I nuovi libri di Gabriele Adinolfi

L'ultima fissa degli zeccobruni

Oggi il loro eroe è Erdogan perché affronta in testa il ballottaggio con il suo sfidante ritenuto più filo-occidentale, non si sa con quanto fondamento. Il loro eroe avrebbe addirittura resistito a un grande broglio. Perché i brogli, ovviamente, non li fa il potere consolidato ma l'opposizione che si è immersa da piccola, come Obelix, nella pozione magica. Erdogan quindi contro l'Occidente e a favore della Russia.
Peccato che si trovi nella Nato, che fornisca droni all'Ucraìna, che ci sia un'unità di volontari turchi dalla parte giusta (che per gli zeccobruni è quella sbagliata), ovvero Kiev. Peccato che la Turchia contrasti la Russia in Nagorno Karbakh e in Siria. Siria dove Erdogan combatte da 12 anni Damasco. Ma tutto questo viene accantonato, come il 99% degli elementi dall'inizio della disastrosa "operazione speciale" dei mafiosi del Cremlino scambiati come paladini del psicobene. Magari Erdogan diventa addirittura un difensore del cristianesimo e non si pensa affatto al suo ruolo nella minaccia migratoria e in quella terroristica. Nulla più conta, ma solo la formuletta magica: bibidibula, magicabula, bricsidi brocsidi bru!