Scritto da Eurostat
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Domenica 03 Ottobre 2004 01:00 |
I telefonini e gli italiani: è vero amore. Siamo largamente in testa della classifica mondiale in questo genere voluttuario. Perchè adoriamo chiacchierare oppure perchè impera il controllo onnipresente delle mamme italiote ?  L'Italia detiene il primato europeo per il numero di possessori di telefonini. Secondo uno studio pubblicato da Eurostat, l'organismo europeo che sviluppa le statistiche per i Paesi dell'Unione Europea, nell'Yearbook 2004, l'Italia è il paese europeo in cui la crescita della telefonia cellulare ha registrato il maggiore incremento toccando il 91%.Nella graduatoria delle nazioni in cui è predominante la presenza della telefonia mobile, segue la Svezia l'89%, la Finlandia con l'87% ed il Lussemburgo con l'86%. Chiude la classifica, in ultima posizione, la Polonia con una percentuale di 36 possessori di cellulari su 100 abitanti, preceduta dalla Lituania con il 38% e dalla Slovacchia con il 58%. Tra le altre nazioni più grandi o geograficamente vicine al nostro Paese, troviamo il Regno Unito (85%), la Spagna (83%), Germania (72%) Francia con il 63%. La media delle tariffe più care è stata rilevata nella Repubblica Ceca ed in Ungheria (1,25 euro al minuto) seguite da Italia, Germania e Polonia con 1,22 euro al minuto. A Cipro, in Estonia e in Slovenia spettano gli onori delle tariffe più basse individuate rispettivamente a 0,17 euro, 0,25 e 0,28 euro al minuto. Interessante anche il dato generale di tutta l'Unione Europea in cui si rileva, dal 1998 al 2002, una netta crescita della telefonia mobile, con il passaggio da 24 a 78 cellulari ogni cento abitanti.
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Le donne sono più intrigate dal sesso |
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Scritto da Ansa
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Domenica 03 Ottobre 2004 01:00 |
L'inutile chiacchierio di un popolo di spettatori è stato messo in cifre da Riza Psicosomatica.
Esibizioni orali e vocalizzi futili e fugaci, così passa la giornata dell'italiano medio.
Le donne parlano di sesso il doppio degli uomini, cui resta la consolazione di parlare di calcio. Ammesso che questo esista ancora.  ROMA - Tante chiacchiere e poco dialogo. Gli italiani parlano e parlano, ma comunicano poco. Ogni giorno dedicano 52 minuti delle loro chiacchiere al calcio, 37 minuti al lavoro, 20 minuti al sesso, solo 2 minuti alla politica e appena 30 secondi ai libri. A compilare la mappa degli argomenti prediletti, delle chiacchiere ma anche dei tabu' degli italiani e' il mensile Riza Psicosomatica che con il suo pool di psicologi e psicoterapeuti ha studiato l'attitudine alla comunicazione di circa 1000 italiani, maschi e femmine di eta' compresa tra i 25 e i 60 anni. E le sorprese non sono mancate. Gli argomenti di cui si parla piu' spesso? Gli uomini, neanche a dirlo, parlano di calcio e sport in genere (74%), di lavoro (68%), di sesso (47%), di auto e motori (38%), di tv (34%), di diavolerie tecnologiche come computer e telefonini di ultima generazione (32%). Le donne parlano innanzitutto di shopping (77%), poi, anche loro, di lavoro (69%), di sesso (56%, piu' degli uomini), di gossip (49%) e di programmi e personaggi della tv (44%).Nella classifica del tempo dedicato a ciascun argomento, gli uomini parlano in media di calcio per 52 minuti, mentre le donne parlano di shopping che fanno o che vorrebbero fare per 50 minuti. Il resto e' una media unisex: 37 minuti della proprie chiacchiere quotidiane sono dedicate al lavoro (si sono considerate unicamente le ore extra-ufficio); per 35 minuti si fa un po' di pettegolezzo; per 32 minuti si discute animatamente di tv, di personaggi che piacciono e di vip piu' o meno insopportabili; a sorpresa, solo 20 minuti delle nostre conversazioni quotidiane sono dedicate al sesso, mentre per 18 minuti si parla di soldi. Argomento poco frequentato e' l'amore, se ne parla per circa 11 minuti al giorno, piu' della tavola e dei piaceri e doveri del cibo (10 minuti), degli argomenti di attualita' (6 minuti) e di politica e fatti internazionali (appena 2 minuti). Infine, un minuto delle proprie conversazioni quotidiane viene dedicato all'ultimo film visto al cinema e appena 30 secondi all'ultimo libro letto.Insomma, la comunicazione oggi sembra essersi trasformata in un incessante flusso di chiacchiere, che nulla hanno a che fare con il vero dialogo. Anzi, spesso parlare risulta davvero difficile. Sei italiani su dieci (63%) non riescono a comunicare con i figli, ma neanche con i colleghi d'ufficio con i quali si lavora gomito a gomito da anni (57%), mentre uno su due (46%) non riesce ad aprirsi nemmeno con i genitori. E con il partner? Molti si sforzano, ma per il 37% l'amore e la convivenza non bastano a sciogliere la lingua.Ci sono poi tutti gli argomenti difficili da affrontare. Il dolore e la malattia (61%), la morte (60%), temi culturali in genere (51%), i sogni e le aspirazioni (43%), l'amore e l'innamoramento (37%). In ogni caso, dei cosiddetti argomenti importanti, si preferisce parlare con gli amici (64%) piu' ancora che col partner (54%), coi nonni (46%) piu' ancora che con i genitori (32%), un dato che riguarda soprattutto i giovani. Solo il 17% degli italiani ricorre al sacerdote e il 24% a conoscenti. |
Scritto da ansa
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Sabato 02 Ottobre 2004 01:00 |
Un'interessante mostra bilaterale sull'arte italiana e russa con alcuni celebri capolavori. Si terrà prima a Roma e poi a Mosca  ROMA, 2 OTT - La mostra 'Da Giotto a Malevic' alle Scuderie Papali al Quirinale e' veramente, come recita il sottotitolo, una 'reciproca meraviglia'. Otto secoli di arte italiana e russa a confronto attraverso un percorso espositivo costituito solo da opere capitali (il cui valore assicurativo tocca i 750 milioni di euro), in tutto 190, alcuni capolavori celebri, altri una vera scoperta sia per chi vedra' la rassegna a Roma (da oggi fino al 9 gennaio) e poi al Museo Puskin di Mosca in primavera.
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Ti travolgo, ti uccido, ti abbandono |
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Scritto da Agi
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Sabato 02 Ottobre 2004 01:00 |
Questa la logica sempre più imperante sulle strade italiane. Il disprezzo di sé e degli altri conduce anche a questo.  Brescia: I Carabinieri di Chiari stanno cercando attivamente il pirata della strada che nella notte a Erbusco ha prima investito un pedone, e successivamente un motorino, causando la morte del conducente, un marocchino di 27 anni, operaio, residente a Rovato. Secondo le testimonianze raccolte si tratterebbe di una Golf di colore scuro. Il duplice investimento si e' verificato lungo la strada che dalla Rotonda Bonomelli a Rovato porta a Erbusco, nel tratto rettilineo a poche decine di metri dal campo sportivo. Il 36enne investito mentre camminava a lato della strada e' stato ricoverato all'ospedale di Chiari per un trauma ad un arto. Il 27enne marocchino e' invece morto sull'ambulanza durante il trasporto in ospedale. |
Scritto da Agi
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Sabato 02 Ottobre 2004 01:00 |
Il governo pacifinto di Zapatero approva il matri(?)monio gay.  Il governo socialista di Jose' Luis Rodriguez Zapatero ha dato il via libera al disegno di legge con cui si rendono legali i matrimoni gay. Lo ha annunciato la portavoce dell'esecutivo, Maria Teresa Fernandez de la Vega.Gli articoli garantiscono alle coppie gay gli stessi diritti dei coniugi eterosessuali compreso il divorzio, gli alimenti, il mantenimento dei figli, l'eredita', la cittadinanza e l'adozione, ma solo di bambini spagnoli. La normativa dovrebbe entrare in vigore il prossimo anno, dopo il via libera del parlamento. La Spagna sara' il terzo paese dell'Unione europea a legalizzare i matrimoni gay, dopo Olanda e Belgio. |
Scritto da AP
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Sabato 02 Ottobre 2004 01:00 |
Gli americani vogliono la pelle degli ostaggi francesi. Al punto di bombardare il convoglio che li conduce verso la libertà.  Il deputato francese Didier Julia, impegnato nei negoziati paralleli per la liberazione degli ostaggi in Iraq ha annunciato che un convoglio che trasportava Christian Chesnot e Georges Malbrunot in Siria è stato bersaglio dei tiri americani che ne hanno impedito la liberazione. Durante una conferenza stampa a Damasco il deputato ha aggiunto che i due ostaggi sono usciti indenni dall'attacco ma che sei accompagnatori del convoglio sono stati uccisi. Julia ha poi riferito che gli americani avevano installato dei blocchi supplementari sulla rotta che conduce a Damasco. |
Scritto da Ansa
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Venerdì 01 Ottobre 2004 01:00 |
Si possono uccidere come mosche senza incorrere nelle sanzioni internazionali. Si possono sterminare a piacimento. Sono i palestinesi. GAZA - Un centinaio di carri armati israeliani sono entrati in nottata nel nord nella Striscia di Gaza dopo il via libera del premier Ariel Sharon ad una escalation delle operazioni contro la guerriglia palestinese. Fonti dei servizi di sicurezza palestinesi hanno reso noto che 35 carri sono stati visti fare il loro ingresso nel territorio al valico di Beit Hanun e che altri 30 si stavano dirigendo verso lalocalita' di Beit Lahiya. Una ulteriore formazione di 30 carri stava inoltre procedendo verso Jabaliya, dove sorge il campo profughi in cui ieri vi sono state decine di vittime palestinesi. Giovedi l'Intifada
ha conosciuto una delle sue giornate piu' sanguinose, con la morte di almeno 32 palestinesi
e di tre israeliani, due soldati e una donna che viveva in un insediamento ebraico.
PROSEGUONO COMBATTIMENTI A JABALYA: ANCORA MORTI
Proseguono inoltre per il terzo giorno i combattimenti nel campo profughi palestinese di
Jabalya (sempre nella Striscia di Gaza). Fonti locali affermano he due palestinesi sono stati uccisi stamane dalla esplosione di un obice israeliano. Nei combattimenti divampati ieri a Gaza sono morti complessivamente 31 palestinesi. Oltre cento i feriti. Fonti militari israeliane hanno precisato che l'esplosione a Jabalya e' stata provocata da un razzo sparato da un elicottero contro una cellula palestinese che si accingeva a sparare un razzo Qassam. Fonti locali hanno aggiunto che quella esplosione, verificatasi accanto a una moschea, ha
provocato la morte di due persone.
Fonti palestinesi aggiungono che ieri migliaia di persone hanno abbandonato a precipizio Jabalya per cercare di raggiungere altre zone di Gaza e mettersi al riparo dai combattimenti. Ma non hanno potuto allontanarsi di molto perche' da ieri la striscia di Gaza e' suddivisa dall'esercito israeliano in tre segmenti, per rendere piu' difficile lo
spostamento alle cellule dei gruppi armati della intifada. Malgrado queste limitazioni,
aggiungono le fonti, centinaia di miliziani armati (in prevalenza di Hamas) hanno raggiunto
Jabalya per organizzare la resistenza alla avanzata israeliana. La maggior parte della
popolazione di Jabalya (100 mila persone, stipate in una zona molto ristretta) e' tuttavia
rimasta nel campo profughi. Nelle previsione di una situazione prolungata di emergenza, gli abitanti hanno accaparato viveri e oggi la maggior parte dei negozi suno vuoti. Denominata 'Giornate di Penitenza', la operazione israeliana intende impedire ai gruppi armati palestinesi di bersagliare con i loro razzi la vicina cittadina israeliana di Sderot.
IERI OLTRE 20 PALESTINESI UCCISI A GAZA
Nella nuova impennata di violenza nella Striscia di Gaza sono stati uccisi ieri tre israeliani e una ventina di palestinesi in duri scontri a fuoco. L'offensiva iniziata martedi' sera dell'esercito di Gerusalemme contro i miliziani responsabili del lancio di razzi Qassam contro i centri abitati dello stato ebraico lungo la linea di confine si e' intensificata la notte scorsa, dopo che mercoledi' sera un razzo ha ucciso a Sderot due bambini israeliani.
Poco prima dell'alba di ieri due miliziani di Hamas e un soldato israeliano sono morti in scontri a fuoco vicino a Beit Hanoun, nel nord della Striscia, quando gli integralisti islamici hanno attaccato una postazione militare. Altri due soldati sono stati feriti, uno dei quali in maniera grave. Le brigate Ezzedin al Qassam, l'ala militare di Hamas, hanno rivendicato l'attacco. Altri due israeliani, fra cui una donna che stava facendo jogging, e sembra un soldato, sono stati uccisi vicino alla colonia di Alei Sinai da un commando di miliziani palestinesi. Uno degli attaccanti e' stato a sua volta colpito mortalmente dai militari. Anche questo attacco e' stato rivendicato da Hamas.
Altri sette palestinesi, fra cui almeno due miliziani delle Brigate dei martiri di al Aqsa (vicine al movimento Al Fatah del rpesidente palestinese Yasser Arafat) e della Jihad Islamica sono morti durante combattime |
Scritto da ansa
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Venerdì 01 Ottobre 2004 01:00 |
Mentre curano il loro Ego individualista lasciano i figli a distrarsi davanti ad una tv sempre più spazzatura. Non sorprende che la crescita e l'identità dei bambini italiani è a rischio.
Il futuro è sempre più compromesso NAPOLI, 1 ott- Bambini e adolescenti sempre piu' fragili e a rischio di identita' e di crescita per colpa dei media 'martellanti'. E la famiglia spicca per la sua assenza. Occorre invertire la rotta e i pediatri lanciano l'allarme nel corso del 60 congresso della Societa' italiana di pediatria. 'La pervasivita' dei mass media - sostiene il dott Rubino - mette a rischio l'identita' e puo' avere conseguenze sullo sviluppo intellettivo e psicologico del bambino e dell'adolescente'.
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Scritto da rainews24.it
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Giovedì 30 Settembre 2004 01:00 |
Presto in Spagna le coppie omosessuali saranno parificate a quelle eterosessuali, matrimonio e adozione compresi. Si porrà rimedio artificialmente a quello che da sempre sta nella natura delle cose.
Addio "marito e moglie" e "papà e mamma", sarà: "marito e marito" e "mamma e mamma".
Sia chiaro: la natura imporrà pur sempre che nei ruoli genitoriali e affettivi, le coppie dovranno per forza stabilire preventivamente chi fa l'uomo e chi la donna  Il diritto di adozione per le coppie omosessuali sarà parte del avan progetto di legge sul matrimonio omosessuale che verrà adottato venerdì dal governo socialista spagnolo.La misura segue altri progetti di legge sull'insegnamento della religione nella scuola e sui rapporti con la Chiesa cattolica, già criticati dalla Conferenza episcopale spagnola.
Lo anticipa oggi El Pais che precisa: la legge garantirà gli stessi diritti giuridici e sociali delle coppie eterosessuali, alle coppie omosessuali sposate, in termini di eredità, divorzio, percezione della pensione, accesso alla nazionalità e adozione.
Il governo intende autorizzare l'adozione da parte delle coppie omosessuali unicamente di bambini spagnoli, per evitare conflitti con la legge degli altri Paesi.
Questo avan-progetto presuppone la modifica di 14 articoli del Codice civile spagnolo allo scopo di "promuovere l'uguaglianza e la liberta' ideologica". Dovrebbe entrare in vigore all'inizio del 2005. |
La televisione italiana? Sempre più “gaia”… |
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Scritto da Paola Liberace
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Giovedì 30 Settembre 2004 01:00 |
La prossima stagione televisiva si preannuncia all’insegna del gay-pride con la programmazione di tutta una serie di telefilm a tematica omosessuale. Telefilm, sia detto di sfuggita, che lungi dall’abbandonare stereotipi e cliché ne creano di nuovi, come quello del gay “alla newyorkese”, elegante ed intellettuale. Da Platinette a Dolce e Gabbana, insomma.
Da www.ideazione.com
Il fenomeno più significativo della prossima stagione televisiva nel Bel Paese non saranno le Isole dei Famosi, né le Elise di Rivombrose, né gli esperimenti di riciclo degli ex-Grandi Fratelli mimetizzati tra gli altri quasi-vip. Si tratterà invece di un fenomeno meno clamoroso, più silenzioso, ma proprio per questo pronto a fare più rumore. La TV dell’autunno 2004 ha aperto le porte all’invasione del popolo gay, dopo le svariate perplessità degli anni passati che in qualche caso avevano persino condotto alla cancellazione di programmi in tutto o in parte incentrati sulla tematica omosessuale. Colpa dei modelli “machistici” dei nostri palinsesti? Oppure di forze omofobe che avrebbero sbarrato la strada alle trasmissioni in questione? Di certo, il pubblico stesso - e le associazioni che lo rappresentano - non era ancora pronto ad accogliere quelli che, in altre parti del mondo, erano già diventati a pieno titolo soggetti e destinatari effettivi delle trasmissioni televisive.
La presenza dei gay nella televisione italiana si è così, per molto tempo, limitata alla storica emittente satellitare Gay TV, che tra l’altro ha importato per prima in Italia il noto serial inglese “Queer as folk” (realistico ed emozionante, era partito su una rete generalista come Channel 4, per evolversi poi, nella versione americana e canadese, con una particolare attenzione al problema dei diritti civili). Oltre Gay TV, il diluvio: eccezion fatta per alcuni “camei”, come la comparsa di un commesso omosessuale nella fiction “Commesse”, la presenza fissa di Platinette nei salotti di Costanzo, o gli accesi dibattiti sulle inclinazioni sessuali dei protagonisti del Grande Fratello, o ancora la trasmissione di Amanda Lear, “Cocktail d’amore”, che, ripercorrendo la TV degli anni ’80, non poteva non rendere esplicita l’impronta inconfondibile di autori, interpreti e cantanti gay nella sfavillante esperienza musicale di quei tempi. Anche per quest’anno, la tematica omosessuale sarà presente in forme più o meno velate nella programmazione: a condurre “Cronache marziane”, il talk-show di Italia 1 già annunciato per lo scorso maggio, non sarà Platinette, come sembrava inizialmente, ma una ex-Iena, Fabio Canino, che proprio da Gay TV proviene, e che ha già dichiarato di voler affrontare argomenti omosex.
Ma la programmazione si arricchisce ora anche di trasmissioni esplicitamente incentrate sul mondo gay, per lo più importate dal ricchissimo mercato britannico e statunitense (dove da tempo non costituiscono più una novità). Da un lato, si tratta di trasmissioni-documento, realistiche - anche quando sono serial o fiction -, che raccontano la realtà omosessuale nelle storie di ogni giorno; dall’altro, ecco format e spettacoli che mettono di fronte, in una insolita collaborazione, gli eterosessuali e i gay. Accade così che una rete satellitare generalista, Canal Jimmy, accolga a braccia aperte telefilm omo-oriented: come “The L Word
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