domenica 30 Giugno 2024

Macron perde pezzi

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Nel caotico muro contro muro d’oltralpe

Si è dimesso in Francia Jean-Paul Delevoye, il Mister Pensioni del Governo, finito in questi ultimi giorni al centro delle polemiche a causa di incarichi che aveva omesso di dichiarare prima di assumere le sue funzioni di governo. Da parte sua, l’Eliseo ha riferito che Delevoye “verrà sostituito al più presto”, mentre in Francia continuano lo sciopero e le proteste contro la riforma previdenziale voluta da Emmanuel Macron.
Per l’attuale amministrazione del presidente Macron, le dimissioni di Delevoye rappresentano un duro colpo, in piena mobilitazione sociale contro la riforma delle pensioni e alla vigilia della nuova manifestazione nazionale indetta dai sindacati.

È indetto uno sciopero generale, mentre continuano le proteste nei trasporti che stanno quasi paralizzando la regione parigina dal 5 dicembre, con il rischio che non ci sia neppure una tregua per le festività ormai prossime. Malgrado i ripetuti appelli alla tregua, c’è chi adesso teme che i blocchi possano davvero spingersi anche oltre Natale, anche perché all’orizzonte non sembra emergere alcun compromesso. A cominciare dalla spinosa questione dell’età d’equilibrio a 64 anni che ha ricompattato le parti sociali.
Nominato da Macron nel 2017 per preparare la riforma, il ‘Mr. Pensioni’ accusato di conflitto di interessi – ben 13 sono gli incarichi che ha omesso di dichiarare prima di assumere le sue funzioni nel governo – ha riconosciuto di aver “peccato di leggerezza”, tuonando tuttavia contro “gli attacchi violenti” e le “menzogne” di cui è stato oggetto in questi ultimi giorni. Accuse che a suo avviso puntano soprattutto a bloccare la riforma delle pensioni, che lui ritiene invece “essenziale per la Francia”.

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