Brigitte Bardot accusata di razzismo |
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Scritto da Noreporter.org
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Martedì 11 Maggio 2004 01:00 |
PARIGI - Brigitte Bardot, l'ex star di cinema, è comparsa oggi in tribunale a Parigi per "istigazione all'odio razziale" a causa di suo libro pubblicato a maggio 2003, "Un grido nel silenzio". Brigitte Bardot è già stata condannata nel 2001 per lo stesso reato. Allora si trattava della sua "lettera aperta alla mia Francia persa", nella quale criticava il numero eccessivo di immigrati musulmani in Francia e di moschee. Questa volta sono due associazioni francesi di lotta contro il razzismo e di difesa dei diritti umani che hanno trascinato l'ex diva, riconvertita in paladina della causa animalista, davanti al tribunale.
Ecco alcuni brani dei passaggi incriminati: "Sono contro l'islamizzazione della Francia! Quest'obbedienza obbligatoria e questa sottomissione mi disgustano", o ancora "Non abbiamo più il diritto di essere scandalizzati quando clandestini o mendicanti danno l'assalto alle nostre chiese per
>trasformarle in porcile umano, defecando dietro l'altare, pisciando contro le colonne, diffondendo i loro odori nauseabondi sotto le volte sacre del coro".
>"Non miro a nessuno in particolare- ha affermato oggi l'ex icona di bellezza durante l'udienza- ma dò soltanto la mia visione di una società in piena decadenza". Il procuratore della repubblica di Parigi ha richiesto la condanna, pur senza fissare la pena. Ha ritenuto il libro di B. B. un "grido di odio" e ha stigmatizzato il carattere violentemente antimusulmano del libro.
http://www.tio.ch/ |
IMMIGRAZIONE: CHE NE E’ DELLA BELLA VERONA? |
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Scritto da Larena.it
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Martedì 11 Maggio 2004 01:00 |
Domenica l’ennesima lite tra immigrati finita nel sangue. I residenti e chi lavora a Verona Porta Nuova non si stupiscono: la violenza e la criminalità sono quotidiane I cittadini: «Dopo le 21, passare da piazzale XXV Aprile, è pericoloso persino se si è in auto» 
Sembrano giardini, ma l’apparenza inganna. In realtà piazzale XXV Aprile, di fronte alla stazione, è un centro commerciale a cielo aperto, gestito dagli immigrati e in funzione 24 ore su 24. Vi si trova di tutto, dagli hot-dog alle birre, dal kebab alle donne, dalla droga alle sigarette. Basta chiedere. E pagare. Ma non tutto fila sempre liscio. Ogni tanto scoppia qualche litigio e la legge del «centro commerciale» prevede che sia il coltello a dirimere la questione. Come è accaduto domenica sera. L’ennesima lite tra stranieri è degenerata e si è conclusa con un ferimento: un rumeno, irregolare e senza fissa dimora, è stato accoltellato. Ora è ricoverato all’ospedale di Borgo Trento. Le sue condizioni, per fortuna, non sono gravi. Grave è, invece, che il piazzale della stazione sia diventato territorio off limits per tutti coloro che vivono e lavorano nella zona. Dopo le 21 nessuno si arrischia a metterci piede. A ragione, perché gli episodi di violenza sono frequenti. Solo pochi mesi fa davanti alla biglietteria della stazione degli autobus è stato accoltellato un altro uomo, questa volta a morte. La vittima era un giovane nordafricano, regolarmente in Italia, incappato in un regolamento di conti tra bande di spacciatori. E se è vero che gli accoltellamenti avvengono sempre tra stranieri, è anche vero che l’atmosfera che si è creata fa paura. Passeggiare tra spacciatori, prostitute, tossicodipendenti e protettori non tranquillizza nessuno, men che meno i pensionati. «Magari si assiste per caso a qualcosa che non si doveva vedere e allora come finisce?», commenta un anziano residente (nessun intervistato ha voluto rilasciare il suo nome). «Mi dispiace, ma non voglio saperlo. Io esco al mattino, faccio una passeggiata il più possibile all’esterno dei giardini e poi mi barrico in casa. Ci sono troppe brutte facce in giro e non ho più trent’anni. Non riuscirei neanche a difendermi». Attraversare i giardini non è affatto rilassante. Non sono neppure le 16, ma i «commercianti» sono parecchi. Gli immigrati sono seduti a terra, bevono birra. Uno ha la schiena appoggiata a una panchina. Per ammazzare il tempo ha costruito una piramide con le lattine che lui o altri hanno bevuto: ne contiamo nove. Un altro, mentre passiamo, si alza e va tranquillamente ad espletare i suoi bisogni fisiologici contro un albero. Gli altri osservano il passaggio, puntando gli occhi addosso a chiunque arrivi. Acceleriamo il passo e raggiungiamo la stazione. Qui ci si sente al sicuro, ma lo stesso non si può dire per i negozianti. «Abbiamo paura di tutto e di tutti», spiega uno di loro. «Con l’arrivo dei rumeni e degli slavi siamo nel caos. Sono strafottenti, entrano in negozio e pretendono la merce anche se i soldi che hanno non bastano. Cerchiamo di non farci intimorire e di fronte al nostro "no", lasciano il denaro alla cassa, escono dal negozio e fermano la gente che passa per chiedere soldi. Non sanno neppure cos’è il rispetto». Intimorite sono anche altre due negozianti. «Abbiamo deciso di aprire prima al mattino per poter andare via prima alla sera, finché c’è ancora chiaro», spiegano. «Quando esco», aggiunge una delle due, «telefono subito a casa e resto |
Cibo: in reni di bambini italiani "danni da fast food" |
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Scritto da G.Meroni
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Lunedì 10 Maggio 2004 01:00 |
L'allarme è lanciato da Luisa Berardinelli, direttrice dell'Unita' operativa di Chirurgia vascolare e dei trapianti di rene del Policlinico di Milano
''Ci capita di vedere bambini di 12 anni con reni da vecchi, rovinati da lesioni 'da fast food'''. A confermare l'allarme stili di vita tra i baby-italiani e' la professoressa Luisa Berardinelli, direttrice dell'Unita' operativa di Chirurgia vascolare e dei trapianti di rene del Policlinico di Milano. ''Non c'e' una spiegazione precisa, non so perche' accade, ma gli organi prelevati dalle persone anziane, una volta trapiantati, funzionano meglio di quelli delle persone giovani'', ha riferito l'esperta oggi al Maggiore, illustrando il trapianto di rene da vivente con la donatrice piu' anziana d'Italia,eseguito in aprile.
''E' molto frequente che l'eta' anagrafica dei nostri pazienti non corrisponda a quella biologica'', ha spiegato Berardinelli, il cui reparto conta 16 trapianti di rene da vivente sui circa 80 eseguiti nel 2003 e 42 prelievi di rene da donatori 'over 60' in 35 anni di attivita'. ''I reni dei giovani - ha denunciato - portano spesso i segni di una cattiva alimentazione, di troppe sigarette e di abitudini di vita poco sane. Non si puo' capire quanto possano incidere sulla salute dei nostri organi'', ha concluso il medico. |
SALUTE. ACCORDO ITALIA - CINA SU MEDICINA TRADIZIONALE |
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Scritto da Ago Press
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Lunedì 10 Maggio 2004 01:00 |
Il Ministro della Salute Girolamo Sirchia e il Vice ministro cinese della Scienza e Tecnologia Yanhua Liu hanno siglato oggi a Roma un Memorandum d’Intesa sulla cooperazione scientifica e tecnologica fra Italia e Cina nel campo della Medicina tradizionale.
Scopo dell’Accordo bilaterale è quello di avviare e promuovere una stabile e regolare cooperazione tra le Istituzioni e le imprese dei due Paesi per sviluppare la scienza e la tecnologia, diffondere le informazioni sulle conoscenze reciproche, sulla ricerca scientifica e sulle attività correlate allo sviluppo nei settori previsti dalla cooperazione e trasferire i risultati della ricerca scientifica nel campo delle medicine tradizionali. I temi preferenziali su cui si svilupperà la cooperazione prevista dal Memorandum d’Intesa comprendono la ricerca e lo sviluppo nell’ambito delle medicine tradizionali e naturali, la ricerca clinica e di base sulla medicina tradizionale cinese e l’agopuntura, i metodi di valutazione degli effetti terapeutici delle medicine tradizionali, la protezione e utilizzazione razionale delle risorse della medicina naturale. L’intesa prevede, inoltre, la possibilità di sviluppare forme di partenariato industriale tra le aziende farmaceutiche dei due Paesi; realizzare unità di progetto attuative della collaborazione che saranno sostenute, compatibilmente con le disponibilità di bilancio dei due Paesi e attraverso una negoziazione, dalla destinazione di specifiche risorse finanziarie; avviare laboratori congiunti e scambi di personale tecnico e scientifico. Il Memorandum d’intesa, in vigore da oggi, avrà una durata di cinque anni eventualmente prorogabile su accordo delle due parti. |
L'esercito dei bambini-lavoratori |
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Scritto da repubblica.it
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Lunedì 10 Maggio 2004 01:00 |
Rapporto Cgil. In Italia sono quattrocentomila.
Hanno fra 7 e 14 anni, la metà aiuta
la famiglia. 26.000 solo a Roma, Milano e Napoli  ROMA - "Il lavoro minorile in Italia è in crescita ed è facile capire il perché: crescono la povertà e l'emarginazione, cresce il lavoro irregolare clandestino, cresce l'abbandono scolastico". Sono questi, secondo il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, i fattori determinanti di una delle piaghe più odiose dell'economia italiana, quella dello sfruttamento dei minori. Il segretario della Cgil conferma la stima dei minori al lavoro: sono 400mila bambini tra i 7 e i 14 anni (l'Istat parla invece di 144mila bambini lavoratori), il 10 per cento dei quali lavora otto ore o più al giorno.
Che cosa fanno? La metà aiuta la famiglia, il 32,5 per cento fa lavori stagionali, il 17,5 per cento lavora in maniera continuativa - prevalentemente nel commercio e nell'artigianato - dalle quattro alle otto ore al giorno. La retribuzione di questi ultimi è compresa tra i 200 e i 500 euro al mese.
Il sindacato di corso Italia prosegue nella denuncia e nella lotta al lavoro minorile. Il primo a denunciare la piaga era stato Sergio Cofferati, esattamente dieci anni fa, da Bombay. Quattro anni fa, poi, l'Ires-Cgil aveva realizzato un dettagliato "Rapporto sul lavoro minorile", che ha aperto la strada ad altri studi, costringendo anche l'Istat a prendere in esame il fenomeno dello sfruttamento dei minori. "Se il lavoro minorile è in aumento, la responsabilità è anche del governo in carica", aggiunge Epifani. "Con le sue politiche pubbliche - spiega - ha aumentato le povertà.
Non solo: con l'azione di indebolimento della scuola pubblica rischia di aggravare il fenomeno del lavoro minorile e della dispersione scolastica. Gli strumenti predisposti dal governo Berlusconi per combattere l'economia sommersa, infine, hanno avuto efficacia nulla".
Il rapporto della Cgil ora viene aggiornato con una ricerca focalizzata su tre realtà metropolitane: Roma, Milano, Napoli. In queste tre città, la Cgil ha censito circa 26mila bambini-lavoratori tra i 7 e i 14 anni. A Roma, sottolinea la ricercatrice dell'Ires Anna Teselli, è emersa una forte concentrazione di bambini che lavorano in strada, Napoli è la città dove i bambini cominciano a lavorare prima, verso i 9-10 anni. Milano, invece, conta un cospicuo numero di adolescenti "rinunciatari e nullafacenti".
Il presidente dell'Ires-Cgil, Agostino Megale, è categorico: "Nel '98 abbiamo conquistato la prima "Carta degli impegni", firmata da governo e imprenditori. Ora bisogna rlanciare la parola d'ordine della tolleranza zero contro qualsiasi forma di sfruttamento dei minori".
Per fare fronte allo sfruttamento del lavoro minorile e alla miseria (il 17 per cento dei minori vive sotto la soglia di povertà, il che pone l'Italia al secondo posto in Europa, dopo la Gran Bretagna, in questa drammatica classifica), la Cgil avanza un pacchetto di proposte, che dovrebbero essere finanziate con l'accantonamento del 2 per cento delle risorse provenienti dall'Iva sui beni di lusso.
Il sindacato guidato da Epifani propone in particolare la costituzione di due Fondi nazionali: uno definito "Borsa per lo studio e lo svago dei minori a rischio dispersione", l'altro a sostegno di Piani sociali dei Comuni, che prevedano iniziative di lotta allo sfruttamento minorile. Tra le altre proposte, la realizzazione piena dell'obbligo formativo a 18 anni, una legge nazionale contr |
MEDICINA: ECCO LA PRIMA SCATOLA NERA DEL CORPO UMANO |
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Scritto da Ansa
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Lunedì 10 Maggio 2004 01:00 |
La Microsoft si appresta a lanciare sul mercato la prima ''scatola nera del corpo umano'', un minuscolo dispositivo in grado di registrare suoni e immagazzinare fino a 2.000 immagini al giorno, una sorta di archivio digitale della quotidianita' degli uomini del 21esimo secolo. LONDRA - Si chiama SenseCam il nuovo dispositivo che verra' presentato il prossimo mese a Cambridge da Lyndsday Williams, l'ingegnere della Microsoft responsabile del laboratorio di Cambridge dove e' stato progettato il registratore. Dalle dimensioni minime (grande quanto una carta di credito) l'avveneristico registratore audio-video possiede caratteristiche tecniche che - secondo gli esperti - ne faranno un oggetto di culto negli anni a venire. ''SenseCam consentira' a chiunque di registrare ogni momento della propria vita - ha dichiarato la Williams al domenicale Sunday Times -, consentendo alle future generazioni di ricordare gli attimi piu' significativi dei propri antenati''. Ma la nuova ''scatola nera del corpo umano'' - come l'ha definita la stessa Williams - ha suscitato piu' di un dubbio tra chi teme che possa rappresentare una minaccia per la privacy o creare dipendenze ''da registrazione''. SenseCam dispone di una speciale lente grandangolare in grado di scattare fino a 2.000 fotografie ogni 12 ore, che entra in azione in seguito ad impulsi esterni, quali il cambio di luce, di temperatura, o ancora differenti posture o gesti delle persone nei paraggi. Secondo la Microsoft, le applicazioni della macchina sono infinite: un diario digitale personale capace di immortalare un incontro come registrare una conversazione di lavoro, che puo' inoltre essere un'efficace strumento per la sicurezza personale. Rispetto alle fotocamere digitali attualmente in commercio - spiega l'azienda statunitense - SenseCam si differenzia sia per le ridottissime dimensioni sia per l'impressionante volume di dati (immagini e suoni) immagazzinabili, che e' possibile scaricare in un normale computer. ''Significa avere una esatta percezione di cio' che i tuoi genitori o figli hanno fatto durante la giornata - ha spiegato Gordon Bell, un tecnico della Microsoft che gia' utilizza SenseCam per lavoro -. I miei discendenti potranno conoscermi come non era mai stato possibile in passato''. Bell ha inoltre rivelato che il presidente della Microsoft, Bill Gates, e' rimasto cosi' impressionato dalle potenzialita' di Sensecam che ne ha chiesto alcuni prototipi per i propri figli. Ma non tutti condividono l'entusiasmo per la scatola nera umana: i professor Nick Baylis, per esempio, psicologo dell'Universita' di Cambridge, sostiene che un archivio di immagini sia solo un povero surrogato della vita. ''Le registrazioni sono solo imitazioni, non possono catturare l'essenza della vita'', ha spiegato. Mentre Zoe Lazarus, un'analista del settore, ha sottolineato come molte persone negli ultimi anni siano state colpite da una specie di ossessione da registrazione, accumulando ore e ore di filmati di se' e dei propri affetti.
09/05/2004 17:19 Ansa |
L’Europa a 25 si affranchi dagli USA |
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Scritto da Massimo Fini
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Lunedì 10 Maggio 2004 01:00 |
L'allargamento dell'Unione Europea potrà rappresentare una data storica solo se condurrà ad un’Europa unita, neutrale, armata, nucleare e autarchica. . Unita politicamente e militarmente, e nucleare, per non dover più dipendere da nessuno per la propria difesa. E quindi con la possibilità di essere neutrale. Perchè l’alleanza con gli Stati Uniti, indispensabile fino a quando è esistito l’«orso russo», dato che solo gli americani avevano il deterrente necessario per impedire avventure continentali a una potenza atomica come l’Urss, sta diventando sempre più ingombrante e inquietante. La guerra alla Jugoslavia (che è stata una guerra ) |
Scritto da Il Messaggero
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Lunedì 10 Maggio 2004 01:00 |
Per il premier italiano le torture sono dovute a poche mele marce. In ogni caso, «tutto ciò non farà mutare di una virgola la nostra posizione in Iraq e la nostra amicizia con Bush e gli Stati Uniti».  ROMA - Imbarazzo e dolore per le scene di tortura, ma anche rabbia per quelle che definisce «strumentalizzazioni» da parte di coloro che per anni «non si sono stracciate le vesti» per i torturatori di sovietici e per quelli ancora in azione a Cuba. La reazione di Silvio Berlusconi alle «paginate» di racconti e foto che ieri hanno pubblicato i principali giornali è stizzita. Come ovvio il disgusto per le foto delle torture è totale, ma per il presidente del Consiglio le accuse indiscriminate rischiano di delegittimare non solo gli Stati Uniti ma tutto l’Occidente. Comunque sia, spiegano i suoi più stretti collaboratori, «tutto ciò non farà mutare di una virgola la nostra posizione in Iraq e la nostra amicizia con Bush e gli Stati Uniti». Anzi - spiegano - Berlusconi farà del 4 giugno, giorno della visita a Roma del presidente degli Stati Uniti, la festa della liberazione dell’occidente democratico e liberale da tutti i totalitarismo. «Nazisti e comunisti». Rievocare lo sbarco in Normandia, le croci del cimitero alleato di Anzio, rivedere in tv filmati ”Combat” o dell’istituto Luce dell’avanzata anglo-americana, sarà per il premier l’occasione per recuperare una verità storica che «le poche mele marce» di Abu Ghraib non potranno cancellare. In attesa del nuovo ”Usa-day” e di conoscere gli esiti dell’inchiesta avviata dai vertici militari del Pentagono, Berlusconi respinge il nesso che «strumentalmente si fa tra quel distillato di democrazia e di libertà» che sono gli Stati Uniti, e «le torture di pochi fanatici» che stanno finendo davanti la corte marziale «a conferma della capacità che ha quella democrazia di fare pulizia al suo interno». Chiuse le liste elettorali per le Europee, alle prese con la limatura dei candidati per le provinciali di Milano, Berlusconi non si nasconde però i riflessi che la vicenda delle torture ha sull’elettorato. «Non eravamo al corrente e non siamo coinvolti», continuano a ripetere i ministri Frattini e Martino. Questa è, per il presidente del Consiglio, la conferma della «natura umanitaria» della presenza in Iraq dell’Italia. «Non c’è nessuna ombra sulla nostra missione», spiegano in via dell’Umiltà replicando indirettamente ai dubbi centristi. Nell’ala moderata di Forza Italia resta però il timore di perdere presa sull’elettorato cattolico che attualmente - sondaggi alla mano - è in maggiore sofferenza. La decisione del Papa di ricevere o meno George Bush in occasione della visita in Italia sarà quindi importante e stavolta potrebbe creare qualche imbarazzo a quella parte di centrosinistra tentata dalle manifestazioni-anti. |
Scritto da Il Messaggero
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Lunedì 10 Maggio 2004 01:00 |
L'unione Europea vara un piano per la cooperazione con i suoi vicini eurasiatici  BRUXELLES - A pochi giorni dall'ingresso nell'Unione europea di 10 nuovi paesi, la Commissione di Bruxelles traccia la strategia di vicinato con i paesi limitrofi ai nuovi confini dell'Ue allargata. Il documento - che dovrebbe essere approvato dopodomani - è stato preparato dal commissario all'allargamento, Gunter Verheugen. Si tratta in sostanza della strategia che, secondo la Commissione, l'Ue dovrà adottare nei confronti dei suoi nuovi «vicini». Sul fronte «europeo», fanno parte della strategia politica di vicinato dell'Ue la Russia, l'Ucraina, la Bielorussia e la Moldova; mentre per quanto concerne il Mediterraneo, la strategia si applica ad Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Siria, Tunisia, ed Autorità nazionale palestinese. La Commissione , tuttavia, raccomanda l'inclusione nel processo di vicinato dei paesi del Caucaso meridionale (Armenia, Azerbaijan e Georgia), sottolineando l'importanza che in questa regione, ricca di gas e petrolio, siano sviluppati programmi di cooperazione nel settore energetico. La chiave della strategia proposta dalla Commissione è quella di «definire una serie di priorità » che i paesi interessati dovranno rispettare: dialogo politico e riforme, commercio ed economia di mercato, giustizia e affari interni, energia, trasporti, ambiente, ricerca ed innovazione, politiche sociali. Le relazioni privilegiate «saranno costruite sul mutuo impegno a valori comuni», e in particolare nel campo della supremazia della legge, del rispetto dei diritti umani e delle minoranze. I paesi che vorranno aderire dovranno inoltre impegnarsi nella «lotta al terrorismo e alla proliferazione di armi di distruzione di massa». |
MINORI: 3.000 DENUNCE L'ANNO PER BAMBINI SCOMPARSI,80% RITROVATI |
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Scritto da Ansa
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Lunedì 10 Maggio 2004 01:00 |
Oltre tremila denunce l'anno per la scomparsa di bambini, che nell'80% dei casi vengono ritrovati entro un anno, 605 minori ancora da rintracciare in Italia, 420 dei quali stranieri e 185 italiani.
Sono alcuni dei dati di bambini scomparsi in Italia, ai quali e' dedicato il sito della polizia, www.missingkids.it, completamente rinnovato e presentato a Roma. Da Angela Celentano a Emanuela Orlandi, da Domenico Nicitra a Mirella Gregori, sono moltissimi i casi dei quali si e' occupata la polizia. E notevole anche la risposta dei cittadini: dal primo gennaio 2004 ad aprile scorso sono stati oltre 62.010 gli accessi al sito, con una media di circa 600 contatti giornalieri.
Sul sito, realizzato dalla sezione Minori della Polizia di Stato, figurano attualmente i casi di 26 bambini scomparsi, ma la vera novita' tecnologica prevista dal restyling e' la possibilita' di creare degli identikit in age progress. In sostanza e' possibile vedere come puo' cambiare un bambino negli anni, in modo tale da poterlo rintracciare e riconoscere anche da adolescente.
''Ogni anno - ha spiegato il responsabile della sezione minori, Raffaella Calabrese - riceviamo oltre 300 denunce per scomparsa di minorenni. Ma questa cifra, a prima vista elevatissima, non deve allarmare: l'80% dei casi si risolve infatti entro l'anno''. Si tratta comunque, assicura Calabrese ''di un rilevante fenomeno sociale'' che non va sottovalutato. 10/05/2004 14:18 |
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