lunedì 19 Agosto 2024

L’operazione Charlotte Corday

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L’attentato a Charles De Gaulle

Il 22 agosto 1962 nella regione parigina ha luogo l’attentato contro De Gaulle, sua moglie e il genero, il colonnello Alain de Boissieu, ad opera di un commando dell’Oas. Centoquaranta pallottole sparate, ma solo sei centrano la DS 19 sulla quale viaggiano i tre. L’autista del presidente, il maresciallo Francis Marroux, ha la prontezza di spirito e la freddezza di accelerare e anche le particolari sospensioni della macchina svolgono il loro ruolo. Tutti escono incolumi e per la Citroen lo spot pubblicitario è fenomenale.
A De Gaulle s’intendeva far pagare l’abbandono dell’Algeria, dei Pieds-Noirs e degli Harkis mandati al macello e sgozzati senza pietà.
Agli angloamericani la cosa non dispiaceva perché non andava loro giù l’avvicinamento di Parigi con la Germania di Adeneauer.
La tensione era così alta, e De Gaulle era così convinto che ci fosse lo zampino degli “alleati” che due anni più tardi, al ventesimo anniversario dello sbarco in Normandia, non solo non si presenterà ma impedirà alle istituzioni francesi di commemorare l’evento insieme a quelle angloamericane.
Il commando che ha attentato inutilmente alla vita del presidente francese nell’operazione denominata Charlotte Corday apparteneva all’OAS-Métropole / OAS-CNR, comandata dal tenente colonnello Jean Bastien-Thiry.
All’operazione parteciparono in varie funzioni Pascal Bertin, Gérard Buisines, Alphonse Constantin, Étienne Ducasse, Pierre-Henri Magade, Jacques Prévost e László Varga (tutti imprigionati insieme al comandante) e inoltre Serge Bernier, Louis de Condé, Gyula Sári, Lajos Marton, Jean-Pierre Naudin, e Georges Watin, tutti latitanti.
Le condanne impartite furono di diverse entità ma tutte, ivi comprese quelle alla pena capitale, usufruirono della grazia presidenziale del 1968, ottenuta dal generale Massu in cambio dell’appoggio a De Gaulle contro la piazza.
Il capo, il tenente colonnello Jean Bastien-Thiry, di 35 anni d’età, venne invece passato per le armi l’11 marzo 1963 al Fort d’Ivry.
Fu l’ultimo francese ad essere fucilato in Francia.

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