venerdì 19 Luglio 2024

Lanzichenecchi d’Europa 2018

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Resoconto telegrafico della tre giorni europea dei Lanzichenecchi

Non è nostra intenzione dire quanto siamo belli e quanto ci piacciamo; non è nostro intento vendere la nostra immagine o il nostro prodotto: in questo siamo rimasti uomini antichi.
Pertanto il sunto è sobrio ed è rivolto a coloro che vogliono intendere.
Le persone sono venute da sette nazioni: Francia, Italia, Spagna, Grecia, Olanda, Belgio e Romania. Con la Polonia intervento telefonico.
Il tema di quest’edizione: L’Europa è Greca. Un’esposizione ha decorato i locali di permanenza. Come nostra abitudine abbiamo creato quattro squadre mischiando le nazionalità al fine di accrescere lo spirito europeo. Le squadre di quest’anno avevano, ciascuna, il nome di una figura dello spirito greco. L’ordine finale della classifica dopo le competizioni non può non far riflettere quelli che il caso non esiste. Primo Teseo (colui che dipana il filo per uscire dal labirinto), secondo Eraclito (l’essenza del fuoco come origine di tutte le cose), terzo Eraclès (la forza), quarto Pitagora (la conoscenza ermetica). Sorprendentemente quest’ordine di arrivo corrisponde all’ordine di sviluppo di queste qualità da parte dell’insieme della sfera lanzichenecca.
Competizioni, spirito di corpo, eclissi del 27, cena dell’ora zero del 29 luglio, rappresentano la parte “calda” dell’esperienza comunitaria. Quella “fredda” è stata rappresentata dalle riflessioni sulle poste in gioco in questo preciso momento storico e sul come realizzare sinergie efficaci per produrre, o meglio per potenziare, reti efficaci. Si è anche chiarito qualcosa su quelle che devono essere le strategie e le metodologie. Non solo teoria perché alcuni progetti precisi sono stati stilati e siccome non pochi degli intervenuti rappresentavano ai massimi livelli partiti o movimenti dei rispettivi Paesi, i propositi sono consistenti. Per confrontarsi con apertura e spirito attivo molti di costoro hanno percorso mille o duemila chilometri in automobile e questo non è cosa da poco  perché sono oberati d’impegni. Sorprendente che i movimenti francesi fossero praticamente presenti tutti ai massimi livelli malgrado le frizioni immancabili. Un segnale esemplare.
Possiamo dire che, al trascorrere del terzo anno, si sia passati ad uno stadio più tangibile e che la prima delle scommesse che ci siamo posti – e che quasi tutti liquidavano come utopica, confusa, impossibile, irrealistica e via dicendo – è stata vinta. Su tutti i piani le cose avanzano così e questo sarebbe elemento di soddisfazione. Sarebbe, perché Cosa fatta capo ha.
Avanti dunque senza narcisismo.

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