venerdì 19 Luglio 2024

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Te la prendi con la Germania che è la sola che difende la tua libertà

Niente di nuovo sotto il sole: ci caschi sempre con tutte le scarpe e illudendoti di fare il rivoluzionario canti e balli per la Casa Bianca.
Cambiare, mai?

Costruire una rete di comunicazioni che parli europeo e non più americano, bypassando gli Stati Uniti dove non sono soddisfacenti, per la privacy dei cittadini, gli standard di protezione dei dati personali. È l’idea, che sta molto a cuore al governo tedesco, di cui Angela Merkel vuole discutere in modo approfondito con il presidente francese François Hollande, approfittando dell’occasione offerta dal vertice bilaterale in programma mercoledì a Parigi.

Ragionando in termini politici, l’onda lunga delle rivelazioni della «talpa» Edward Snowden – prima fra tutte la notizia che anche il telefono portatile della donna più potente del mondo era controllato dai servizi segreti di Washington – continua quindi ad avere rilevanti effetti in Germania. E non hanno aiutato a migliorare l’attuale clima dei rapporti con gli Stati Uniti le difficoltà che si sono registrate per il raggiungimento di un accordo di «non spionaggio» tra i due Paesi. Nonostante la recente visita a Berlino del segretario di Stato John Kerry che ha parlato di una «rinascita» delle relazioni transatlantiche.

È stata la cancelliera in persona, nel suo podcast settimanale, a delineare i contorni del piano, che trova le sue ragioni nel fatto che compagnie come Google e Facebook hanno basi operative in Paesi in grado di offrire scarsa sicurezza per i dati, al contrario della Germania. «Parleremo con la Francia – ha detto Angela Merkel – su come mantenere un alto livello di protezione. Le mail e gli altri dati dei cittadini europei non devono attraversare l’Atlantico. Sarebbe meglio costruire un network europeo». Sono temi, questi, che fanno parte di una vera e propria offensiva che la grande coalizione ha deciso di portare avanti.

Il governo ritiene che il web debba diventare più sicuro e affidabile ed è convinto che la Germania, in un contesto europeo, sia chiamata ad acquisire una propria «indipendenza digitale» realizzando infrastrutture libere della dipendenza americana. «Non c’è dubbio che dobbiamo fare di più per la protezione dei dati in Europa», ha insistito la cancelliera. L’Eliseo ha poi confermato che i due governi stanno discutendo questo argomento, aggiungendo che Parigi è d’accordo con le proposte tedesche. «Ora che un governo si è formato in Germania è importante prendere insieme l’iniziativa», ha sottolineato un collaboratore di Hollande.

Quella di un «Internet europeo» più sicuro è comunque una sfida globale, che è destinata ad avere enormi conseguenze economiche e ha messo in allarme le grandi compagnie statunitensi, timorose di perdere significative quote dei loro profitti. Non è un caso che Google e Facebook abbiano chiesto al governo americano di esercitare un maggiore controllo sulle agenzie di intelligence per scongiurare una rivolta dei consumatori. Microsoft, da parte sua, ha annunciato l’intenzione di creare dei «centri dati regionali» per andare incontro alle esigenze degli europei. Una mossa, questa, che ha fatto parlare di una «balcanizzazione di Internet». Nel frattempo, una compagnia come Deutsche Telekom sta lavorando a un progetto tendente a mantenere il Germania tutto il traffico web non rivolto verso l’esterno. La battaglia, insomma, è appena iniziata. 

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