giovedì 18 Luglio 2024

Faccia da Capezzone

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Il delfinetto di Pannella con la scusa del referendum sulla fecondazione assistita sostiene che “aiuterà tutti a riconoscere e a scegliere se stessi”. Se ciò avvenisse nel solco di trent’anni di politica radicale, significherebbe che ci scopriremmo tutti americani, amici dei narcos, servitori di Soros e pacifinti guerrafondai che benedicono i bombardamenti.

“Siamo al conto alla rovescia. Mancano, ormai, meno di 36 ore alla fine della raccolta delle firme sui cinque referendum (si potra’ firmare oggi e poi per tutto domani, fino a tarda notte di domenica). Siamo davvero sul filo di lana, e (a parte i gravi compiti di rientro, certificazione e controllo delle firme: tutti lavori spossanti che si concluderanno a pochi istanti dalla consegna in Cassazione, entro il 30 settembre) molto, moltissimo dipende dalle firme che riusciremo a raccogliere di qui a domani. A Roma, ormai da piu’ di una settimana e’ aperta giorno e notte la sede radicale di Via di Torre Argentina, dove postazioni per la raccolta delle firme sono allestite nello stesso salone dove decine di volontari provvedono alla verifica delle firme che giungono da tutta Italia. Sarebbe bello se gli organi della stampa scritta e dell’audiovisivo, anche e soprattutto in termini di inchiesta giornalistica, venissero a trovarci qui, in questo caos ordinato, o in questo ordine caotico, per curiosare, per raccontare, per conoscere quest’altra Italia, tanto nascosta quanto in sintonia con una straordinaria maggioranza degli elettori. Sarebbe un modo per trovarsi dinanzi, plasticamente, i sondaggi dell’Eurispes e dell’SWG: con code di cattolici, laici, polisti, ulivisti. Tutti lieti di incontrare la combattiva, ostinata pattuglia radicale che li aiuta a riconoscere e a scegliere se stessi”. Lo afferma il segretario dei radicali italiani Daniele Capezzone.

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