giovedì 18 Luglio 2024

Far tacere le voce libera di Damasco

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L’offensiva di Al Qaeda e dei salafiti sotto l’ala protettrice dell’occidente

L’altra mattina è esploso un ordigno nell’edificio dell’Ente Generale della Radio e la Televisione siriana a Damasco. La violenta esplosione, che ha interessato soprattutto il terzo piano dell’edificio, ha causato il ferimento di molte persone, ma fortunatamente nessuna vittima. Il Ministro dell’Informazione siriano ha affermato che si è trattato di un  disperato tentativo, da parte dei cospiratori, di far tacere la voce dell’informazione nazionale siriana, che rimane un lume garante di trasparenza nel trasmettere la verità dei fatti.
I due terroristi giordani, Muhammad Ibrahim e Abd al Rahman Al Tita, hanno rilasciato una confessione davanti ai microfoni della televisione siriana, ieri sera. I due hanno ammesso di essersi infiltrati in Siria dopo che un gruppo salafita jihadista giordano li aveva assoldati per commettere atti terroristici contro il popolo siriano, in coordinamento con membri di al Qaeda.
Le forze dell’ordine hanno inseguito a lungo membri di gruppi terroristi armati, supportati da denaro e armi dei Paesi del Golfo, della Turchia e dell’Occidente, in diversi quartieri della città di Aleppo, riuscendo ad ucciderne decine , e a catturarne molti altri, possessori di nazionalità arabe e straniere. 
A Damasco, le forze di sicurezza hanno sequestrato un covo dei terroristi mercenari  nel quartiere di Rukn ed-Din, in cui erano nascoste armi di vario tipo. Gli agenti si sono scontrati con i terroristi, riuscendo ad ucciderne alcuni e a catturarne altri, che si sono arresi, consegnando le armi in loro possesso.  
 
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