venerdì 19 Luglio 2024

Armarsi online

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Sorprendentemente è possibile

Immortala e condividi i tuoi momenti più belli: il motto di Instagram rende piuttosto evidente l’intento con cui questo servizio è stato creato.
Di pari passo con il suo successo, però, è cresciuto anche l’abuso da parte degli utenti: non stiamo parlando della condivisione compulsiva di immagini insignificanti – che può essere fastidiosa, ma è innocua – ma dell’utilizzo di Instagram per la compravendita di merci pericolose.
A sollevare il velo su questa realtà è stato un articolo su The Daily Beast, nel quale si descrive come il social network in questione venga adoperato anche per vendere armi, e non solo.
Chi ha una pistola, un fucile o un coltello da vendere non deve fare altro che pubblicare la foto, annunciare la propria intenzione e aspettare le offerte.
Le regole di Instagram non lo vietano e, nel caso degli Stati Uniti, non ci sono leggi federali che blocchino questo tipo di mercato online (salvo i casi in cui le armi siano illegali in sé, perché rubate, usate in atti criminosi o fuorilegge, o che a chi acquista non sia vietato possedere armi), occasionale e tra privati; chi compra e chi vende non devono quindi fare altro che accertarsi di rispettare le leggi dei rispettivi Stati, e i controlli su Instagram non son particolarmente stringenti, anzi.
In realtà il fenomeno è anche più ampio: lo stesso commercio si svolge anche su Facebook e Twitter. Per arginarlo, altri siti – come per esempio Craiglist – vietano esplicitamente la compravendita di armi da fuoco; su Instagram questo non succede, probabilmente perché chi l’ha creato non pensava che potesse venir piegato a questo scopo.

 

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