venerdì 19 Luglio 2024

Ma bomba o non bomba noi

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resteremo a Damasco

 

·   Stamattina due ordigni sono esplosi vicino alla sede dello Stato Maggiore della Difesa a Damasco. Il primo ha causato un incendio, che è divampato velocemente nell’area colpita. Il Ministero dell’Informazione ha ufficialmente smentito la notizia riportata da alcuni siti Internet e canali satellitari ostili, circa il fatto che il Ministro della Difesa o qualsivoglia comandante militare sia rimasto ferito nell’esplosione. Simili notizie attestano lo scacco di queste strumentalizzazioni mediatiche di cui si fanno portavoce i terroristi e i loro finanziatori. Il Ministro ha affermato che è molto probabile che uno dei due ordigni sia stato collocato dentro il muro di delimitazione dell’edificio, nella Piazza degli Omayyadi. 

·   Ieri, a Damasco, sono esplosi due ordigni esplosivi piazzati da un gruppo terroristico armato nell’edificio delle scuole “Abna’ al-shuhada’” (tr. I Figli dei Martiri), frequentata da bambini e ragazzi orfani di uno o entrambi i genitori, causando il ferimento di sette persone, oltre a danni materiali. 

·   A Idlib, le autorità competenti hanno sventato il tentativo di un gruppo terroristico armato di infiltrarsi dalla Turchia in Siria, in località Khurbet el Joz, nella periferia di Jisr Shoghour. Le autorità siriane si sono scontrate con i terroristi, riuscendo ad uccidere e a ferirne alcuni, mentre altri si sono dati alla fuga in Turchia.  

Ieri, 25 settembre, 218 persone, di nazionalità siriana e libanese, si sono spontaneamente consegnate alle autorità competenti siriane, che le hanno rilasciate dopo aver appurato che non si sono macchiate di omicidi e dopo che queste si sono seriamente impegnate davanti alle autorità a non impugnare più armi nè a commettere reati che possano pregiudicare la sicurezza futura della Siria.  Si fa presente che nei giorni scorsi si è proceduto a regolarizzare la posizione di centinaia di cittadini davanti alla legge, in numerose province siriane, e che si è sempre trattato di cittadini che spontaneamente si sono consegnati alle autorità competenti 

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