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Scritto da tgcom.it |
Giovedì 30 Settembre 2004 01:00 |
Processo di cogne: le aule dei tribunali sostituite dagli studi televisivi, gli avvocati che si dilettano a spiegare le proprie tesi difensive davanti alla telecamera, criminologi e psicologi a dire la loro sulla colpevolezza o meno dell'imputata, quest'ultima che si difende da Costanzo o su la7. Ormai le regole dello spy-show hanno invaso anche la giustizia. Non vorremmo essere nei panni dei giudici... ![]() "Sono innocente". A due anni dall'ultima apparizione tv, Annamaria Franzoni sceglie "L'Antipatico" per ribadire la sua verità. Una verità diversa da quella dei magistrati che l'hanno condannata a trent'anni per l'omicidio del figlio Samuele, diversa da quelladegli "italiani per cui sono colpevole". Ma che lei difende, in lacrime, mostrando per la prima volta le foto di Sammy. E all'improvviso, quel bimbo di cui dal 30 gennaio 2002 tantosi è parlato, ha un volto. "Lochoc è stato grande, ho pensato subito che avesse pianto talmente tanto, come ho sempre detto, che gli era esplosa la testa. Sono rimasta impietrita". Parte dai momenti successivi all'aggressione del piccolo Samuele il racconto di Annamaria Franzoni. Lo stesso fatto esattamente due anni fa, durante la sua ultima apparizione televisiva. Allora in lacrime, macchiata dal sospetto, aveva invitato l'assassino del figlio Samuele a costituirsi. Oggi, condannata a trent'anni per quell'omicidio, con un nuovo taglio di capelli e dimagrita, ribadisce di fronte alle telecamere de "L' Antipatico" di Maurizio Belpietro la propria innocenza.Ma del vero assassino, l'abitante di Cogne su cui si sarebbero subito concentrati i sospetti suoi e del marito Stefano Lorenzi e che sarebbe stato già individuato dalla difesa, si rifiuta di parlare. |
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