Trent’anni fa Tejero
23 febbraio 1981, Madrid: le Cortes vengonono occupate dal colonnello della Guardia Civil, Tejero, che sta cercando di dare una sterzata alla Spagna sempre più inghiottita dal fatale buco nero definito democrazia.
“Todos al suelo!” griderà sparando in aria due colpi di pistola. Ma il golpe, cui è stato spinto da alte sfere doppio-gochiste, non servirà, come s’illude Tejero, a mantenere libera e autonoma la Spagna, sarà invece un aceleratore programmato verso il disastro.
Tradito dalle istituzioni e dalle autorità cui aveva obbedito, Tejero preferirà risparmiare al Paese (di Nazione non è più il caso di parlare) un bagno di sangue in cui, oltre ai parlamentari sarebbero coinvolti i suoi uomini innocenti.