Sorridi: qualcuno ti sta spiando |
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Scritto da corriere.it
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Domenica 01 Agosto 2004 01:00 |
Il Garante della privacy lancia l’allarme: siamo tutti pedinati! “Viviamo in una società sempre più sorvegliata. Le telecamere per strada, il telepass, il web, la scia del cellulare, le tracce che lasciano le carte di credito... Siamo tutti costantemente seguiti, pedinati, osservati...” Benvenuti nel regno del Grande Fratello.
Spaventato? «Sì. Sono spaventato. Viviamo in una società sempre più sorvegliata. Le telecamere per strada, il telepass, il web, la scia del cellulare, le tracce che lasciano le carte di credito... Siamo tutti costantemente seguiti, pedinati, osservati...». Con quei suoi modi cerimoniosi da antico gentiluomo meridionale e quel passato di studioso marcato da saggi tipo Le fonti di integrazione del contratto o Proprietà e industria: variazioni intorno alla responsabilità civile , il Garante per la Privacy Stefano Rodotà è mille miglia lontano dal paranoico Gene Hackman di Nemico pubblico . Eppure... Eppure, come il protagonista del film di Tony Scott che da ex agente della National Security Agency vede dappertutto microfoni e cimici e tele-spie contro cui combatte una ipertecnologica guerra di sopravvivenza, è piuttosto preoccupato: «Oggi tutto ciò che si vede in quel film, che pareva fantascienza, è possibile. Con la tecnologia satellitare puoi davvero seguire uno dall’alto senza che possa accorgersene. E dieci giorni fa il Procuratore generale fiscale del Messico e 160 dipendenti si son fatti mettere sottopelle un chip per controllare l’accesso a un centro delicato di raccolta dati ed essere localizzati in caso di rapimento. Ma è compatibile con la dignità della persona? Siamo oltre "Nemico pubblico". Ogni giorno spuntano nuovi strumenti, nuovi apparecchi, nuove diavolerie che imporrebbero una stretta vigilanza a custodia del primo dei diritti delle persone. E invece...».
Invece? «E invece, sul più bello che c’è più bisogno di attenzione, ci tagliano i fondi. Lei ha presente i virus?».
I virus? «Le nuove tecnologie sono come i virus: mutano e s’aggiornano continuamente. Noi dovremmo, man mano che arrivano i nuovi, trovare gli antivirus. Invece ci troviamo nelle condizioni degli istituti di ricerca. Dove si taglia per primo, in Italia, quando servono soldi? Nella ricerca. E questo sta succedendo. Io non posso fare a meno di pagare 30 milioni l’anno per avere accesso, attraverso una banca dati americana, a tutto lo scibile giuridico e scientifico che ci interessa. Sennò...».
I virus della società spiata si propagano. «Nel 2001 potevamo spendere quasi 11 milioni e mezzo di euro, oggi siamo a poco più di 10, con un taglio del 12 per cento. E questo senza tener conto dell’inflazione, sennò il taglio sarebbe poco sotto il 20 per cento. O noi riusciamo a interrompere questo progressivo taglio delle risorse o rischiamo seriamente di andare in crisi. In un momento che dopo l’11 settembre (anche se da noi abbiamo patito meno la svolta restrittiva che c’è stata in America o in Ingh |
Scritto da Il Messaggero
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Domenica 01 Agosto 2004 01:00 |
Dopo l’uccisione di Liboni scatta la caccia alla fotografia accanto alle macchie di sangue sul selciato. Le nuove frontiere della demenza contemporanea DOPO LA TRAGEDIA
Al Circo Massimo tanti cittadini per la foto ricordo Non appena si è diffusa la notizia del ferimento, della cattura e poi della morte del bandito, decine di romani si sono riversate al Circo Massimo, teatro della sparatoria per una foto ricordo davanti al sangue di Luciano Liboni. |
Alla fiera dell’individualismo |
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Scritto da Ansa
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Sabato 31 Luglio 2004 01:00 |
Succede, di nuovo, anche questo. Ragazzini si divertono a cercare di assassinare gli automobilisti tirando sassi dai viadotti Tre ragazzini di 11 anni sono stati sorpresi dalla Polizia Stradale a lanciare sassi sull' autostrada A7 Genova-Milano.Tre auto erano state colpite ed avevano avuto il parabrezza sfondato. I ragazzini, risultati autori di un analogo lancio avvenuto ieri, saranno segnalati alla Procura della repubblica presso il tribunale dei minorenni. E' accaduto nel pomeriggio, quando al centro operativo autostradale sono giunte le segnalazioni telefoniche degli automobilisti colpiti.
In questo mondo di ladri |
Alla fiera dell’individualismo |
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Scritto da Ansa
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Sabato 31 Luglio 2004 01:00 |
Succede anche questo. Compravendita di neonati dall’est in Italia: un traffico fiorente che ben si sposa con la morale vigente e con l’ultima frontiera della dignità umana Scoperto dalla polizia un traffico di neonati, comprati e venduti, tra la Bulgaria e l'Italia per cifre fra i 5.000 e i 17.000 euro. Fra gli arrestati anche una delle mamme dei bambini, bloccata all'atto delle dimissioni del figlio dall'ospedale dove era nato pochi giorni prima. Secondo la Polizia le donne venivano contattate dall'organizzazione in Bulgaria e, convinte a vendere i figli ad acquirenti italiani, giungevano in Italia con un visto turistico pochi giorni prima del parto. |
La guerra tra culture si stimola anche con l’accademismo |
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Scritto da Fadi - Rinascita
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Sabato 31 Luglio 2004 01:00 |
Terrorizzare con notizie false; modificare, amplificare, distorcere... in ogni modo. È il fine ultimo dei potenti del nostro tempo, del nostro mondo. L'ultima "trovata" per convincere gli europei della necessità di opporsi all'Islam e sposare appieno la "guerra al terrorismo" made in Usa è arrivata proprio ieri.(28 Luglio 2004 - Ndr)  "L'Europa diventerà a maggioranza musulmana entro la fine del secolo". Ad affermarlo è stato lo storico Bernard Lewis, professore emerito di studi mediorientali alla Princeton University e autore di numerosi saggi sull'Islam contemporaneo. In un'intervista rilasciata al quotidiano tedesco Die Welt, Lewis ha sottolineato come le attuali tendenze demografiche e migratorie porteranno a un incremento significativo degli abitanti di fede musulmana nel Vecchio Continente. "In base ai dati attuali, l'Europa avrà una maggioranza musulmana al massimo entro la fine del 21esimo secolo", ha spiegato Lewis. Tra i fattori principali di questo cambiamento: la tendenza degli europei a non fare figli, o a farli tardi, e gli altissimi tassi di natalità che si registrano invece fra le comunità di immigrati. Attualmente in Germania, il più popoloso paese dell'Unione Europea, vivono oltre 3 milioni di musulmani su una popolazione totale di 82 milioni. A dicembre , tra l'altro,l'Ue deciderà se avviare o meno i negoziati di adesione con la Turchia, dove vivono circa 70 milioni di musulmani. In ogni caso - ha proseguito Lewis - l'Europa diventerà una parte dell'occidente arabo, una parte del Maghreb e non potrà competere con Stati Uniti, Cina, India e, eventualmente, con la Russia sulla scena geopolitica dei prossimi decenni".
Dati e parole sicuramente nate da una "conoscenza dell'argomento". La cosa che però non convince troppo è il fatto che l'autorevole professore parli di Islam ed Europa in questo modo e soprattutto in questo momento. Sicuramente la questione immigrazione nel Vecchio continente, per non parlare della diminuzione drastica delle nascite nei Paesi Ue, sono problemi da affrontare al più presto, però... c'è sempre un però. Non sembra che il signor Lewis sia veramente interessato al problema demografico europeo quanto invece a proseguire, dietro la "facciata accademica", la caccia alle streghe scatenata da Washington contro l'intero mondo islamico.
L'analisi del signor Lewis infatti sembra tanto un tentativo di istigare gli europei contro il mondo islamico; un tentativo per convincere il mondo benpensante europeo che la "guerra", ovvero l'aggressione in Iraq e nel resto dei paesi islamici è e sarà necessaria. Concludendo la sua "analisi" il professore della Princeton University ha sentito "l'irrefrenabile necessità" (viste le sue origini ebraiche) di parlare di Palestina.
Parlando della crisi in seno all'Autorità nazionale palestinese, Lewis ha affermato di "augurarsi che l'era di Arafat si sia chiusa", ma ha ricordato che il leader dell'Anp ha un "forte istinto alla sopravvivenza e che sono in molti, soprattutto in Europa, a volerlo aiutare".
Una "velata critica" alla politica europea. Una delle tante che quotidianamente giungono da Tel Aviv all'indirizzo di Bruxelles. Anche in questo caso "l'accademismo" del signor Lewis sembra essere una pura copertura per un ben altro intento.
Lewis come i potenti del nostro pianeta dovrebbero capire che palesando i propri intenti si fa più bella figura! |
A CATANIA GIUNTA CENTRODESTRA PATROCINA INIZIATIVA GAY |
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Scritto da Noreporter
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Sabato 31 Luglio 2004 01:00 |
AL VIA PRIMO GAY MEDITERRANEAN EXPO. SE NON CI SONO SOLDI DI MEZZO, ALLORA AN APPOGGIA. ''Andare oltre, anche per evitare di consegnare fette di societa' aprioristicamente alla sinistra''. Cosi' l' assessore comunale alla Cultura, il parlamentare nazionale di An Nino Strano, spiega perche' Catania ''e' la prima citta' con un' amministrazione di centro destra a patrocinare una manifestazione di omosessuali''.
Lo fa alla presentazione del primo Gay Mediterranean Expo, che si terra' a Catania da domani al 12 agosto, al quale parteciperanno anche rappresentanze Usa e israeliana. Ci saranno incontri culturali, musica e spettacoli. Ma ''con grande riservatezza e senza esibizioni''.
''Alleanza nazionale - sostiene Strano - deve parlare con fette di societa' con le quali magari non condivide alcuni valori, come con i radicali per la droga e gli omosessuali sui temi della famiglia. Possiamo stare con gente che la pensa diversamente da noi ma che aspetta con ansia che dal centro destra nascano messaggi di grande solidarieta'''.
Secondo Strano ''Alleanza nazionale non deve andare contro ma oltre, come diceva Tatarella molti anni fa e come continua a dire Ignazio La Russa''. ''Noi dobbiamo aggregare - aggiunge - persone per bene, diverse ma che sappiano rispettare le regole''.
L'iniziativa e' patrocinata dal Comune di Catania, ma, sottolinea l' assessore 'a costo zero'. ''Abbiamo deciso di patrocinarla - osserva - perche' e' un'iniziativa priva di ostentazione, senza fenomeni da baraccone come i Gay Pride. Ci sono delle persone serie che hanno chiesto il nostro appoggio senza domandarci soldi''. Secondo il parlamentare di An ''la manifestazione non creera' problemi'' e ''non ci saranno scandali'' |
Scritto da Ansa
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Venerdì 30 Luglio 2004 01:00 |
Gli inglesi sono proprio alla frutta ... scatta il coprifuoco per i minori di 16 anni: non potranno più passeggiare nel centro storico.
Scritto da l'Adige
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Venerdì 30 Luglio 2004 01:00 |
Il Tribunale di Trento, pur riconoscendone la colpevolezza, ha disposto la scarcerazione dei 6 anarchici arrestati giorni fa. Cosa rimane? Blocchi stradali, sabotaggi ferroviari, manifestazioni non autorizzate e centro storico completamente deturpato, in sette giorni di proteste. Oltre, naturalmente, le minacce agli aggrediti ... di cui i giornali locali, in perfetto stile anni '70, pubblicano nome e cognome.  Sono liberi. Il tribunale del riesame ha accolto il ricorso dei sei anarchici arrestati con l´accusa di aver aggredito alcuni skin heads due anni fa in piazzale San Severino. I giudici Collino, Giuliani e Fermanelli hanno valutato che vi siano gravi indizi nei confronti di Marco Beaco, Mattia Dossi, Luigi Keller, Lorenzo Jorg, Massimo Passamani e Stefano Tiberi, ma, allo stesso tempo hanno considerato che non vi siano esigenze cautelari. Per questo hanno ordinato la scarcerazione dei sei anarchici. In sostanza il tribunale del riesame ha dato un colpo al cerchio e uno alla botte. Le prime quattro delle sei pagine della motivazione dell´ordinanza sono dedicate a spiegare perché vi siano gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati. Poi, però, il ragionamento viene vanificato nelle ultime due pagine che escludono con poche righe sia il pericolo di reiterazione del reato che quello di inquinamento delle prove. Per sostenere la sussistenza del primo rischio il pubblico ministero Paolo Storari aveva addirittura depositato un album fotografico con immagini di tutto l´armamentario sequestrato in alcune abitazioni dei sei arrestati e in altri alloggi a loro disposizione. Tra gli oggetti sequestrati c´erano uno sfollagente telescopico in metallo, due catene d´acciaio lunghe 70 centimetri con impugnatura, un assortimento di bastoni e mazze da baseball, centinaia di biglie in metallo, vetro e ceramica con tanto di fionda pronta per lanciarle, caschi e protezioni da skateboard simili a quelli che vengono usati nelle manifestazioni dagli anarchici. Secondo il tribunale del riesame, però, il ritrovamento di questo arsenale non dimostra la pericolosità degli arrestati: «Anche gli esiti delle perquisizioni e la dovizia di oggetti astrattamente contundenti ritrovati non appaiono riferibili solo ad alcuni indagati in particolare, posto che le abitazioni presso le quali sono state ritrovati mazze, petardi, fionde e molto altro, unitamente a un manuale di istruzioni su come usare questi oggetti sono indicate dalla stessa polizia giudiziaria come nella disponibilità collettiva ed indifferenziata del gruppo di anarchici». Insomma non c´è la prova, secondo i giudici, che quegli oggetti fossero proprio dei sei arrestati e per questo non ci sarebbero elementi che potrebbero far pensare a un futuro utilizzo da parte loro di quelle armi improprie, anche in considerazione del fatto che Dossi e Keller sono incensurati, mentre gli altri quattro hanno precedenti non specifici. Per quanto riguarda l´aggressione al consigliere comunale di Rovereto Papolla i giudici hanno osservato che non risulta agli atti nessun documento sul procedimento. I giudici non deducono la pericolosità sociale dei sei arrestati neanche dalle frasi intercettate dalle cimici nascoste nelle loro celle. Il pubblico ministero Storari aveva depositato in particolare un passaggio piuttosto inquietante in cui in una conversazione tra Keller e Tiberi si dice: «Si sa chi sono i fasci. Alcune persone devono anche cominciare a guardarsi intorno mentre camminano». Secondo il tribunale del riesame si «tratta di minacce generiche». I giudici osservano anche che «Circa tale intercettazione ambientale non si può trascurare peraltro la circostanza espressamente indicata nella trascrizione che il dialogo è molto disturbato, sicché non è possibile ricostruire con sufficiente coerenza e completezza il suo contenuto». I giudici osservano anche «che il tempo trascorso dai fatti appare come una circostanza favorevole agli indagati che, pur continuando a far parte dello stesso gruppo, non hanno commesso reati della stessa specie di quello per il quale è stata applicata la misura».
da: "l'Adige" - 29 luglio 2004 |
America: terra promessa ma non promossa |
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Scritto da France Presse
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Venerdì 30 Luglio 2004 01:00 |
I liceali americani sono i più ignoranti del pianeta. Nell’onda lunga dell’11 settembre si vorrebbe insegnar loro la storia, la geografia e le lingue. Ma così si rischia che aprano gli occhi. Sondaggio ufficiale nei licei americani. Il 40 per cento degli interpellati non sa quale oceano separi l’America dall’Asia. L’ottanta per cento non sa bene cosa sia l’India né chi sia stato Mao Tse Tung.
Dopo l’11 settembre si è iniziato a cercare di far conoscere qualcosa del mondo agli allievi americani e si sono introdotte nozioni di cinese, russo, giapponese e italiano, ricominciando a preoccuparsi un minimo della storia. Si è iniziato anche a prendere in considerazione d’introdurre nozioni di geografia mondiale nei programmi pedagogici.
Il Financial Times ha così commentato le grandi manovre: “la conoscenza del mondo non è più in lusso, è una necessità !” C’è il rovescio della medaglia: se gli americani si metteranno a leggere e ad imparare non sarà più possibile far credere loro che sono i migliori visto e considerato che sono perdenti in qualsiasi confronto.
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Scritto da Agi
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Giovedì 29 Luglio 2004 01:00 |
Strade statali presto a pagamento. Nei libri delle elementari si definisce il medioevo come un'era arretrata durante la quale si era costretti a pagare il pedaggio sulle strade. Dopo la felice parentesi degli anni Trenta - autostrade gratuite e sistema sociale - rieccoci nell'epoca oscura.
Lunardi: l'ipotesi contenuta nel Dpef di far pagare un pedaggio sulle strade statali "e' un giusto prezzo per avere servizi di livello". . - L'idea di introdurre un pedaggio su oltre 4.000 chilometri di strade statali, inserita nel programma per le infrastrutture strategiche allegato al Dpef "e' un giusto prezzo per avere servizi di livello". Lo afferma il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Pietro Lunardi, interpellato in merito a margine di una conferenza stampa. "Non sara' l'unico modo perche' abbiamo bisogno di tante e tante risorse - spiega Lunardi - pero' il fatto di pedaggiare 4.500 chilometri di strade ci dovra' aiutare". Secondo il ministro "i cittadini, se hanno un buon servizio, reagiranno sicuramente bene". In merito alle resistenze, da sempre incontrate per questo progetto, il ministro rileva come esse siano "un po incomprensibili, soprattutto nel sud dove nessuno era abituato a pagare il pedaggio. Il fatto si riduce sempre al solito: una delle forme per cui il sud e' stato sempre discriminato e' anche perche' non si pagavano pedaggi per le autostrade. Io credo che il sud debba comportarsi come il nord, anzi meglio del nord, e adeguarsi a quelle che sono le regole del paese. Se il sud avra' dei buoni servizi, e' giusto che paghi il pedaggio".
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