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E se la Nato, e sottolineo se PDF Stampa E-mail
Scritto da Gabriele Adinolfi   
Giovedì 10 Marzo 2022 11:59


Il Pentagono intanto continua a incoraggiare Putin

Se la Nato, invece di essere un'istituzione per il contentimento e lo sfruttamento di nazioni e risorse, intendesse minacciare la Russia e progettasse di attaccarla, non si capisce perché mai avrebbe perso quest'occasione. La Polonia ha offerto i suoi mig proprio quando la Bielorussia ha fatto capire che potrà aggiungersi ai russi nell'invasione dell'Ucraìna. Sarebbe bastato permettere agli ucraìni di usarli contro i bielorussi per creare un incidente maggiore che avrebbe indotto Putin o ad abbassare le braghe, come ha più volte fatto in passato, oppure a sfidare la Polonia, dunque la Nato.
Era quello l'obiettivo perseguito dagli americani? Era contro di quello che si sarebbero ribellati i russi? E perché, allora, il Pentagono rifiuta l'escalation reale, ma non quella psicologica su cui si basa il suo potere su di noi e quello dei mafiosi locali sulla Russia?
Perché Biden continua a ripetere che la Nato non combatterà mai i russi e a suggerire letteralmente a Putin le mosse contro Kiev e pure le date?
Perché in questa presunta opposizione contro gli Usa, Lavrov invoca l'equilibrio armato e imperialista della Guerra Fredda e si ritira dal Consiglio d'Europa, sottolineando in modo plateale l'intesa (oggettiva e tacita, se non chiaramente formulata) con Washington?
Domande retoriche e risposta scontata, a meno di essere in totale mala fede. Per chi invece proprio non ci arriva non serve neppure il disegnino che renderebbe l'idea perfino di meno di tutto quello che dal Cremlino e dal Pentagono stanno facendo e dicendo da almeno un mese in qua.

Nato vs Ue
La guerra, per sacrificata Ucraìna, è mossa contro l'Europa e rientra nella logica di “unità e scissione” dell'imperialismo, nelle contese interne al Gran Reset e nella strategia di composizione delle rivalità mediante una tensione stabilizzatrice. La Russia ne pagherà salatamente il prezzo, ma la più attaccata è l'Europa che ritengo se la caverà comunque meglio del suo manovrato aggressore.
L'attuale logica americana di una doppia Jalta sembra marciare alla grande, ma se Washington è riuscita, more solito, a menare per il naso la Russia, c'è la possibilità che si faccia prendere a sua volta in giro da Pechino che è stravincente sull'immediato e in prospettiva.
È anche Nato vs Ue. Furono i francotedeschi a mettere nel 2008 il veto sull'ingresso di Ucraìna e Georgia nel Patto Atlantico e sono stati ancor loro a ribadirlo. L'adesione ipotetica di Kiev è un pretesto appiccicato con lo sputo per quello che è stato un vero e proprio tradimento russo dell'intesa con Parigi e Berlino. Durante Sarkozy fu Parigi a tradirlo e non avemmo remore nel denunciare il fatto, oggi vale da parte russa, solanto che se nel 2014 – a prescindere dalla ricorrente lettura unilaterale e molto falsata degli eventi – Mosca poteva avere qualche ragione per farlo e lo fece, oggi la sua scelta è sfacciatamente in mala fede. E proprio le ultime affermazioni della Nato, che peraltro affida ai suoi Stay Behind il compito di tessere lodi di Putin, lo comprovano.

Russia e Nato
Che la Russia abbia ai suoi confini delle nazioni che stanno nella Nato non è di oggi, e non è l'effetto della corruzione di interi popoli ma dell'imperialismo feroce che esercitò su di loro per decenni. Una volta liberatisi dal giogo russo, grazie ovviamente all'implosione del sistema sovietico, e fattolo con un tributo di sangue non indifferente, hanno sempre temuto di essere nuovamente invasi. Non avevano solo delle ragioni storiche a fondamento di questo timore che è determinato anche dal sentimento delle élite russe che li considerano Cosa Loro, come hanno appena confermato invadendo l'Ucraìna, intesa ufficialmente come una creatura di Lenin da risucchiare verso Mosca.
Di missili puntati contro la Russia ne ha non meno di quelli che punta contro tutti. È così da più di mezzo secolo e non è di certo dai confini che può temere attacchi nucleari che si possono produrre da ovunque per una guerra di annientamento reciproco che non necessita di chissà quante botte e risposte.
La classica uscita delle armi chimiche e della preparazione della bomba atomica sa tanto della classica fake new a uso e consumo globale. Ma quand'anche fosse vera non avrebbe cambiato di una virgola la situazione che non è certamente legata a una minaccia nucleare sulla Russia.
Premetto che se fosse vero che gli ucraìni si stavano costruendo l'atomica sarebbe un'ottima notizia perché così avremmo in futuro almeno due nazioni europee armate di nucleare, non credo purtroppo che sia così. Rammento tra l'altro che l'Ucraìna era nuclearmente armata ma dovette smantellare i suoi dispositivi al momento di dichiarare l'indipendenza, e ciò su richiesta russa e su imposizione americana.
Furono peraltro gli americani, con Clinton consigliato da Kissinger, a promuovere il riarmo russo negli anni Novanta su guida dell'israelita Primakov, padrino di Putin.

Trova la differenza
Si dice che Putin sarebbe disposto a trattare chiedendo il riconoscimento della Crimea russa, l'indipendenza delle repubbliche neosovietiche di Lugansk e Donbas, la neutralità dell'Ucraìna e il suo impegno a non aderire in futuro alla Nato e alla Ue.
Parigi e Berlino, prima che scoppiasse la guerra, e ricevendo il sì da Putin che poi le ha smentite a sorpresa, avevano offerto: il riconoscimento della Crimea russa, lo statuto speciale con doppia appartenenza e sovranità delle regioni contese, la neutralità dell'Ucraìna, il suo impegno a non entrare nella Nato e la sua adesione all'Unione Europea.
Cogli la differenza e avrai capito tutto, a meno che di dietro ti entri e in testa no.




 

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