giovedì 18 Luglio 2024

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Meno morti sul lavoro. Ma se molta meno gente ce lo ha un lavoro!

 

Nel 2011 i morti sul lavoro sono stati 920, il numero più basso mai registrato, in ulteriore calo del 5,4% rispetto ai 973 dell’anno precedente. Lo comunica l’Inail presentando il rapporto annuale. In calo anche il totale degli infortuni sul lavoro denunciati all’Istituto: 725 mila, in flessione del 6,6% rispetto ai 776 mila del 2010.

I CONTROLLI – Nel 2011 l’Inail ha controllato 21.201 aziende (il 63% aziende del terziario, il 32% dell’industria): 18.145 sono risultate irregolari (l’85,59%). «L’alta percentuale denota», ha affermato il presidente dell’Istituto, Massimo De Felice, nella Relazione di accompagnamento al Rapporto annuale, «l’efficienza dei sistemi di scelta, della procedura cosiddetta di business intelligence che individua gli insiemi da controllare. Sono stati regolarizzati 48.716 lavoratori (nel 2010 erano stati 56.751), di cui 41.207 irregolari e 7.509 ‘in nerò (4.426 nel terziario, 2.675 nell’industria)». I premi omessi accertati ammontano a quasi 57 milioni di euro, l’8,6% in più rispetto all’importo accertato nel 2010; i premi incassati a seguito dei verbali ispettivi ammontano a circa il 68% dell’importo accertato.

IL MONITO – La diminuzione del numero totale degli infortuni mortali sul lavoro, scesi nel 2011 a 920, «ha l’effettiva determinante nella componente in strada: non può perciò consentire inferenze troppo tranquillizzanti sul miglioramento della sicurezza degli ambienti di lavoro», aggiunge De Felice.

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