sabato 20 Luglio 2024

Ancora discriminazione per il povero Mario

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L’Italia fa 0-0 contro la Repubblica Ceca in una partita valida per le qualificazioni ai Mondiali 2014. Brutta partita a Praga, opaca la prova degli azzurri. Pochi i tiri in porta pericolosi e tutti nella porta di un Buffon decisivo in almeno tre occasioni. I padroni di casa hanno anche colpito un palo esterno nel finale. Protagonista in negativo della serata è stato Mario Balotelli, espulso per doppia ammonizione nella ripresa, dopo un match ampiamente al di sotto delle sue possibilità. E’ un pareggio che tutto sommato sta bene all’Italia, che comanda il girone B con 4 punti di vantaggio sulla Bulgaria e a settembre può sfruttare due partite casalinghe consecutive per prenotare un posto ai mondiali brasiliani: il 6 settembre con la Bulgaria e il 10 con la Repubblica Ceca.

SUPER BUFFON, ROSSO PER BALO – L’Italia parte male, con Buffon che all’11’ salva tutto con un’uscita bassa su Jiracek. Poi gli azzurri si sistemano meglio e rischiano poco dietro. Però non pungono mai in attacco. El Shaarawy e Balotelli spesso sono soli in avanti e si trovano anche poco. Il risultato è un’alta percentuale di possesso palla Italia (60%) e un primo tempo noioso. Prandelli capisce che deve cambiare qualcosa per dare una scintilla all’Italia. E allora dentro Giovinco per El Shaarawy ad inizio ripresa. Ma è sempre Buffon il migliore in campo. Il numero uno della Juve salva ancora l’Italia al 61′: Kozak si ritrova libero in area (male la difesa italiana), il portiere ancora una volta in uscita bassa dice di no all’attaccante della Lazio. Gli azzurri giocano a ritmi bassissimi e peccano di precisione. Poi in quattro minuti Balotelli prende due gialli (il secondo forse esagerato): Italia in dieci al 71′. L’attaccante del Milan, poi, rientrando negli spogliatoi sfoga la sua rabbia con calci e pugni alle pareti del tunnel. Prandelli mette in campo Aquilani al posto di Pirlo. Non cambia molto. Anzi, all’83’ la Repubblica Ceca colpisce un palo esterno con Jiracek e al 92′ un tiro di Kolar sfiora il palo. E’ l’ultima emozione: finisce 0-0.

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