sabato 20 Luglio 2024

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Un papa sempre più simile al giardiniere di Peter Sellers accusa i comunisti di plagio

Papa Francesco un pontefice comunista, pauperista, populista? «Io dico solo che i comunisti ci hanno derubato la bandiera. La bandiera dei poveri è cristiana. La povertà è al centro del Vangelo». Lo ha detto il pontefice in un’intervista al Messaggero. «I poveri – dice Papa Francesco – sono al centro del Vangelo. Prendiamo Matteo 25, il protocollo sul quale noi saremo giudicati: ho avuto fame, ho avuto sete, sono stato in carcere, ero malato, ignudo. Oppure guardiamo le Beatitudini, altra bandiera. I comunisti dicono che tutto questo è comunista. Sì, come no, venti secoli dopo. Allora quando parlando si potrebbe dire loro: ma voi siete cristiani».
«Difficile restare onesti in politica»
Il pontefice ha poi parlato della corruzione e ha spiegato che il corrotto non ha amici, ma solo complici. «Difficile rimanere onesti in politica, vieni fagocitato da un fenomeno quasi endemico» ha commentato. «E’ l’ambiente che facilita la corruzione -ha aggiunto -. Non dico che tutti siano corrotti, ma penso sia difficile rimanere onesti in politica. Parlo dappertutto, non dell’Italia. Penso anche ad altri casi. A volte ci sono persone che vorrebbero fare le cose chiare, ma poi si trovano in difficoltà ed è come se venissero fagocitate da un fenomeno endemico, a più livelli, trasversale. Non perché sia la natura della politica, ma perché in un cambio d’epoca le spinte verso una certa deriva morale sono più forti».
«I vescovi non cerchino i potenti»

Ma Bergoglio ha voluto mandare un messaggio anche alla sua Chiesa e lo ha fatto proprio in occasione della festa dei Santi Pietro e Paolo, i Patroni della città di Roma, rivolgendosi ai vescovi durante l’omelia in Vaticano: «Cari fratelli vescovi – ha detto – mi domando: abbiamo paura? Di che cosa abbiamo paura? E se ne abbiamo, quali rifugi cerchiamo, nella nostra vita pastorale, per essere al sicuro? Cerchiamo forse l’appoggio di quelli che hanno potere in questo mondo? O ci lasciamo ingannare dall’orgoglio che cerca gratificazioni e riconoscimenti, e lì ci sembra di stare sicuri? Cari fratelli vescovi, dove poniamo la nostra sicurezza?». 

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