L'Unione Europea mostra i denti |
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Scritto da Il Resto del Carlino
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Martedì 11 Maggio 2004 01:00 |
Un sorprendente ultimatum alla Cina sull'acciaio.
Si profila una guerra commerciale e un conflitto geostrategico di notevoli proporzioni. Bruxelles - Fra Europa e la Cina spunta un ombra di un contenzioso commerciale: la Commissione UE ha infatti dato un ultimatum a Pechino affinché ponga fine alle restrizioni che ormai da tempo la Cina ha imposto sulle esportazioni del Carbone-Coke, misura che sta provocando seri danni all'industria siderurgica europea.
Il commissario del Commercio, Pascal Lamy, ha confermato che venerdì scorso l'UE ha dato 5 giorni di tempo affinché la Cina ritiri tali restrizioni sul Coke, del quale il paese asiaticoè il principale produttore.
Altrimenti provoca Bruxelles - l'UE sarà obbligata a chiedere al WTO sanzioni contro le esportazioni cinesi. |
Plastica nei mari, allarme dall'Inghilterra |
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Scritto da Corriere della Sera
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Martedì 11 Maggio 2004 01:00 |
Il futuro? Di plastica. Secondo i ricercatori dell'Università di Plymouth piccoli frammenti tappezzano i fondali e contaminano i microrganismi, con il rischio che sostanze tossiche entrino nella catena alimentare.  MILANO - Il futuro? Di plastica. Le premesse ci sono tutte. E se l'ambiente continuerà ad andare alla deriva basterà soltanto aspettare e prima o poi mangeremo plastica, come già fanno i pesci nei mari e negli oceani. Gli scienziati fanno ancora una volta da «Cassandra» e lanciano l'allarme: la plastica sta letteralmente tappezzando i fondali con piccoli, quasi microscopici, frammenti i cui effetti sulla salubrità dell'ambiente e il benessere delle specie animali e vegetali potrebbero essere molto pericolosi.
LE PUBBLICAZIONI - La previsione allarmistica è pubblicata sulla rivista Science da un gruppo di ricercatori guidati da Richard Thompson dell'Università di Plymouth in Gran Bretagna. «Negli ultimi 40 anni - scrivono gli scienziati - grandi pezzi di plastica sono stati individuati negli habitat marini dai poli all'equatore. Sono stati segnalati anche frammenti più piccoli, ai quali però si è prestata meno attenzione». Per cercare di saperne qualcosa di più, i ricercatori hanno iniziato a studiare le spiagge nei pressi di Plymouth, sulla costa inglese della Manica. Hanno così scoperto che questi frammenti sono il frutto della rottura di quelli più grandi, sottoposti a sforzi meccanici come la violenza delle onde e l'urto con le spiagge. Proprio per questo si trovano soprattutto sui fondali sabbiosi, dove è stata identificata la presenza di ben nove plastiche di tipo diverso, usate per produrre vestiti, imballaggi e cavi. Poi hanno esaminato altre spiagge su tutta la costa del Regno Unito: come la gramigna in tutti gli habitat ricomparivano i microscopici frammenti plastici.
CAMPIONATURA - Esaminando i campioni di plancton raccolti a partire dal 1960 sulle rotte che collegano Aberdeen con le isole Shetland e la punta settentrionale della Scozia con l'Islanda, i ricercatori hanno constatato che al loro interno i frammenti plastici sono ricomparsi. Anzi, più i campioni erano recenti, maggiore era la quantità di plastica che si trovava al loro interno. «Probabilmente tutti questi frammenti rappresentano soltanto una minima parte di quelli realmente dispersi nell'ambiente», scrive ancora Thompson. Un'opinione condivisibile visto che ogni anno vengono prodotti milioni di tonnellate di plastica che si accumula nell'ambiente, perchè non biodegradabile. Quali gli effetti di questo velo di plastica che si sta stendendo sugli oceani? «È presto per dirlo», risponde Thompson. In alcuni esperimenti, però, si è visto che paguri e altri piccoli animaletti acquatici possono ingerire questi frammenti |
Centocinquanta manganelli elettorali |
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Scritto da Noreporter.org
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Martedì 11 Maggio 2004 01:00 |
Aggressione alla sede romana di Forza Nuova. Alla testa dei "vigilantes" un consigliere comunale di Rifondazione Comunista. L'estrema sinistra vittima della stupidità sceglie la retroguardia. L'aggressione è stata effettuata alle diciannove e trenta di martedì 11 maggio.
150 persone, tra cui numerosi stranieri,armate con caschi e bastoni hanno aggredito la sede di forza nuova in via Nisco.
3 ragazzi che sostavano davanti alla sede sono stati feriti.
Alla testa di questa vigliacca azione è stato riconosciuto dagli aggrediti il consigliere comunale di Rifondazione Comunista Nunzio D'Erme che con tanto di megafono esortava i suoi compagni a "uccidere il fascista" e a "cacciare il fascista dal quartiere"...
Evidentemente qualcuno si sente già in campagna elettorale e preferisce farla a basso costo.
Cosa di meglio, per strappare qualche voto alle truppe disorientate della sinistra,che rilanciare la strategia della tensione in sedicesimo ?
In pieno "scontro di civiltà" e senza progettualità di fronte alla "globalizzazione", schiacciare l'estrema sinistra su posizioni di retroguardia proprie ai vigilantes della borghesia illuminata non ha bisogno di commenti.
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Tutti per uno, tutti contro uno. |
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Scritto da Noreporter.org
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Martedì 11 Maggio 2004 01:00 |
La legge di Nunzio e il suo unico teorema.
Un consigliere comunale di Roma di Rifondazione Comunista, prende parte all'aggressione ai danni di esponenti del movimento politico Forza Nuova.
Chi è Nunzio D'Erme...  Dalla Cronaca:
Il giorno 11 maggio 2004 verso le 19 e 30 un folto gruppo composto di "Disobbedienti", No Global, sedicenti comunisti e immigrati, per un totale di circa 150 persone, si presentavano di fronte alla sede di Forza Nuova di via Nisco in Roma armati di caschi e bastoni. La marmaglia aggrediva alcuni giovani esponenti di Forza Nuova (in numero inferiore a 10) provocando lesioni a tre di essi. A capitanare l'eterogeneo ammasso veniva riconosciuto Nunzio D'erme, consigliere comunale di Roma ed esponente di Rifondazione Comunista. Questi si distingueva per veemenza verbale distribuendo alla massa incoraggiamenti al megafono (150 contro 10???) a colpire e a cacciare i fascisti.
Nunzio d'Erme - disobbediente alle Europee
Consigliere Comunale di Roma, che ama presentarsi in consiglio comunale con indosso la maglietta di Che-Guevara ed esponente del Prc è passato alle cronache dell'italietta repubblicana per essere stato arrestato in seguito ai noti e recenti scontri NoGlobal-Forze dell' Ordine all'EUR in Roma e per aver rovesciato letame davanti alla residenza romana di Berlusconi (gesti che gli costarono anche le "deleghe" in comune per l' azione censoria di Veltroni) è diventato l'icona e il beniamino del colorito panorama dei Centri Sociali romani che non mancano di far sentire al Nunzio il continuo appoggio tramite Manifesti di sostegno alla candidatura per le prossime elezioni europee. Alcuni appassionati di cose tristi si domandano come mai il "Baffo" che spalava merda ne "la Fattoria" sia stato mandato a casa e questo che invece la scarica stia ancora in giro. Non avendo risposte ci auguriamo di non dover anche vedere la sua faccia e quella del "Che" tra i già grigissimi banchi di Bruxelles. |
Ultimatum alla Cina sull'acciaio |
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Scritto da Noreporter.org
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Martedì 11 Maggio 2004 01:00 |
No all'Europa alle restrizioni sull'export Coke Bruxelles - Fra Europa e la Cina spunta un ombra di un contenzioso commerciale: la Commissione UE ha infatti dato un ultimatum a Pechino affinché ponga fine alle restrizioni che ormai da tempo la Cina ha imposto sulle esportazioni del Carbone-Coke, misura che sta provocando seri danni all'industria siderurgica europea.
Il commissario del Commercio, Pascal Lamy, ha confermato che venerdì scorso l'UE ha dato 5 giorni di tempo affinché la Cina ritiri tali restrizioni sul Coke, del quale il paese asiaticoè il principale produttore.
Altrimenti provoca Bruxelles - l'UE sarà obbligata a chiedere al WTO sanzioni contro le esportazioni cinesi |
Brigitte Bardot accusata di razzismo |
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Scritto da Noreporter.org
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Martedì 11 Maggio 2004 01:00 |
PARIGI - Brigitte Bardot, l'ex star di cinema, è comparsa oggi in tribunale a Parigi per "istigazione all'odio razziale" a causa di suo libro pubblicato a maggio 2003, "Un grido nel silenzio". Brigitte Bardot è già stata condannata nel 2001 per lo stesso reato. Allora si trattava della sua "lettera aperta alla mia Francia persa", nella quale criticava il numero eccessivo di immigrati musulmani in Francia e di moschee. Questa volta sono due associazioni francesi di lotta contro il razzismo e di difesa dei diritti umani che hanno trascinato l'ex diva, riconvertita in paladina della causa animalista, davanti al tribunale.
Ecco alcuni brani dei passaggi incriminati: "Sono contro l'islamizzazione della Francia! Quest'obbedienza obbligatoria e questa sottomissione mi disgustano", o ancora "Non abbiamo più il diritto di essere scandalizzati quando clandestini o mendicanti danno l'assalto alle nostre chiese per
>trasformarle in porcile umano, defecando dietro l'altare, pisciando contro le colonne, diffondendo i loro odori nauseabondi sotto le volte sacre del coro".
>"Non miro a nessuno in particolare- ha affermato oggi l'ex icona di bellezza durante l'udienza- ma dò soltanto la mia visione di una società in piena decadenza". Il procuratore della repubblica di Parigi ha richiesto la condanna, pur senza fissare la pena. Ha ritenuto il libro di B. B. un "grido di odio" e ha stigmatizzato il carattere violentemente antimusulmano del libro.
http://www.tio.ch/ |
IMMIGRAZIONE: CHE NE E’ DELLA BELLA VERONA? |
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Scritto da Larena.it
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Martedì 11 Maggio 2004 01:00 |
Domenica l’ennesima lite tra immigrati finita nel sangue. I residenti e chi lavora a Verona Porta Nuova non si stupiscono: la violenza e la criminalità sono quotidiane I cittadini: «Dopo le 21, passare da piazzale XXV Aprile, è pericoloso persino se si è in auto» 
Sembrano giardini, ma l’apparenza inganna. In realtà piazzale XXV Aprile, di fronte alla stazione, è un centro commerciale a cielo aperto, gestito dagli immigrati e in funzione 24 ore su 24. Vi si trova di tutto, dagli hot-dog alle birre, dal kebab alle donne, dalla droga alle sigarette. Basta chiedere. E pagare. Ma non tutto fila sempre liscio. Ogni tanto scoppia qualche litigio e la legge del «centro commerciale» prevede che sia il coltello a dirimere la questione. Come è accaduto domenica sera. L’ennesima lite tra stranieri è degenerata e si è conclusa con un ferimento: un rumeno, irregolare e senza fissa dimora, è stato accoltellato. Ora è ricoverato all’ospedale di Borgo Trento. Le sue condizioni, per fortuna, non sono gravi. Grave è, invece, che il piazzale della stazione sia diventato territorio off limits per tutti coloro che vivono e lavorano nella zona. Dopo le 21 nessuno si arrischia a metterci piede. A ragione, perché gli episodi di violenza sono frequenti. Solo pochi mesi fa davanti alla biglietteria della stazione degli autobus è stato accoltellato un altro uomo, questa volta a morte. La vittima era un giovane nordafricano, regolarmente in Italia, incappato in un regolamento di conti tra bande di spacciatori. E se è vero che gli accoltellamenti avvengono sempre tra stranieri, è anche vero che l’atmosfera che si è creata fa paura. Passeggiare tra spacciatori, prostitute, tossicodipendenti e protettori non tranquillizza nessuno, men che meno i pensionati. «Magari si assiste per caso a qualcosa che non si doveva vedere e allora come finisce?», commenta un anziano residente (nessun intervistato ha voluto rilasciare il suo nome). «Mi dispiace, ma non voglio saperlo. Io esco al mattino, faccio una passeggiata il più possibile all’esterno dei giardini e poi mi barrico in casa. Ci sono troppe brutte facce in giro e non ho più trent’anni. Non riuscirei neanche a difendermi». Attraversare i giardini non è affatto rilassante. Non sono neppure le 16, ma i «commercianti» sono parecchi. Gli immigrati sono seduti a terra, bevono birra. Uno ha la schiena appoggiata a una panchina. Per ammazzare il tempo ha costruito una piramide con le lattine che lui o altri hanno bevuto: ne contiamo nove. Un altro, mentre passiamo, si alza e va tranquillamente ad espletare i suoi bisogni fisiologici contro un albero. Gli altri osservano il passaggio, puntando gli occhi addosso a chiunque arrivi. Acceleriamo il passo e raggiungiamo la stazione. Qui ci si sente al sicuro, ma lo stesso non si può dire per i negozianti. «Abbiamo paura di tutto e di tutti», spiega uno di loro. «Con l’arrivo dei rumeni e degli slavi siamo nel caos. Sono strafottenti, entrano in negozio e pretendono la merce anche se i soldi che hanno non bastano. Cerchiamo di non farci intimorire e di fronte al nostro "no", lasciano il denaro alla cassa, escono dal negozio e fermano la gente che passa per chiedere soldi. Non sanno neppure cos’è il rispetto». Intimorite sono anche altre due negozianti. «Abbiamo deciso di aprire prima al mattino per poter andare via prima alla sera, finché c’è ancora chiaro», spiegano. «Quando esco», aggiunge una delle due, «telefono subito a casa e resto |
Cibo: in reni di bambini italiani "danni da fast food" |
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Scritto da G.Meroni
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Lunedì 10 Maggio 2004 01:00 |
L'allarme è lanciato da Luisa Berardinelli, direttrice dell'Unita' operativa di Chirurgia vascolare e dei trapianti di rene del Policlinico di Milano
''Ci capita di vedere bambini di 12 anni con reni da vecchi, rovinati da lesioni 'da fast food'''. A confermare l'allarme stili di vita tra i baby-italiani e' la professoressa Luisa Berardinelli, direttrice dell'Unita' operativa di Chirurgia vascolare e dei trapianti di rene del Policlinico di Milano. ''Non c'e' una spiegazione precisa, non so perche' accade, ma gli organi prelevati dalle persone anziane, una volta trapiantati, funzionano meglio di quelli delle persone giovani'', ha riferito l'esperta oggi al Maggiore, illustrando il trapianto di rene da vivente con la donatrice piu' anziana d'Italia,eseguito in aprile.
''E' molto frequente che l'eta' anagrafica dei nostri pazienti non corrisponda a quella biologica'', ha spiegato Berardinelli, il cui reparto conta 16 trapianti di rene da vivente sui circa 80 eseguiti nel 2003 e 42 prelievi di rene da donatori 'over 60' in 35 anni di attivita'. ''I reni dei giovani - ha denunciato - portano spesso i segni di una cattiva alimentazione, di troppe sigarette e di abitudini di vita poco sane. Non si puo' capire quanto possano incidere sulla salute dei nostri organi'', ha concluso il medico. |
SALUTE. ACCORDO ITALIA - CINA SU MEDICINA TRADIZIONALE |
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Scritto da Ago Press
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Lunedì 10 Maggio 2004 01:00 |
Il Ministro della Salute Girolamo Sirchia e il Vice ministro cinese della Scienza e Tecnologia Yanhua Liu hanno siglato oggi a Roma un Memorandum d’Intesa sulla cooperazione scientifica e tecnologica fra Italia e Cina nel campo della Medicina tradizionale.
Scopo dell’Accordo bilaterale è quello di avviare e promuovere una stabile e regolare cooperazione tra le Istituzioni e le imprese dei due Paesi per sviluppare la scienza e la tecnologia, diffondere le informazioni sulle conoscenze reciproche, sulla ricerca scientifica e sulle attività correlate allo sviluppo nei settori previsti dalla cooperazione e trasferire i risultati della ricerca scientifica nel campo delle medicine tradizionali. I temi preferenziali su cui si svilupperà la cooperazione prevista dal Memorandum d’Intesa comprendono la ricerca e lo sviluppo nell’ambito delle medicine tradizionali e naturali, la ricerca clinica e di base sulla medicina tradizionale cinese e l’agopuntura, i metodi di valutazione degli effetti terapeutici delle medicine tradizionali, la protezione e utilizzazione razionale delle risorse della medicina naturale. L’intesa prevede, inoltre, la possibilità di sviluppare forme di partenariato industriale tra le aziende farmaceutiche dei due Paesi; realizzare unità di progetto attuative della collaborazione che saranno sostenute, compatibilmente con le disponibilità di bilancio dei due Paesi e attraverso una negoziazione, dalla destinazione di specifiche risorse finanziarie; avviare laboratori congiunti e scambi di personale tecnico e scientifico. Il Memorandum d’intesa, in vigore da oggi, avrà una durata di cinque anni eventualmente prorogabile su accordo delle due parti. |
L'esercito dei bambini-lavoratori |
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Scritto da repubblica.it
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Lunedì 10 Maggio 2004 01:00 |
Rapporto Cgil. In Italia sono quattrocentomila.
Hanno fra 7 e 14 anni, la metà aiuta
la famiglia. 26.000 solo a Roma, Milano e Napoli  ROMA - "Il lavoro minorile in Italia è in crescita ed è facile capire il perché: crescono la povertà e l'emarginazione, cresce il lavoro irregolare clandestino, cresce l'abbandono scolastico". Sono questi, secondo il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, i fattori determinanti di una delle piaghe più odiose dell'economia italiana, quella dello sfruttamento dei minori. Il segretario della Cgil conferma la stima dei minori al lavoro: sono 400mila bambini tra i 7 e i 14 anni (l'Istat parla invece di 144mila bambini lavoratori), il 10 per cento dei quali lavora otto ore o più al giorno.
Che cosa fanno? La metà aiuta la famiglia, il 32,5 per cento fa lavori stagionali, il 17,5 per cento lavora in maniera continuativa - prevalentemente nel commercio e nell'artigianato - dalle quattro alle otto ore al giorno. La retribuzione di questi ultimi è compresa tra i 200 e i 500 euro al mese.
Il sindacato di corso Italia prosegue nella denuncia e nella lotta al lavoro minorile. Il primo a denunciare la piaga era stato Sergio Cofferati, esattamente dieci anni fa, da Bombay. Quattro anni fa, poi, l'Ires-Cgil aveva realizzato un dettagliato "Rapporto sul lavoro minorile", che ha aperto la strada ad altri studi, costringendo anche l'Istat a prendere in esame il fenomeno dello sfruttamento dei minori. "Se il lavoro minorile è in aumento, la responsabilità è anche del governo in carica", aggiunge Epifani. "Con le sue politiche pubbliche - spiega - ha aumentato le povertà.
Non solo: con l'azione di indebolimento della scuola pubblica rischia di aggravare il fenomeno del lavoro minorile e della dispersione scolastica. Gli strumenti predisposti dal governo Berlusconi per combattere l'economia sommersa, infine, hanno avuto efficacia nulla".
Il rapporto della Cgil ora viene aggiornato con una ricerca focalizzata su tre realtà metropolitane: Roma, Milano, Napoli. In queste tre città, la Cgil ha censito circa 26mila bambini-lavoratori tra i 7 e i 14 anni. A Roma, sottolinea la ricercatrice dell'Ires Anna Teselli, è emersa una forte concentrazione di bambini che lavorano in strada, Napoli è la città dove i bambini cominciano a lavorare prima, verso i 9-10 anni. Milano, invece, conta un cospicuo numero di adolescenti "rinunciatari e nullafacenti".
Il presidente dell'Ires-Cgil, Agostino Megale, è categorico: "Nel '98 abbiamo conquistato la prima "Carta degli impegni", firmata da governo e imprenditori. Ora bisogna rlanciare la parola d'ordine della tolleranza zero contro qualsiasi forma di sfruttamento dei minori".
Per fare fronte allo sfruttamento del lavoro minorile e alla miseria (il 17 per cento dei minori vive sotto la soglia di povertà, il che pone l'Italia al secondo posto in Europa, dopo la Gran Bretagna, in questa drammatica classifica), la Cgil avanza un pacchetto di proposte, che dovrebbero essere finanziate con l'accantonamento del 2 per cento delle risorse provenienti dall'Iva sui beni di lusso.
Il sindacato guidato da Epifani propone in particolare la costituzione di due Fondi nazionali: uno definito "Borsa per lo studio e lo svago dei minori a rischio dispersione", l'altro a sostegno di Piani sociali dei Comuni, che prevedano iniziative di lotta allo sfruttamento minorile. Tra le altre proposte, la realizzazione piena dell'obbligo formativo a 18 anni, una legge nazionale contr |
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