venerdì 19 Luglio 2024

Il giorno della memoria

Più letti

Global clowns

Note dalla Provenza

Colored

alt
Nessuno ha dimenticato la solidarietà militante agli assassini di ragazzi e bambini

Gioiscono per la scomparsa di Franca Rame, offendendo la sua memoria con status e video che irridono l’attrice ed ex senatrice. Militanti di estrema destra, e persino esponenti parlamentari. Uniti in questi rigurgiti di odio postumo, dettato dalla posizione avuta dalla Rame nei confronti di Achille Lollo, responsabile del rogo in cui persero la vita i fratelli Mattei, a Primavalle. A Lollo, la Rame, esponente dell’organizzazione Soccorso Rosso militante, aveva inviato una lettera, nel 1973, garantendogli «l’appoggio dei compagni». Le frasi contenute in quella lettera vengono copia e incollate viralmente sui profili Facebook dei militanti di destra. La vicenda viene ricordata anche da Massimo Corsaro, deputato di Fratelli d’Italia che, poco dopo la diffusione della notizia della sua morte, scrive, su Twitter: “Franca Rame chi? Quella che difendeva l’assassino dei fratelli Mattei? Io di rame conosco solo il metallo”. Giuliano Castellino, della direzione nazionale della Destra, è più duro e su Facebook arriva a scrivere: “E’ morta Franca Rame. Dopo tre giornatacce migliora la giornata”. Frase “salutata” da 22 like e dal commento di una utente, che si rivolge a Castellino: “Ti stimo anche per questo”.
Un militante di Gioventù italiana (formazione giovanile della Destra), è ancora più duro: “Ha vissuto 84 anni, una vita ricca anche economicamente, di lei ricordo le parole di solidarietà agli assassini dei fratelli Mattei, di lei ricordo le dichiarazioni in cui diceva che erano stati i camerati a bruciare i fratelli Mattei per faide interne al MSI. Scusate se non provo il minimo dolore. Anzi, che sia morta non me ne frega assolutamente una sega! Franca Rame, una di meno”.
Andrea Antonini, vice presidente di CasaPound, sul suo profilo pubblica un video in cui viene mostrata la fusione del rame, accompagnato dalla scritta “ciao bella…”. E sono molti i commenti offensivi all’indirizzo dela moglie di Fo: “Che Dio la maledica”, “che bruci”, e così via.
Ovviamente il ruolo tenuto nella persecuzione dei giovani schierati dalla parte perdente, nel sostegno morale e organizzativo dei loro assassini, nella derisione e mistificazione delle vittime, sono fatti irrilevanti; chi non li ha dimenticati è chiaramente un insensibile, un essere di secondo piano; sono untermenschen della democrazia.

Ultime

Progressi nel disagio demografico

Sarà più facile avere figli

Potrebbe interessarti anche