Bush. Le indiscrezioni sulla scelta del Paese ospite e il luogo del summit che la superloggia universale tiene ogni anno a primavera sono filtrate molto tardi, alla fine
di aprile, quando si è definita anche la visita di Bush in Europa. I due programmi sembrano fatti apposta per integrarsi. Bush sarà a Roma il 4 giugno. Vedrà Berlusconi, Ciampi e il Papa. Ripartirà il 5 ma sarà atteso a Parigi solo il 6 mattina da Chirac per le cerimonie celebrative del D-Day.
Dove Bush trascorrerà la notte, non lo sa nessuno. Forse nel Nord Italia.
Oppure a Lugano, dove è solito andare regolarmente e misteriosamente suo padre George senior quando viene in Italia. Nel trasferimento da Roma a Parigi comunque, Bush avrà uno spazio libero (il pomeriggio e la sera del 5 giugno) nel quale i maniaci dei segreti del Gruppo Bilderberg ci dicono che potrebbe avvenire un incontro ravvicinato con il gran cenacolo del potere. O Bush andrà dagli incappucciati o questi andranno da lui. Una scena un po’ simile a quando nel celebre cartoon Homer Simson viene ammesso nella loggia segreta dei Tagliapietre.
E’ raro che i capi di stato e di governo partecipino alle riunioni del Bilderberg ed è assolutamente eccezionale che vi si rechi il presidente degli Stati Uniti. L’unico caso che gli esperti ricordano è quello di Bill Clinton nel 1998, pochi mesi prima dell’attacco alla Serbia. Quest’anno è anche il cinquantenario della nascita del Gruppo che venne fondato nel 1954 da quel gran massone che fu Bernardo d’Olanda in un albergo dei Paesi Bassi che si chiamava Bilderberg.
LA GLOBALIZZAZIONE DELLE MALATTIE DEGLI ANIMALI |
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Scritto da Noerporter.org
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Giovedì 27 Maggio 2004 01:00 |
In aumento le malattie animali che si propagano da un Paese all'altro, come l'influenza dei polli e l'afta epizootica, con serie conseguenze economiche e sociali.
Roma, (Adnkronos Salute) - Contro questo 'nemico', la Fao e l'Organizzazione mondiale per la salute animale (Oie) fanno fronte comune e rafforzano la loro collaborazione. Realizzeranno un sistema mondiale di informazione e allerta rapida sulle malattie animali altamente contagiose. Innanzitutto le due agenzie, in un comunicato congiunto, invitano i singoli Paesi a investire di piu' nel controllo delle malattie animali transfrontaliere, in aumento per effetto del commercio internazionale e dello spostamento di popolazioni e animali. ''Queste epidemia necessitano di una risposta immediata ed efficace, a livello regionale e internazionale'', avvertono. ''In situazioni di emergenza, la rapida diffusione delle informazioni e un piu' efficace coordinamento fra i Paesi risultano fondamentali per frenare le malattie infettive, per proteggere la salute pubblica dalle patologie di origine animale e prevenire il rischio di diffusione nei paesi indenni''. Percio' Fao e Oie hanno deciso di mettere a punto un sistema mondiale di informazione e preavviso rapido sulle malattie animali transfrontaliere altamente contagiose. Dalla Conferenza regionale per la salute alimentare in Asia e Pacifico, organizzata dalla Fao e dall'Organizzazione mondiale della sanita' in Malesia, la Fao inaugura il Portale internazionale della salute alimentare, animale e vegetale. Attraverso un unico motore di ricerca, consentira' di trovare rapidamente gli standard attuali di qualita' e salute alimentare certificati, le norme in vigore, documenti ufficiali. Basta collegarsi a http://www.ipfsaph.org. A finanziarne lo sviluppo saranno la Fao, gli Usa, i Paesi Bassi e la Norvegia. (Com-Mad/Adnkronos Salute) |
Sanità, oltre 4.700 medici denunciati |
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Scritto da Noreporter.org
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Giovedì 27 Maggio 2004 01:00 |
La Procura della Repubblica di Verona ha chiuso finalmente l’operazione denominata «Giove».
Dopo due anni di indagini a tappeto è risultato che oltre 4000 medici in Italia favorivano l’uso e la vendita di farmaci della multinazionale farmaceutica GlaxoSmithKline in cambio di vantaggi o premi in denaro. L’accusa che pende sui professionisti è gravissima: comparaggio, concessione o promessa di premi e corruzione.  Verona - Gli indagati comprendono medici generici, specialisti, farmacisti, primari e direttori di clinica. Tra questi ultimi è bene ricordare il famosissimo oncologo Umberto Tirelli (ospitato più volte al Maurizio Costanzo Show per illuminare le masse dall’alto della sua conoscenza) primario dell’Istituto nazionale tumori di Aviano (Pordenone), docente di oncologia medica all’università di Venezia e di Udine, nonché presidente onorario del Cicap Emilia Romagna (il comitato di controllo per le affermazioni sul paranormale, sic!). L’ill.mo professore è lo stesso che ha affermato come l’uranio impoverito è «condannato senza prove», che gli ogm «non sono tossici e – addirittura - migliorano la salute pubblica» e che «per provare a sconfiggere i tumori - bisogna iniziare a – spendere meglio i fondi» Effettivamente Tirelli ha ragione in una cosa: se quei 230 milioni di euro sborsati dalla Glaxo fossero stati «spesi meglio», invece di finire nelle tasche di medici compiacenti e corrotti, forse un passetto in più la scienza medica lo avrebbe fatto!
Venezia. Ricevevano vantaggi o premi in denaro in cambio dei quali favorivano l'uso o la vendita di farmaci della multinazione Glaxosmithkline. In qualche caso hanno ricevuto somme per ogni paziente trattato nei reparti di oncologia. Sono ben 4.713 le persone denunciate in tutta Italia dalla Guardia di finanza del nucleo regionale di polizia tributaria del Veneto, quasi tutti medici, dopo due anni di indagine andata sotto il nome di «Giove». Coordinata dal procuratore capo della Repubblica di Verona, Guido Papalia, l'operazione ha appurato che la Glaxosmithkline ha investito tra il 1999 e il 2002 oltre 228 milioni di euro per sostenere le vendite illecite di medicinali, attribuendone in contabilita' voci di spesa, tra le altre, come 'other promotion', 'medical phase IV', 'field selling'. 159 invece i milioni di euro calcolati per il recupero a tassazione. I medici denunciati sono 4.440: si tratta di medici generali, specialisti, farmacisti ospedalieri, primari, direttori di clinica, che a vario titolo hanno favorito la Glaxosmithkline; su di loro pende l'accusa di comparaggio, concessione o promessa di premi, corruzione. A questo si aggiungono 273 tra amministrazione della multinazionale, dirigenti, quadri e dipendenti: questi ultimi risultano denunciati per associazione a delinquere. A seguito dell'attività di indagine come affermato dall |
Funerali di stato per Quattrocchi? |
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Scritto da Massimo Fini
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Giovedì 27 Maggio 2004 01:00 |
Il rispetto per Fabrizio Quattrocchi e per gli altri ostaggi può giungere fino al totale stravolgimento della verità? L’emozione può prendere il sopravvento sulla riflessione, facendoci dimenticare le vere motivazioni della presenza dei quattro in Iraq? Qualcuno si ricorda ancora che quello del mercenario, in Italia, è un mestiere illegale?  A proposito dell'eventualità dei funerali di Stato con cui onorare Fabrizio Quattrocchi, quasi tutti gli uomini politici, di governo e di opposizione hanno affermato che "a decidere deve essere la famiglia". Va bene che il nostro è il Paese delle mamme, delle sorelle e delle fidanzate ma su una questione come questa la famiglia non c'entra niente. O meglio, la famiglia può rifiutare, se lo crede, i funerali di Stato, ma se Quattrocchi abbia diritto a quali funerali lo può decidere solo lo Stato, cioè il governo italiano. E i funerali di Stato si fanno per servitori dello Stato che siano morti nell'adempimento del loro dovere o per cittadini che siano stati particolarmente benemeriti della Patria. Quattrocchi non si trova in nessuna di queste due situazioni. In Iraq era un mercenario al servizio di un'agenzia privata a sua volta al servizio di una potenza straniera. Questo, per la verità, è un reato o, perlomeno, tale è considerato dalla legge italiana. Dei miei amici veronesi sono stati incriminati dalla locale Procura perché accusati di essere andati a soccorrere, in armi, un piccolo popolo, i Karen, schiacciato dalla prepotenza e dalla violenza del governo birmano, e, oltretutto, se lo hanno fatto, lo hanno fatto per motivi ideali, per difendere i deboli contro i forti. Ora, ciò che è un reato per gli uni, non può diventare motivo di onorificenza per altri. Credo anzi che quando i nostri tre ostaggi ritorneranno a casa, come tutti ci auguriamo, bisognerà pur, dopo i primi momenti di commozione, chieder loro conto di che cosa facevano in Iraq, armati, al servizio di una multinazionale straniera, invece che farne degli eroini da Talk Show, come quasi certamente accadrà.
Mi rendo conto che sono parole dure, ma bisogna pure che anche il Paese delle mamme, delle sorelle e delle fidanzate impari a rispettare le regole che esso stesso si è dato. Perché è a furia di ignorare le regole e di rispondere sempre sul piano dell'emotività e del sentimento che, fra le altre cose, ci troviamo in Iraq con soldati che non sono di pace ma che non sono nemmeno attrezzati per fare la guerra e rischiano pesantemente.
In quanto a Fabrizio Quattrocchi, onori a questo ragazzo che ha saputo affrontare la morte, un'orribile morte, con coraggio e secondo quella che era, evidentemente, la sua concezione della dignità e della vita. Ma onori privati. Non di Stato. A meno che non si voglia fare un'indegna confusione fra chi in Iraq ci è andato su ordine del Governo per servire, in ogni mod |
Obbligatorio depositare siti e newsletter |
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Scritto da Noreporter.org
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Mercoledì 26 Maggio 2004 01:00 |
L'allarme da Unione Consumatori: la nuova legge presentata dal ministro Urbani e già approvata impone a chiunque distribuisca contenuti per via telematica di consegnarne copia alle biblioteche di Stato. Pesanti le sanzioni 12/05/04 - News - Roma - Dall'Italia impegnata nel regolamentare Internet arriva un nuovo allarme per una legge, la 106 del 2004, che obbliga al deposito in biblioteca dei siti web e delle altre pubblicazioni diffuse per via telematica. La legge, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 27 aprile, ha spinto Unione Consumatori a diffondere nelle scorse ore un preoccupato comunicato stampa.
"Fra sei mesi - spiega l'Associazione - chiunque abbia un sito Internet con informazioni a disposizione del pubblico dovrà inviarne il contenuto alle due Biblioteche centrali di Firenze e di Roma, altrimenti rischierà una multa fino a 1500 euro".
In realtà, scorrendo l'articolato della 106/2004 si legge che l'obbligo di deposito riguarda tutti "i documenti destinati all'uso pubblico e fruibili mediante la lettura, l'ascolto e la visione, qualunque sia il loro processo tecnico di produzione, di edizione o di diffusione". Una disposizi |
Attaccati e oscurati i siti di Camera, governo e Siae |
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Scritto da Noreporter.org
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Mercoledì 26 Maggio 2004 01:00 |
Primi effetti del Decreto Urbani
Oltre all'annunciato sciopero delle connessioni, la protesta contro la legge Urbani, approvata la settimana scorsa, che punisce lo scambio di musica e film in rete, ha colpito stamane i siti di governo, Camera e Siae, ancora in parte irraggiungibili. Rivendicazioni e annunci di inizio della "Guerriglia della rete" sono apparsi sui forum di Punto informatico.
repubblica.it |
In strada per campagna elettorale, Tajani rincorre un ladro |
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Scritto da repubblica.it
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Mercoledì 26 Maggio 2004 01:00 |
Tra i banchi del mercato per la campagna elettorale, Antonio Tajani si è messo all'inseguimento di uno scippatore che aveva appena derubato un'anziana. Roma-
Stamattina alle 10 al mercato di via Nino Oxilia, alle spalle di viale Parioli. Mentre Antonio Tajani, capogruppo al Parlamento europeo e coordinatore di Fi nel Lazio stava facendo campagna elettorale tra i banchi insieme ad un gruppo di attivisti "azzurri", un'anziana donna è stata scippata. Le grida della signora hanno richiamato l'attenzione di Tajani e degli attivisti, che si sono subito gettati all'inseguimento dello scippatore. L'uomo, vistosi in difficoltà, ha gettato la borsetta dell'anziana donna tra i banchi e si è dileguato. |
Un poliziotto militare, travestito da detenuto, è stato seviziato. |
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Scritto da Noeporter.org
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Mercoledì 26 Maggio 2004 01:00 |
Chi la fa l'aspetti...Nell’ambito di un esercizio svoltosi nel campo di detenzione Guantanamo, in Cuba, un poliziotto travestito da detenuto è stato sottoposto a sevizie al punto da riportare lesioni cerebrali, secondo i suoi racconti.  Sean Baker, il poliziotto interessato, nel frattempo si è dimesso dalle forze armate. Ieri sera aveva raccontato delle sue esperienze ad un trasmittente locale nello Stato di Kentucky, dicendo che per partecipare all’esercizio in questione, avrebbe indossato la tuta arancione dei detenuti, quindi, sarebbe stato consegnato a quattro soldati US. I quattro l’avrebbero picchiato e strangolato ed avrebbero mollato la preso solo quando si sono accorti che sotto la tuta arancione Baker indossava la divisa US. Un portavoce delle Guardia Nazionale a Kentucky, presso la quale Baker era stato in servizio, si è limitato a confermare che Baker sarebbe stato dimesso per problemi di salute in seguito ad un “incidente durante l’addestramento”. |
Scritto da alaindebenoist.com
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Martedì 25 Maggio 2004 01:00 |
Siamo nell'era dell'isteria. Nella società dello spettacolo tutti si trasformano in un pericolo potenziale, tutti sono sospetti. Per questo l’isteria domina ed il potere può dormire sonni tranquilli.  Il mondo è entrato in un periodo di isteria. Su scala internazionale, l’abominevole
aggressione scatenata il 20 marzo contro l’Iraq ne è un perfetto esempio. Ad eccezione
degli americani, nessuno voleva questa guerra. È bastato che gli americani la volessero
per farla scoppiare. Perché la volevano? Robert Kagan ha fornito la risposta: “La politica
degli Stati Uniti mira da molto tempo a preservare la loro supremazia nel mondo”. E gli
americani sanno che il tempo gioca a loro sfavore. Sanno che possono vincere delle
guerre ma rischiano di perdere la pace. Sanno di essere oggi l’unica grande potenza
mondiale ma sanno anche che stanno per emergere potenze rivali. Da quando è andata al
potere la squadra di petroassassini deliranti – neoconservatori imperialisti e cristiani
fondamentalisti, rappresentanti del complesso militar-industriale e membri della lobby
petrolifera texana – di cui George W. Bush è il portavoce, essi hanno scelto la fuga in
avanti. Superindebitati, piombati in piena recessione industriale e commerciale,
economicamente dipendenti dal resto del mondo, non resta loro che un unico mezzo per
tentare di rendere perenne il proprio dominio planetario: fare la guerra. Da ciò questa
nuova sanguinosa impresa, il primo grande crimine contro l’umanità del XX secolo, che
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