venerdì 19 Luglio 2024

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Tre morti in due giorni. L’elenco degli incidenti mortali continua ad allungarsi. Sono 62 solo nel mese di giugno (310 se si cominciano a contare da gennaio 2012. Guarda la cartina dell’Osservatorio sulle morti per infortuni sul lavoro di Bologna). Una mattanza che miete vittime in ogni settore, con le punte massime in agricoltura ed edilizia.
TRONCO – Lavorava in un’azienda agricola l’uomo di 68 anni che ad Arcola, in provincia della Spezia, è deceduto dopo essere stato colpito alla testa da un tronco d’albero mentre tagliava della legna. Nell’impatto con il tronco l’uomo aveva riportato un grave trauma cranico facciale. le sue condizioni erano apparse subito critiche, tanto da richiedere l’intervento dell’elicottero per il trasporto in ospedale. Ma a nulla sono serviti i tentativi dei sanitari di rianimarlo .
MANOVRA – In provincia di Lecco, ad Abbadia Lariana, due operai sono rimasti schiacciati da un macchinario mentre stavano lavorando in una ditta meccanica. Uno non ha avuto scampo. Ancora da ricostruire l’esatta dinamica. La vittima è un 46enne di Monza dipendente di un’impresa esterna. Un suo collega di 72 anni ha riportato solo lievi ferite. L’incidente è avvenuto attorno alle 9.00 nello stabilimento della Meccanica Muttoni di via San Martino. Secondo le prime indicazioni sembra che il l’operio ucciso sia arrivato alla Muttoni proprio per consegnare il macchinario che lo avrebbe poi schiacciato durante la sua sistemazione.
RACCOLTA RIFIUTI – Un altro incidente mortale è avvenuto lunedì a Santa Maria a Monte, nel Pisano. Gianfranco Mei, di 37 anni, operatore ecologico è morto travolto da un’auto mentre stava per cominciare la raccolta dei rifiuti porta a porta con un “asino spazzino”, servizio che dal 2009 si svolge in quel comune. L’uomo era al suo quinto giorno di impiego, grazie a una borsa con cui era stato inserito nella cooperativa che svolge la raccolta dei rifiuti per il Comune. Secondo una prima ricostruzione, poco dopo Gianfranco Mei, insieme a una collega e a due ‘asini spazzinì, Arturo e Nurbino, stava percorrendo a piedi e in fila indiana la strada quando, dopo una curva con scarsa visibilità, è arrivata una Fiat Punto. Per cause ancora in corso di accertamento, l’auto ha urtato la cassa per il trasporto dei rifiuti montata su uno degli asini, finendo poi per travolgere il 37enne. L’uomo ha sbattuto la testa sul parabrezza dell’auto: inutili i soccorsi poi prestati. È morto sul colpo.
MARCIA – Solo tre giorni 3000 persone si erano radunate ad Assisi per la prima Marcia nazionale per la sicurezza sul lavoro, organizzata dall’Anmil, associazione nazionale dei mutilati ed invalidi del lavoro. Obiettivo: ricordare a tutti che in Italia la sicurezza sul lavoro ha ancora i caratteri dell’emergenza, visti i numeri, ancora preoccupanti, di morti e feriti sui luoghi di lavoro.«La morte sul lavoro non è mai una fatalità», recitava uno dei cartelli esposti durante la marcia, mentre in un altro si ribadiva che «Il destino non c’entra. La sicurezza sul lavoro dipende da tutti noi».
 

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