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Tempi Moderni
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Scritto da ansa   
Sabato 13 Novembre 2004 01:00

Dicono di avere ammazzato 1000 combattenti a Falluja, dove prima dicevano di non aver trovato grosse resistenze. Nel gioco dei numeri quale sarà quello dei caduti Rambo ?

BAGHDAD, 13 NOV - Fonti militari americane e irachene hanno reso noto che a Falluja sono stati finora uccisi 1000 combattenti, di cui 100 stranieri. Fonti militari americane hanno detto inoltre che le forze Usa saranno nel cuore della roccaforte denominata 'Queens' a Falluja, entro le prossime 72 ore.
 
Buone notizie, politici e intellettuali PDF Stampa E-mail
Scritto da Ansa   
Sabato 13 Novembre 2004 01:00

Si stanno cercando nuove strade per curare l’alzheimer e il parkinson. Voi ne siete affetti da almeno trent’anni, chissà se si farà in tempo a curarvi…

MILANO - Un'alterata gestione del ferro cerebrale potrebbe favorire l'insorgenza del morbo di Pakinson e dell'Alzheimer. E' quanto emerge da una rassegna pubblicata in questi giorni sulla rivista 'Nature Reviews-Neuroscience' da Luigi Zecca, ricercatore dell' Istituto di Tecnologie Biomediche-CNR di Segrate.
Questa rassegna fa il punto sui principali studi condotti fino ad oggi in questo campo e trae importanti conclusioni sul ruolo patogenico del ferro nelle malattie neurodegenerative.
''L'accumulo di ferro e il suo alterato metabolismo - spiega Zecca - sono spesso eventi precoci e addirittura presenti nella fase in cui le malattie neurodegenerative non danno ancora sintomi. Su questa base sono in corso studi per lo sviluppo di metodi in grado di rivelare le alterazioni del ferro cerebrale e quindi di effettuare una diagnosi presintomatica del Parkinson e dell'Alzheimer''.
Questo infatti e' uno dei grandi obiettivi per il trattamento delle malattie neurodegenerative e cioe' diagnosticare la malattia molto prima della comparsa dei sintomi. Tra i metodi che in futuro potrebbero consentire diagnosi precliniche di queste malattie, secondo il ricercatore del Cnr, ci sono la risonanza magnetica, la tomografia a emissione di positroni, la tomografia a emissione di fotone singolo e l'ultrasonografia ''La visualizzazione dei depositi e del 'traffico' del ferro cerebrale con queste tecniche - afferma Zecca - permetterebbe inoltre di seguire l'evoluzione delle malattie neurodegenerative e di valutare la risposta alle terapie. Da qui gli sforzi dei ricercatori per sviluppare farmaci con 'azione chelante specifica', cioe' capaci di rimuovere selettivamente gli accumuli pericolosi di ferro senza toccare il ferro coinvolto in processi fisiologici essenziali per l'organismo quali il trasporto di ossigeno, attivita' enzimatiche etc.''.

 
Col velo o senza? PDF Stampa E-mail
Scritto da tgcom.it   
Sabato 13 Novembre 2004 01:00

La Barbie, col prosperoso seno e le lunghe gambe, è il trionfo della società dell'immagine e dell'integralismo occidentale. Razanne, col velo e il tappetino per pregare, è il trionfo dell'integralismo islamico. Tutte e due vanno a ruba nei negozi occidentali. Rivogliamo le nostre italiane bambole di pezza!

Si chiama Razanne la risposta islamica ad un mito per tante generazioni di occidentali, cresciuti tra BigJim e Barbie. Razanne è infatti la Barbiechesi attiene ai precettidell'Islam.Ideata dalla Noorart, questa bambola è in vari look: con l'abito da preghiera, scout musulmana, studentessa o insegnante.Il velo èdi rigoree tuttii modelli hanno sia il vestito per uscire che quello da casa. Con Barbie Razanne ha in comune gli occhi azzurri.

La bionda e occidentalissima Barbie ha quindi una rivale musulmana. Il giocattolo vienevenduto con il tappetino da preghierae sta andando a ruba nei negozi di giocattoli della Gran Bretagna.La casa produttrice, la Noorart, una società con sede negli Stati Uniti specializzata in articoli per bambini, tutti di rigorosa osservanza islamica.In occasione della festa di Eid al Fitr della bambola è uscito un modello speciale. E' Eid Mubarak Razanne, con un più lezioso vestito a fiori.



Per raggiungere il maggior pubblico possibile,il catalogo è disponibile anche su internet e con circa 20 dollari si può avere la Razanne con tutti gli accessori. La Noorart, poi, non si limita a proporre i suoi articoli, ma ne spiega anche le finalita' pedagogiche. Razanne, per esempio, aiuta a "costruire l'identità musulmana e l'autostima" delle bambine, "fornisce un modello di ruolo islamico" della donna, "promuove un comportamento in linea con l'islam" e, come molti giocattoli, "educa al gioco interattivo".

 
Vieni in culla con me ? PDF Stampa E-mail
Scritto da Agi   
Venerdì 12 Novembre 2004 01:00

La pedofilia approda negli asili infantili. Stavolta si tratta di un’insegnante che avrebbe spinto bambini di quattro anni ad esplorazioni sessuali per soddisfare il suo voyeurismo.

Gravina di Puglia: arrestata insegnante di una materna. Responsabile di aver indotto ad atti sessuali alcuni alunni di 4 anni. . - Con altre due persone, un bidello ed un'altra maestra, l'insegnante e' stata denunciata anche per reati a sfondo pedopornografico. Alla donna, 41enne nubile, sono stati concessi gli arresti domiciliari. Secondo l'accusa, gli atti sessuali sarebbero avvenuti in classe, durante le proiezioni di filmati didattici sulla nascita dell'uomo, quando la maestra avrebbe fatto spogliare e toccare fra loro i bambini. Il bidello avrebbe anche fotografato i piccoli e nel corso delle perquisizioni eseguite dai carabinieri e' stata sequestrata l'attrezzatura per le riprese e materiale ora al vaglio degli investigatori. Chi si sottraeva alla lezione "particolare" veniva punito o minacciato di "tottò'", botte che almeno un bambino ha ammesso di aver subito mentre un altro, che non si era voluto spogliare, sarebbe stato cacciato dall'aula e lasciato nel corridoio vicino al bagno. Le indagini, avviate dopo i sospetti di alcuni genitori che avevano notato strani comportamenti dei figli, si sono concretizzate quando il bidello della scuola materna ha trovato in modo casuale la telecamera nascosta dai carabinieri, e l'ha fatta sparire, ma ormai la polizia giudiziaria aveva gia' raccolto le dichiarazioni dei bambini in presenza dei loro genitori. L'inchiesta e' stata coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica, Lidia Deiure ed il provvedimento restrittivo e' stato disposto dal gip presso il Tribunale di Bari, Michele Parisi.

 
Restando in argomento PDF Stampa E-mail
Scritto da Ansa   
Venerdì 12 Novembre 2004 01:00

Un liceo bolognese invaso da vermi. Era accaduto anche a Roma. O tempora o lombricones !

BOLOGNA - Vermicelli a spasso per aule e corridoi. Liceo Scientifico Statale 'Enrico Fermi', sede principale di via Mazzini, prima periferia di Bologna. Ore 7.30. L'allarme e' attivo, i bidelli ispezionano i locali alla ricerca di eventuali segni di una effrazione notturna, ma, al posto dei ladri, trovano tanti 'bigatti', di quelli che di solito invece che a scuola finiscono su un amo da pesca. Sono il segno tangibile dei passaggio notturno di vandali, emuli di quelli che hanno agito pochi giorni fa in un liceo della Capitale. La scuola, questa mattina, dopo che in diversi ambienti tra aule e corridoi sono stati trovati i mucchietti di vermi, e' stata chiusa. I bidelli si sono armati di scope, palette e stracci e hanno iniziato a raccogliere gli ospiti inattesi. Riaprira' domani mattina. Nel frattempo i 1200 studenti che la frequentano sono stati rimandati a casa. Della chiusura e' stato dato anche annuncio nel sito della scuola. ''Oggi 12 novembre 2004 le lezioni sono sospese per improvvisa e temporanea inagibilita' della scuola - si legge nella nota - Domani le lezioni si svolgeranno regolarmente''.
Il danno, hanno fin da subito sottolineato gli insegnanti che erano arrivati nell'Istituto, e' stato di proporzioni relativamente limitate. ''Inoltre - ha aggiunto Arcangelo Cane', docente di inglese - ha interessato solo una delle due ali della scuola''. Nel pomeriggio un'azienda specializzata chiamata dalla segreteria dell'istituto ha proceduto alla completa disinfestazione dei locali. I vandali che hanno abbandonato i vermi sono entrati in azione nella notte. Due le ipotesi: potrebbero essersi fatti chiudere nella scuola alla fine delle lezioni ieri, oppure essere penetrati nella scuola utilizzando un'uscita di emergenza (forse difettosa, oppure manomessa dall'interno durante il giorno per poter poi essere successivamente aperta). In ogni modo la polizia, avvisata dal personale della scuola attorno alle 8, non ha rilevato su nessuno dei punti di accesso dell' Istituto segni di effrazione.
''I docenti sono tutti dispiaciuti per quello che e' successo - ha detto Marsa Bassani, direttore dei servizi amministrativi - ma si e' data troppa evidenza al fatto. Cose come queste sono sempre successe e sempre succederanno''. E in effetti, non solo alcuni anni fa al Fermi c'era stato un episodio simile, ma addiruttura nell'azione bolognese e' evidente la volonta' di emulare quanto successo martedi' a Roma. Anche li' le lezioni erano state sospese - sempre con la complicita' dei 'bigattini' - in un noto liceo della capitale, lo scientifico Avogadro, nel quartiere Coppede', una zona elegante della capitale. Nessuna ipotesi, da parte della presidenza, su chi possa essere l'autore del gesto. ''Abbiamo fatto denuncia al commissariato di zona, ora a loro toccano le indagini'', ha detto semplicemente Bassani. Il gesto vandalico sara' comunque al centro di un consiglio straordinario d'istituto fissato per giovedi' prossimo, durante il quale verranno discusse anche le eventuali misure da adottare. Nel frattempo, da domani, al Fermi si tornera' in aula. Vermicelli da pesca permettendo.

 
Orrore senza fine PDF Stampa E-mail
Scritto da repubblica.it   
Giovedì 11 Novembre 2004 01:00

Nell'hinterland milanese, un padre ha abusato dei quattro figli, mentre una madre e la figlia maggiorenne hanno fatto prostituire la figlia-sorellina di 11 anni. Cronache da una società disumana. Senza parole.

MILANO - Una vicenda terribile, che racconta il degrado di una famiglia intera. Nell'hinterland milanese, un padre ha abusato dei quattro figli, una madre e la figlia maggiorenne hanno fatto prostituire la figlia-sorellina di 11 anni, con dei nonni che, a quanto pare, non sono mai intervenuti. La vicenda è stata al centro di un processo che si è concluso oggi a Milano. Il padre della ragazzina è stato condannato a 11 anni di reclusione, la sorella maggiore, e un suo amico, rispettivamente a sette anni e quattro anni e mezzo. Lo hanno deciso i giudici della quinta sezione penale del Tribunale.

I nonni sono stati assolti, così come un bidello della scuola frequentata dalla piccola, accusato di violenza sessuale. La madre della ragazzina, accusata di induzione alla prostituzione minorile, qualche mese fa aveva confessato ed era stata condannata con rito abbreviato a otto anni di reclusione. Tutti, eccetto le persone assolte, sono in carcere. La bambina, insieme a un fratello e a una sorella più piccoli, sono ospiti di una comunità protetta.

L'inchiesta era stata avviata nel febbraio dell'anno scorso, quando la figlia 22enne denunciò il padre per le violenze e gli abusi ai quali la costringeva da un paio d'anni, e ai quali sospettava fosse stata sottoposta anche la sorella di 11 anni. Gli accertamenti erano scattati subito. La ragazzina, dopo un primo momento di reticenza, aveva rivelato agli inquirenti il suo dramma. E aveva raccontato di un ambiente familiare dove maltrattamenti e abusi, perpetrati dal padre, erano all'ordine del giorno. Il tutto, consumato sotto gli occhi della madre, che nulla faceva per fermare il marito.

La ragazzina parlò degli abusi subìti dal padre, e della prima violenza, avvenuta da parte dell'allora fidanzato della sorella ventenne, un sottufficiale dell'esercito oggi condannato, mentre la madre e la stessa sorella si trovavano in un'altra stanza dell'appartamento. Infine, la piccola spiegò che madre e sorella, all'insaputa del padre, l'avevano fatta prostituire e che, quando si opponeva, la picchiavano: portavano "dei signori" che si appartavano con lei in una stanza, chiusa a chiave, e quando tutto era terminato "suonavano un campanello", uscivano e pagavano.

A squarciare il velo su questa storia è stato il pubblico ministero Pietro Forno, ora procuratore aggiunto a Torino. "Pene molto miti - ha commentato, alla notizia della sentenza - se si pensa che solo ieri, a Torino, per un caso di prostituzione minorile, sono state comminate pene da 26 anni in giù".

Fra l'altro, è anche emerso che la ragazzina, dall'ottobre del 2002 fino a gennaio del 2003 era stata tenuta a casa, senza andare a scuola, ma nessuno aveva segnalato il fatto. Infine si era scoperto che il padre aveva abusato del figlio di otto anni e, anche se in modo meno grave, della sorellina minore. Il bidello assolto oggi era stato uno dei presunti clienti indicati dalla ragazzina.

(10 novembre 2004)

 
Il piccolo genetista PDF Stampa E-mail
Scritto da Francesco Agnoli   
Giovedì 11 Novembre 2004 01:00

Dopo il 'meccano' ed il 'piccolo chimico', assistiamo alla comparsa sul mercato del 'piccolo genetista', il tamagoci per adulti e scienziati ... e le falsità sulla fecondazione artificiale crescono.

Le tecniche della fecondazione artificiale.

La fecondazione artificiale, per comune ammissione, porta con sé circa l'85% degli insuccessi, il 50 % di tagli cesarei, un'alta mortalità embrionale, il 22% di aborti spontanei, il 5% di gravidanze tubariche, il 27% di gravidanze multiple (con relative morti o malformazioni), il 29% di parti pre-termine, il 36% di nati con basso peso, il rischio di anomalie genetiche o malattie degenerative, oltre ad una preoccupante mortalità e morbilità neonatale (Serra e Flamigni). Decine di storie raccontate sui giornali testimoniano la verità di queste conclusioni, alle quali sarebbe possibile giungere con il semplice ragionamento, analizzando le tecniche altamente artificiose e puramente sperimentali della Fiv.

Anzitutto, infatti, i gameti femminili sono prodotti in alto numero, non per via naturale, ma con iperstimolazione ovarica, utilizzando "una vasta gamma di farmaci" (Flamigni), in particolare ormoni. Ne consegue, oltre ai danni per la donna, che già il 40/50% degli ovociti così ottenuti abbiano cariotipo alterato. Il seme maschile non può essere usato così come è, e va quindi "purificato" (centrifugazioni). A questo punto gli ovociti vengono spesso sottoposti a manipolazioni invasive che consentano allo spermatozoo di penetrare: PDZ (parziale dissezione della membrana pellucida dell'ovocita, tramite laser o sostanze chimiche); SUZI (iniezione dello spermatozoo sotto la zona pellucida); ICSI (iniezione dello spermatozoo tramite siringa)... Cosa significa tutto ciò? Che le membrane dell'ovocita avrebbero il compito, in natura, di selezionare, tra milioni, lo spermatozoo più vitale, migliore, più sano, facendo penetrare solo lui ed escludendo gli altri; invece con tali tecniche, essendo la mobilità e la sanità dello spermatozoo scarsa, se ne determina dall'esterno la penetrazione, ferendo la membrana e eliminandone la funzione naturale di barriera. Con l'Icsi, inoltre, vi è un intervento ancora più intrusivo, perché uno spermatozoo a caso, non selezionato (non è possibile farlo), probabile portatore di anomalie cromosomiche, viene iniettato con un microago nell'ovulo, compiendo una operazione traumatica di cui non si conoscono ancora gli effetti, eccetto i più intuibili: "il rischio che i bambini siano sterili come il padre" (Testart); il rischio "di malattie degenerative riguardanti il sistema nervoso o i muscoli" (Flamigni).

Poi i gameti vengono deposti nella provetta, mezzo di coltura che ha l'ingrato compito di riprodurre la tuba: il problema è che si tratta di una riproduzione tanto incerta da variare col variare dei medici e degli anni (Flamigni), accusata di "provocare un cambiamento nell'espressione dei geni". Per questo molti embrioni coltivati in vitro muoiono precocemente. Nei mezzi di coltura inoltre "il metabolismo dell'embrione e il suo sviluppo risultano notevolmente rallentati"(Carbone). Salta, infine, il cosiddetto "colloquio crociato", c

 
Privacy sottocutanea PDF Stampa E-mail
Scritto da Roberto Venturini   
Giovedì 11 Novembre 2004 01:00

L'introduzione di chip identificativi sottocutanei apre la porta a scenari da film dell'orrore...

In Messico sono stati impiantati, come in un dozzinale film poliziesco, più di 150 dipendenti dell'avvocatoria generale - in modo da consentire solo a loro l'accesso al sancta sanctorum dove sono fisicamente conservati dati e informazioni c

 
Arafat nel paradiso dei combattenti PDF Stampa E-mail
Scritto da noreporter   
Giovedì 11 Novembre 2004 01:00

Il trapasso a Parigi alle tre e mezza del mattino dell'11 novembre. I funerali in Egitto. La nuova sfida per i funerali a Ramallah

Yasser Arafat ha abbandonato questa vita alle tre e trenta dell'undici novembre. Ha scelto Parigi, ultima capitale europea ad avere una politica autonoma che s'oppone alla macina delle oligarchie genocide. Ha scelto anche che i suoi funerali si tengano in Egitto, la terra che Nasser portò alla ribalta dopo secoli di dominazione e che Sadat guidò alla vittoria contro le truppe d'occupazione israeliana. Il messaggio è chiaro: l'estremismo fondamentalista incassa così due colpi, la causa della Palestina non può essere soffocata e fuorviata da fanatismi teocratici che fanno sempre il gioco delle oligarchie ad essa nemica, oligarchie fondamentaliste antico/testamentarie.

Si continua a parlare di avvelenamento procurata ad Arafat, non è impossibile, egli stesso sedici mesi fa denunciava: l'utilizzo di uranio impoverito per produrre il cancro sulla popolazione palestinese.
"Ci si ripropone una nuova Hiroshima ?" si chiedeva Arafat che citava, oltre a quella americana un'altra fonte da parte di un paese sicuramente schierato con Bush, la Polonia.

Abu Mazen nuovo capo dell'OLP. Messaggi di cordoglio da tutto il mondo.

 
La buona educazione PDF Stampa E-mail
Scritto da repubblica.it   
Giovedì 11 Novembre 2004 01:00

Solo oggi si viene a sapere che una insegnante elementare il 7 ottobre legò alla sedia un bambino, perchè era troppo vivace. Robe da matti, sfogano le loro frustrazioni con chi hanno sotto mano. Malesseri sociali sempre più diffusi.

Una maestra e il direttore didattico denunciati. Perché, per "motivi disciplinari", avrebbero legato alla sedia e imbavagliato un bambino di sette anni "troppo vivace". E accaduto in una scuola elementare di Salemi, nel trapanese.

I carabinieri hanno iniziato ad indagare dopo che in paese si era sparsa la voce che l'insegnante usasse metodi eccessivamente duri nei confronti dei bambini. Così, in assenza di denunce specifiche, i militari hanno raccolto le testimonianze di genitori e insegnanti e sono venuti a conoscenza che il 7 ottobre la maestra aveva legato alla sedia con una corda un bambino della terza elementare, imbavagliandolo con del nastro adesivo. E che il dirigente scolastico, al corrente dell'accaduto, aveva taciuto il fatto.

E non basta. I brutali "metodi didattici" della insegnante denunciata doveva servire anche a mettere sull'avviso gli altri bambini: mentre il piccolo era legato, sempre secondo quanto appreso dai Carabinieri, la maestra avrebbe scritto alla lavagna la frase "A mali estremi, estremi rimedi", facendola copiare a tutti altri 12 ragazzini della classe e dicendo loro di impararla a memoria.

S.A. - sono queste le iniziali della docente, che ha 31 anni - deve ora rispondere di sequestro di persona e e abuso dei mezzi di disciplina. Il dirigente scolastico è accusato di omessa denuncia.
 
Tolleranza multinazionale PDF Stampa E-mail
Scritto da corriere.it   
Giovedì 11 Novembre 2004 01:00

Hanno rubato la loro terra, costringendoli a scappare dai luoghi dove vivevano da sempre. Si sono arricchiti sulla pelle di questi poveri contadini ed ora vogliono passare per benefattori. Decidono infatti di restituire dopo 12 anni il mal tolto sotto forma di "donazione".

ROMA - Benetton offre in regalo un territorio in Argentina di 6.178 acri agli indiani Mapuche e questi, a Roma per un summit internazionale, rispondono che non si può donare ciò che appartiene a loro da sempre.
Una delegazione degli indios, in Italia per partecipare al quinto Summit Mondiale dei Premi Nobel per la Pace, ha tenuto una conferenza presso la sala stampa della Camera di Montecitorio, per far conoscere la situazione del loro popolo.

NEL 1992 L'ESPROPRIO DELLE TERRE - Dal 1992 i mapuche, espropriati dalle proprie terre dalle multinazionali in nome della globalizzazione, rivendicano il diritto ancestrale alla propria terra. In Italia sono diventati noti dopo che nel luglio scorso una famiglia mapuche, i Curinanco, venne espulsa da un terreno, in cui viveva e che coltivava. un terreno che faceva parte dell'enorme proprietà argentina degli imprenditori trevigiani Benetton.
 
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