Non gli è bastato il dramma dell’Ossezia dove hanno cercato di fare passare per estremisti islamici dei “terroristi” prezzolati, ora cercano di invischiare i russi nei loro traffici di armi col nemico.
Un gruppo armato ha fatto sapere oggi con un video di aver ottenuto l’esplosivo ad alto potenziale scomparso da un deposito di armi in Iraq, e ha minacciato di utilizzarlo contro le truppe della coalizione. Quell’esplosivo e altre armi scomparse in Iraq potrebbero essere state rimosse dalle «unità russe» appena prima dell’invasione militare Usa nel Paese mediorientale. L’indiscrezione trova spazio sulla prima pagina del Financial Times, che riprende le accuse fatte da John Shaw, vice sottosegretario alla Difesa Usa.