giovedì 18 Luglio 2024

All’opposizione per servire il governo

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I comunisti li fabbricano così dalla nascita o sono colpevolmente consapevoli di quello che dicono e fanno?

 

“Monti e Napolitano insistono con la parata del 2 giugno per dimostrare la sopravvivenza della Repubblica. Ma l’Italia non ha più alcuna sovranità. Siamo vittime dei poteri forti che stanno a Bruxelles e a Berlino”. Marco Rizzo, segretario di CSP-Partito Comunista, sceglie Affaritaliani.it per lanciare la proposta: “Alleiamoci con Grecia, Portogallo e Spagna. Saremmo 150 milioni di persone. E allora perché non fare una unione di questi Paesi?”. E sulla sorte di Atene afferma: “Il Pil greco è un punto e mezzo rispetto a quello comunitario. Bastava una colletta per salvarla. La Grecia è stata usata come grimaldello per scardinare tutte le economie del sud dell’Europa. Italia compresa”.

In molti si sono scagliati contro la manifestazione del 2 giugno dicendo che in un periodo del genere è uno spreco di risorse. Lei l’abolirebbe?
“E’ non solo giusto non fare la parata e rivolgere gli aiuti ai terremotati, ma bisogna capire perché c’è questa ostinazione a fare sfilare le forze armate”.

 In che senso?
“Monti e Napolitano vogliono la parata per dimostrare la presenza della nostra Repubblica, la sussistenza delle Istituzioni. Ma l’Italia non ha più alcuna sovranità popolare e nazionale. Non c’è più la sovranità degli italiani sulle istituzioni e la nostra economia non è più nelle nostre mani. Con un voto dei due terzi del Parlamento si è introdotto in Costituzione, senza possibilità di referendum, il pareggio di bilancio. Questo impedisce a qualunque governo futuro di avere una politica economica indipendente, poiché bloccata dai parametri di Bruxelles e dal grande capitale europeo”.

 Chi sono questi poteri forti di cui tutti parlano?
“Sono i capitali, non l’industria. Ad esempio la Fiat è delle banche, non di un soggetto fisico. Banche tedesche, francesi e olandesi e un gruppo di potere che si potrebbe definire ‘neo-carolingio’. Basta vedere quello che sta accadendo in Grecia”.

 In che senso?
“Atene è sicuramente in crisi, ma il suo Pil è un punto e mezzo rispetto a quello comunitario. Bastava una colletta per salvarla. La Grecia è stata usata come grimaldello per scardinare tutte le economie del sud dell’Europa. Italia compresa. I poteri forti vogliono piegare i PIGS (maiali in ingelse; si intende Portogallo, Italia, Grecia e Spagna, ndr), distruggendo la capacità di opposizione dei lavoratori. La classe operaia è stata massacrata, specialmente il lavoro autonomo, mentre assistiamo ad una proletarizzazione della classe media.”

 Come se ne esce?
“I margini del riformismo sono scomparsi. Come si fa a fare la crescita con i vincoli di bilancio che abbiamo, con il Fiscal Compact, con i prestiti. Il nostro Paese così non si risolleverà mai più. Tra dieci anni il livello di vita sarà ridotto della metà, e per le classi lavoratrici sarà una catastrofe”.

 Quindi?
“Quindi deve cambiare la funzione della sinistra e dei comunisti. Ora l’avversario è la Germania e una certa concezione dell’Europa. Siamo in totale assenso con il partito comunista greco che vuole uscire dall’Ue rimandando la questione dell’euro e pensare ad una riscoperta della sovranità popolare. Nelle nostre condizione ci sta la Grecia, il Portogallo, la Spagna. Sono 150 milioni di persone . E allora perché non unirci in una unione di questi Paesi presi di mira dalla speculazione e contro il capitalismo”.

Ci fosse mai uno straccio di volta in cui i comunisti non si schierano in prima fila con il padrone americano!

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