Cybermen |
![]() |
![]() |
![]() |
Scritto da Corriere della sera |
Venerdì 19 Novembre 2004 01:00 |
Presto saremo strettamente legati ai computer che riconosceranno le nostre impronte dell’iride e quelle digitali. Welcome to paradise ! ![]() Le password faranno presto parte della nostra storia. Per ironia della sorte, a lanciare la crociata contro i codici alfa-numerici è lo stesso Bill Gates, l’uomo che più di ogni altro ha legato la propria fortuna all’accoppiata username-password. A mandare in archivio «una tecnologia ormai moribonda», ha detto Gates ieri al Futurshow, saranno le smart card e la biometria, l’identificazione legata alle impronte digitali o al riconoscimento dell’iride, ritenute più sicure e affidabili oltre che più pratiche. Dunque, presto non avremo più bisogno di ricordare a memoria il codice pin del cellulare, quello del bancomat o della carta di credito. E anche l’accesso ai siti internet che richiedono una registrazione - dalla posta elettronica al conto corrente online - sarà possibile sfiorando con un dito lo «scanner» del pc, in grado di riconoscere l’utente e di farlo accedere ai siti a cui è registrato. SICUREZZA - Così, se «il problema della sicurezza è legato alla debolezza delle password» - come sostiene Bill Gates - il nostro dito diventerà la chiave d’accesso universale per il web. In effetti, le combinazioni con data di nascita, nome dei figli, della mamma, della fidanzata o del gatto non ci hanno mai fatto sentire al sicuro. La biometria - cioè l’utilizzo di tratti distintivi del corpo umano (voce, retina, riconoscimento facciale, impronte digitali) come «chiave» di accesso - non manderà in archivio solo le password. Già utilizzati in alcuni aeroporti per motivi di sicurezza, questi sistemi si stanno diffondendo rapidamente ad altre applicazioni. Nella Carolina del Sud, la catena di supermercati Piggy Wiggly ha adottato un sistema di pagamento via impronte digitali. I clienti, dopo aver fatto la spesa, possono pagare il conto, senza code e senza mettere mano al portafoglio, semplicemente passando il pollice su appositi scanner sistemati alle casse. |
Noreporter - Tutti i nomi, i loghi e i marchi registrati citati o riportati appartengono ai rispettivi proprietari. È possibile diffondere liberamente i contenuti di questo sito .Tutti i contenuti originali prodotti per questo sito sono da intendersi pubblicati sotto la licenza Creative Commons Attribution-NoDerivs-NonCommercial 1.0 che ne esclude l'utilizzo per fini commerciali.I testi dei vari autori citati sono riconducibili alla loro proprietà secondo la legacy vigente a livello nazionale sui diritti d'autore.