Adolf Hitler ottiene la nazionalità tedesca
25 febbraio 1932: Adolf Hitler è nominato consigliere di governo al servizio culturale e topografico del Brunswick (Bassa Sassonia) con incarico diplomatico a Berlino per la salvaguardia degli interessi economici e della difesa del Land del Brunswick. Questo permette all’uomo nato a Braunau am Inn, alla frontiera tra l’Impero austro-ungarico e la Germania, divenuto quindi austriaco dopo lo smembramento degli Imperi Centrali benché abbia combattuto la Grande Guerra da volontario nell’esercito tedesco, di ottenere la cittadinanza germanica. Finora ha risieduto e si è impegnato strenuamente nel suolo tedesco ma con lo statuto paradossale di apolide.
L’acquisizione della cittadinanza gli consente di concorrere alle elezioni presidenziali che avranno luogo il 13 marzo.
Le vincerà Hindenburg con 16,8 milioni di voti contro gli 11,4 di Hitler.
Nel luglio il Nsdap si affermerà però come primo partito di Germania doppiando praticamente il voto socialdemocratico. Questo. malgrado una serie di congiure da parte di von Schleicher che, per provare a mantenere la Cancelleria, puntò a dividere i nazionalsocialisti portando dalla sua parte Gregor Strasser e in seguito Ernst Röhm, condurrà all’accordo Hindenburg-Hitler che, il 30 gennaio dell’anno seguente, sarà nominato Cancelliere.
