Oggi, perché no?
Data l’esistenza dell’art. 3 della insana e robusta costituzione, dovremmo iniziare anche noi ad avere voglia di eguaglianza, anzi, per essere precisi e non parlare a sproposito, di “pari trattamento”.
Non si capisce perché la minoranza omosessuale – pardon, diversamente maschia – debba essere penalmente tutelata, la minoranza nero-telliana idem, la minoranza femmina, quella trans, quella gialla, marrone, fucsia pure, e quella nazifascista no!
Non paghiamo, forse, le tasse? Non proviamo, forse, emozioni, patimenti, per l’esser detti fascisti di merda?
Dare del comunista di merda o del democristiano di merda non è reato, e quindi… E quindi non è la stessa cosa, cari guardiani dell’uguaglianza!
Cani e conigli sono tutelati e vestiti con cappottini griffati. Perché noi topi carogne, da sempre avvezze alla fogna, siamo da meno?
Qui non è un problema di idee, dice Gad Lerner, qui si tratta di antropologia, perché i fasci sono bestie. E allora, perché discriminare noi ratti?
Prima di appellarvi al tribunale dei diritti umani e subumani, tuttavia, urge una riflessione.
Non sarà forse che, visto il mondo che viviamo, “fascista di merda” non sia, anziché un insulto, il riconoscimento del nostro profondo legame alla sostanza del mondo?