venerdì 19 Luglio 2024

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Anche per la patente dovrai essere gradito al grande fratello

Novità sul fronte delle patenti auto e moto: applicando un Decreto Legislativo del 18 aprile 2011, dal prossimo 19 gennaio 2013 entreranno in vigore nuove regole, che modificheranno sia aspetti più “organizzativi” che alcuni requisiti per il conseguimento di alcune categorie di patenti.
Partiamo dai primi: innanzitutto, tutte le future patenti saranno stampate a Roma e non più dalle singole Motorizzazioni e, inoltre, non presenteranno più l’indicazione della residenza dell’intestatario. In caso di cambio del proprio indirizzo, infatti, sarà necessario dare comunicazione solo al proprio Comune – o Municipio, per le grandi città. Attenzione poi ai dati sulla licenza di guida al momento dell’esame: nel caso siano presenti errori, il candidato non potrà sostenere la prova e dovrà attendere l’invio della patente “corretta”. Infine, la Prefettura avrà dieci giorni di tempo per valutare se una persona abbia i “requisiti morali” (ovvero non sia un delinquente abituale o sottoposto a misure che limitano la libertà personale) per ottenere la licenza di guida.
Per quanto riguarda, invece, le diverse categorie di patente, le novità sono tante e anche importanti: innanzitutto sparisce il Cigc (l’ex-patentino), sostituito con la tipologia AM. Per conseguirla bisognerà avere almeno 14 anni e si potranno guidare tutta una serie di veicoli (da due a quattro ruote e con velocità massima di 45 Km/h, compresi i classici ciclomotori da 50 cc), ma sempre senza passeggeri a bordo. Infine, non esisteranno più i corsi di preparazione effettuati dalle scuole, ma bisognerà rivolgersi alle classiche autoscuole o affrontare l’esame da privatista.
Per le altre categorie, le novità maggiori riguardano le categorie A2 e A3: nel primo caso si potranno guidare moto con massimo 35 KW (48 CV) di potenza, dieci in più di prima, e con un rapporto potenza/peso di 0,2 KW/Kg. I produttori potranno inoltre continuare a vendere moto “depotenziate”, ma solo se i modelli originari abbiano, al massimo, una potenza di 70 KW/95 CV. La categoria A3 (che permette di guidare due ruote senza limiti di potenza), ora si potrà conseguire (se sprovvisti di altre patenti moto o con la sola A1) solo a 24 anni e non più a 21. Per chi “ha fretta”, però, c’è pronta l’alternativa, anche se costerà di più: si potrà infatti conseguire la patente A2 (già a 18 anni, come prima) e poi, dopo due anni, rifare l’esame per passare alla A3.

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