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Siamo alla frutta PDF Stampa E-mail
Scritto da tgcom.it   
Domenica 03 Ottobre 2004 01:00

Rubato il programma elettorale di Bush, questa la super-"notizia"; vengono quindi accusati i democratici. Ma ne avevano solo una copia? Ma no, è una semplice manovra elettorale. Del resto che se ne dovrebbe fare Kerry del programma di Bush, visto che è identico al suo?

Tre laptop contenenti piani segreti della campagna elettorale di George W. Bush sono stati rubati a Seattle. Ignoti hanno rotto una finestra del quartiere generale dei sostenitori del presidente nello stato di Washington e rubato tre computer. I repubblicani sospettano un'azione "politicamente motivata". I democratici dicono di non saperne nulla. La polizia conferma il furto, ma non si pronuncia sul movente.

 
Tre verticale, cinque lettere: lo è l’italiano…genio. PDF Stampa E-mail
Scritto da Repubblica   
Sabato 02 Ottobre 2004 01:00

Da Trento arriva la notizia che è Italiano un nuovo computer che risolve i cruciverba, frutto di un progetto sull’intelligenza artificiale dell’ Università di Siena. Tra poco assisteremo alla solita fuga di cervelli per mancanza di fondi.

TRENTO - Lo hanno chiamato "il computer enigmista". Legge i cruciverba, ne comprende le definizioni, naviga su internet alla ricerca di informazioni e li risolve. E' nato all'Università di Siena ed è stato presentato oggi all'Istituto trentino di cultura.
Il computer enigmista non è stato pensato per aiutare i solutori non particolarmente abili (d'altra parte che gusto c'è a farsi risolvere i le parole crociate da una macchina?). Il progetto fa parte degli studi sull'intelligenza artificiale condotti dal professor Marco Gori. In collaborazione con il ricercatore Marco Ernandes, Gori ha messo a punto un prototipo che dovrebbe essere completato e sottoposto alla comunità scientifica entro l'anno.
Per il momento il programma enigmista funziona soltanto in lingua inglese. Il prossimo sarà farlo funzionare in italiano. "Ma la vera sfida - ha detto Gori - sarà farlo funzionare in tutte le lingue, grazie alla tecnologia dei motori di ricerca".
Con questo prototipo, l'Italia è in prima fila nella soluzione di quella che Gori definisce una delle imprese più ambiziose dell'intelligenza artificiale: l'enigmistica era considerata una frontiera che la macchina non sarebbe mai stata in grado di superare. "Risolvere un cruciverba richiede capacità combinatorie, di comprensione del linguaggio e conoscenze giudicate difficili da ottenere in una macchina", ha osservato Gori. Ma i due studiosi italiani sono riusciti ad aggirare molti ostacoli e così, dopo gli scacchi, anche il cruciverba è entrato a far parte dei giochi che un computer può risolvere.
Divertimento? "Certamente, ma non solo", ha detto Gori, che presiede l'Associazione italiana di intelligenza artificiale. "Divertendosi, si creano nuove armi efficaci per risolvere problemi reali", ha osservato. Per esempio, il patrimonio di competenze necessario a un programma per giocare a scacchi è applicabile, e utilissimo, per pianificare attività all'interno di un'azienda, orari e turni di lavoro, o ancora per pianificare la progettazione dei microchip, con il posizionamento di ciascun componente in un'area assegnata.

 
Fuoco di passione PDF Stampa E-mail
Scritto da lastampa.it   
Lunedì 27 Settembre 2004 01:00

300! Sarebbe questo il numero dei pompieri con cui è andata a letto una donna di New York. Lo show mediatico del dopo 11/09 ha fatto breccia nella labile mente di Jennifer che, abbandonando figli e marito, si è data da fare per soddisfare le voglie sessuali dei vigili del fuoco newyorkesi, considerati ormai eroi nazionali. Un vero peccato per i pompieri morti quell'11 settembre non averne potuto approfittare.

NEW YORK. Jennifer Swanton avrebbe tradito il marito con 300 pompieri newyorkesi, eroi dell'undici settembre. Lo riporta il tabloid inglese The Sun e lo confermerebbero le indagini che al momento cercano di fare luce sui bizzarri avvenimenti di alcune caserme dei vigili del fuoco.

La donna sarebbe stata ossessionata dagli eroi delle Torri Gemelle e avrebbe iniziato ad irretirli su internet, scrivendo loro delle e-mail: «Mi dispiace così tanto per l'11/9, sembri veramente carino».

Al marito aveva raccontato di essere una volontaria e di portare i pasti alle caserme dei pompieri; la donna invece offriva un altro tipo di «aiuto».

A causa di questo scandalo che ha coinvolto alcune caserme newyorchesi, prima su tutte quella soprannominata Animal House, molti pompieri sono stati licenziati.

«Era diventata la sua routine quotidiana», spiega un'amica della Swanton, «incontrava diversi pompieri, tre o quattro volte alla settimana; praticamente non faceva altro, dimenticandosi dei bambini, della casa e delle faccende domestiche. Era sempre davanti al computer per accalappiarne uno nuovo».

La donna incontrava i vigili del fuoco, per lei una vera e propria ossessione, in qualsiasi momento, anche all'alba nella sua macchina, prima che iniziassero i turni mattutini; ora è in corso il processo che deciderà a chi verranno affidati i suoi due figli, da lei gravemente trascurati durante il periodo di sesso sfrenato con gli eroi dell'undici settembre.

 
Simpatiche amazzoni PDF Stampa E-mail
Scritto da Agi   
Domenica 26 Settembre 2004 01:00

S’intrufola e resta nascosta per quattro giorni in casa del suo idolo. Quando la portano via picchia il bobby e poi ritorna a far la posta all'ingrato oggetto della sua passione.

Ha beffato guardie del corpo e sofisticati sistemi d' allarme pur di stare vicino al proprio idolo. A compiere l' audace impresa è stata una scatenata fan di George Michael che per ben quattro giorni si è nascosta in casa del cantante senza che nessuno se ne accorgesse. "Non avevo idea che ci fosse una persona nascosta dietro al salotto -ha raccontato il musicista ancora sconvolto a un mensile britannico - stavo parlando al telefono con un amico, quando ho sentito qualcuno che mi chiamava per nome. Si è fatta vedere ed ha detto che era lì da quattro giorni". Allarmato per l' inaspettata "invasione" Michael ha immediatamente chiamato la polizia ma l' intrepida ammiratrice ha pensato bene di colpire al volto un agente che tentava di fermarla. Dopo essere stata rilasciata la donna, non contenta delle scarse attenzioni riservatele da Michael, è stata nuovamente avvistata nei pressi della sua abitazione ad Hampstead, nella zona nord di Londra. Chissà se questa volta George si è mosso a compassione...

 
Ma come fa? PDF Stampa E-mail
Scritto da Gazzetta del Sud   
Domenica 26 Settembre 2004 01:00

Dice di riuscire a vedere all'interno del corpo umano. Una ragazza russa di 17 anni ha così sconvolto ed entusiasmato molta gente comune e fatto arrabbiare tanti scienziati. La donna ha già scoperto tumori e diagnosticato altri problemi solamente guardando il suo prossimo. Ed é già diventata un business commerciale

LONDRA – La stampa britannica l'ha ribattezzata la ragazza dagli “occhi a raggi-x”, lei dice di riuscire a vedere – a occhio nudo – gli organi interni del corpo umano, ma un gruppo di scienziati britannici l'ha messa alla prova e, nonostante migliaia di comuni mortali si fidino ciecamente di lei, è stata bocciata senza possibilità di appello. Natasha Demkina è una 17/enne russa, bionda, con un viso acqua e sapone e la determinazione di un adulto ad essere presa sul serio. Dall'età di 10 anni dice di possedere questa facoltà soprannaturale: con un semplice sguardo, è capace di vedere all'interno del corpo umano, di individuare organi che non funzionano come dovrebbero, ma soprattutto di fare diagnosi mediche che finora nel suo paese natio – Saransk – le hanno fruttato anche un bel gruzzolo. La sua avventura britannica è cominciata lo scorso gennaio, quando il tabloid The Sun l'ha portata nel Regno Unito sulla scia di una lunga serie di testimonianze delle sue capacità paranormali in Russia. Nel corso della sua visita, Natasha è stata invitata alla trasmissione This Morning dell'emittente televisiva ITV, durante la quale è riuscita a diagnosticare un dolore alla caviglia della presentatrice, Fern Britton. Sempre durante This Morning, ha messo in stato di agitazione uno degli ospiti fissi della trasmissione, Chris Steele, di professione medico, diagnosticandogli problemi di fegato, pancreas, stomaco e reni. Steele, riferisce il quotidiano britannico The Guardian, non ci ha pensato due volte e si è subito sottoposto a uno scan, che però ha dato risultati negativi. In questi giorni, Natasha è di nuovo a Londra, per pubblicizzare un documentario su di lei realizzato dalla rete Discovery Channel, che andrà in onda giovedì prossimo. Il documentario, dal titolo “The girl with the ex-ray eyes”, illustra i test fatti sulla ragazza dai ricercatori del Comitato per l'investigazione di attività paranormali (Csicop), un'organizzazione di scettici professionisti che in passato ha messo alla prova (fallendo) anche Uri Geller.
 
Una giovane di settant’anni PDF Stampa E-mail
Scritto da corriere.it   
Domenica 26 Settembre 2004 01:00

Brigitte Bardot - la diva anticonformista per eccellenza, incarnazione vivente della bellezza europea – compie settant’anni all'insegna della filosofia del "Me ne frego!". E spara a zero sulla società dello spettacolo, sullo star system, sul cinema moderno e sulla nostra società. Auguri B.B.!

«Martedì sarà un giorno qualsiasi, ci sarà molto da lavorare come sempre e poi magari cenerò con mio marito e due o tre amici. Non so perché sono un mito, ma comunque non me ne frega niente (in italiano, ndr)». Martedì 28 settembre Brigitte Bardot compie settant'anni.

Signora Bardot, sono passati quasi 50 anni da quando danzava a piedi nudi in Piace a troppi di Vadim, più di 30 dal suo ultimo film, e lei è ancora una star. Come se lo spiega?
«Non me lo sono mai spiegato, oltretutto io non mi sono mai sentita e mai comportata come una diva. All'epoca ero bella, ma ci sono migliaia di attrici molto belle che non hanno avuto il mio stesso successo... La fama arriva per caso».
Quando si è resa conto che stava capitando proprio a lei?
«Non ho mai pensato "ecco, sto per diventare famosa". A un certo punto tutti mi volevano e mi fotografavano per strada, ovunque. Io ero felice perché si realizzava il mio sogno».
Fare l’attrice?
«Macché. Fare film mi ha divertito e ne sono felice. Ma il mio sogno era guadagnare soldi per aiutare gli animali».
Il suo impegno dà fastidio a molti. Lo giudicano un vezzo, una fissazione inventata dalla sera al mattino.
«Non mi è mai importato nulla di quello che la gente pensa di me. Comunque già a 15, 16 anni pensavo a costruire una fattoria, volevo che ci fosse al mondo un posto dove gli animali non venissero uccisi. Sono grata al cinema perché mi ha permesso di realizzare lo scopo della mia vita».
Tornerebbe sul set, magari per finanziare la sua Fondazione?
«E’ pazzo? Che sta dicendo? L’ho lasciato quando avevo 38 anni, adesso non avrebbe senso. Per che fare poi, la parte della diva invecchiata? No, mai. E poi il cinema non mi interessa più».
Neanche da spettatrice?
«Non entro più in una sala da decenni. Non lo sopporterei, troppa gente, tutti mi pianterebbero gli occhi addosso. Guardo qualche film ogni tanto, alla tv».
Che cosa le è piaciuto di recente?
«Non mi ricordo. Noto che c’è un grado di pornografia e violenza insopportabile».
I film di Tarantino li ha visti?
«No, non ne so niente. Comunque ormai si mettono scene a sfondo sessuale anche quando non c’entrano niente, magari in un film poliziesco, solo per vendere il prodotto».
Quale suo film ricorda con più piacere?
«Girare Il disprezzo, di Godard, fu magnifico. Eravamo a Capri, un posto fantastico: il sole, il mare... E poi stavo bene con Piccoli e gli altri attori».
Quale partner sul set le è piaciuto di più?

«Nessuno».
Come nessuno...
«Cioè tutti. Di qualche attore mi sono innamorata, di altri no ma erano comunque formidabili. Ho la fortu

 
Il boomerang PDF Stampa E-mail
Scritto da Agr   
Sabato 25 Settembre 2004 01:00

Par condicio: condannato un senegalese per aver urlato “sporco bianco”. Il politically correct impedisce oramai ogni sfogo. È sicuramente giusto che se c'è una norma sia applicata in ogni direzione, ma noi gradiremmo una par condicio non dettata dalle paranoie ma dal buon senso, nel segno del laissez faire

LECCO - Un giovane immigrato senegalese, S.M. di Montevecchia (Lecco), e' stato condannato oggi dal tribunale di Lecco per le offese rivolte all'autista di un pullman di linea, durante un diverbio: "Sporco bianco, bianco bastardo" sono le espressioni ritenute razziste, pronunciate dal ragazzo senegalese. I fatti risalgono al giugno del 2000 a Casatenovo, in provincia di Lecco. Il passeggero senegalese paghera' le spese processuali, 100 Euro di multa e 200 di danni morali, che l'autista devolvera' a una parrocchia.

 
Non tutti finiscono papi PDF Stampa E-mail
Scritto da Omniroma   
Sabato 25 Settembre 2004 01:00

Un polacco focoso litiga con l’angelo del focolare e le assesta qualche padellata, poi se la prende con i poliziotti e finisce in galera. Un selvaggio o una vittima di una società incivile e troppo ordinata ?

Un polacco di 47 anni è stato arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale in 
seguito  a una lite in casa con una conoscente. 
L'uomo è stato raggiunto dagli agenti nella sua abitazione in via Arturo Gualtiero 130, 
intervenuti per una violenta lite in cui una donna era stata colpita in faccia con 
una padella. Il polacco, una volta portato al commissariato Fidene, si è scagliato contro 
le divise. 
La donna, portata al Pertini è stata dimessa con 8 giorni di prognosi.
 
Troppo cinema fa male: parola di Leni Riefensthal PDF Stampa E-mail
Scritto da Giampaolo   
Venerdì 24 Settembre 2004 01:00

Durante le riprese delle Olimpiadi del ’36 , un equipe di medici del Reich scoprì che la visione di pellicole cinematografiche per piu’ di 6 ore provocava un forte stress nello spettatore.

Quando la regista del secolo , Leni Riefensthal inizio’ le riprese per le Olimpiadi del ’36 capi’ che avrebbe dovuto visionare personalmente l’enorme quantita’ di materiale che veniva girato ogni giorno. Nonostante l’impresa fosse oggettivamente impossibile lei inizio’ con molto impegno quest’opera ma presto fu vittima di un forte stress che la costrinse a ridurre i ritmi di lavoro e talvolta a interromperli del tutto. L’allora ministro della propaganda Joseph Goebbels incarico’ un pool di medici di visitare la famosa paziente. Il responso degli scienziati fu che la Riefensthal aveva superato la soglia delle 6 ore continuative di visione di una pellicola cinematografica, incorrendo inevitabilmente in un fase di stanchezza e di stress, sia per la mente che per gli occhi. La lezione di sessant’anni fa probabilmente non e’ stata recepita, tanto che ancora oggi  molti organizzatori di cinefestival , compreso il recente Festival di Venezia , hanno proseguito imperterriti nel proporre programmi che prevedevano la visione di pellicole di molto superiori alle 6 ore, facendo si’ che gran parte delle proiezioni non fossero recepite ne’ comprese dal pubblico e rovinando completamente kermesse degne di nota come Venezia ‘61
 
Lo ami? Cornificalo PDF Stampa E-mail
Scritto da ansa   
Venerdì 24 Settembre 2004 01:00

Uno dei tanti truffatori che si spacciano per maghi ha chiesto ad una donna una prestazione sessuale. A detta del "mago" era necessaria per far si che il marito della donna si innamorasse nuovamente di lei. Ma forse il "mago" non ha tutti i torti, al giorno d'oggi le corna risvegliano per davvero l'amore...

GENOVA,24 SET- Donna si reca da mago per tornare con il marito, lui le chiede atto sessuale e davanti al diniego di lei pretende 2000 euro per le prestazioni.E' accaduto a san Fruttuoso. Secondo quanto denunciato dalla donna il mago, di origine nigeriana, prima le ha venduto dei talismani, poi le ha detto che per riconquistare il marito doveva avere rapporti sessuali con lui. Al suo no l'uomo le ha chiesto 2000 euro per le prestazioni ottenute. Il mago e' stato denunciato per tentata estorsione.
 
Derby vinto PDF Stampa E-mail
Scritto da noreporter   
Giovedì 23 Settembre 2004 01:00

Reggina-Livorno assumeva un valore pittoresco, per via dei riferimenti memoriali e folclorici. Una sorta di derby tra diversi modelli di rivolta. Ha vinto il “boja chi molla” per due a uno

Nel 1921 a Livorno fu fondato il partito comunista. Tra i fondatori quel Bombacci che avrebbe aderito – da socialista rivoluzionario – alla RSI per combattere le plutocrazie e sarebbe morto il 28 aprile, assassinato dalle formazioni collaboranti con l’invasore. Durante la Repubblica si presentava a Mussolini e ad altri giovani leoni cantando con autoironia: “me ne frego di Bombacci e del sol dell’avvenir”. Non solo Bombacci e Bordiga (che fu un galantuomo) ma gente di altra pasta era presente nella città portuale che ancor oggi si picca di aver dato i natali al pci ed è orientata a al nostalgismo comunista. E che, ovviamente, ricorda più la gente di quell’altra pasta che non i succitati galantuomini.

Cinquant’anni più tardi la rivolta di Reggio Calabria. Il “boja chi molla” mise in luce le ambiguità del msi diviso tra doppiopetto servile e sanguigna protesta popolare, dimostrando come quest’ultima, che poi è la matrice storica e ideologica cui il msi pretendeva di rifarsi, fosse anche la più pagante (a Reggio la fiamma raggiunse la maggioranza assoluta, oltre il 50% dei suffragi).

Se Livorno continua ad essere il simbolo della memoria comunista, Reggio Calabria, in modo magari un po’ più sfumato, permane quella del neofascismo populista. Il fascismo essendo altra cosa ed avendo per simbolo vivente piuttosto la memoria di popolo.

Mercoledì 22 settembre, data equinoziale, ha avuto luogo un derby tra memorie, tra passioni di colori diversi.

Il neofascismo ha prevalso sul comunismo per 2 a 1.

Conta poco, è solo una simpatica nota di colore che, in ogni caso, non guasta.

 
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