venerdì 19 Luglio 2024

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Anzi i residui

Tasse, pronti a scattare aumenti per 2 miliardi 
Dal decreto che ha cancellato l’acconto Imu al Ddl di stabilità ammontano a oltre 2 miliardi i rincari d’imposta pronti a scattare in virtù delle clausole di salvaguardia. Se l’Iva derivante dal pagamento dei debiti della Pa e la sanatoria per il danno erariale non garantiranno le risorse messe in preventivo, entro il 30 novembre ci sarà l’aumento automatico di accise e acconti Ires e Irap. 

Mentre in assenza di riordino dei bonus entro fine gennaio, arriverà il taglio retroattivo delle detrazioni del 19 per cento.

Nuovi fondi Ue «condizionati» 
L’Europarlamento vota martedì 19 il bilancio pluriennale 2014-2020, che assegna all’Italia una dote da 31,8 miliardi. La strada per ottenerla rischia però di essere in salita: nel documento che approderà in Aula è prevista la possibilità per Bruxelles di congelare, a partire dal 2015, parte delle risorse europee per i Paesi con un deficit oltre il 3% del Pil o con forti squilibri macroeconomici. Una misura introdotta sotto il pressing della Germania e approvata con un accordo inter-istituzionale. Per dissipare la nube all’orizzonte è stato presentato un emendamento bipartisan sottoscritto da una sessantina di eurodeputati.
Intanto il Governo ha presentato alle Regioni del Centro-Nord una proposta di riparto dei fondi, con un aumento delle risorse soprattutto per Lombardia e Lazio. Tasse, pronti a scattare aumenti per 2 miliardi 
Dal decreto che ha cancellato l’acconto Imu al Ddl di stabilità ammontano a oltre 2 miliardi i rincari d’imposta pronti a scattare in virtù delle clausole di salvaguardia. Se l’Iva derivante dal pagamento dei debiti della Pa e la sanatoria per il danno erariale non garantiranno le risorse messe in preventivo, entro il 30 novembre ci sarà l’aumento automatico di accise e acconti Ires e Irap.

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