Prima sentenza politica dell’era neopartigiana
Alberto Palladino, ‘Zippo’, dirigente del Blocco Studentesco e di Casa Pound nella zona contesissima di Montesacro-Talenti, dopo aver trascorso diversi mesi tra la cella e gli arresti domiciliari ha subito una condanna a due anni e otto mesi con la condizionale ed obbligo di soggiorno.
L’accusa era quella di avere aggredito e malmenato un gruppo di attivisti misto di centri sociali e pd.
Nessuna lesione grave e, soprattutto, nessuna certezza che la scaramuccia sia avvenuta proprio tra ragazzi del Blocco e attivisti rossorosa. Nessuna certezza nemmeno che ci fosse Palladino, cosa affermata dai suoi avversari che sostengono che avesse il volto coperto e poi se lo sarebbe scoperto apposta per dire: ‘mi riconoscete?’….
Nessuna inchiesta, ovviamente, sulle ripetute aggressioni (a ragazze!) e sugli attentati con bomba carta di cui il Blocco e i militanti CPI del quartiere furono oggetto continuativo da parte dei baldi democratici.
La sentenza di ieri assume quindi un sapore simbolico oltre che politico.
E’ la prima della nuova era di questo governo mondialista-partigiano pieno zeppo di sottosegretari ex dirigenti della Federazione Giovanile Comunista Italiana.
Il consigliere del pd, mischiatosi ai centri sociali, che ha capeggiato l’intera operazione tribunalizia si trova in quota al comunista D’Alema che coordina oggi i servizi segreti.
Il produttore e garante di questo governo Trilateral e’ il presidente Giorgio Napolitano, secolare dirigente comunista.
A volte ritornano: rieccoci al 1974 e come allora la strada a questo sovietismo all’italiana e’ stata aperta da stragi.
