domenica 22 Dicembre 2024

Non lasciamo che i fanciulli vadano a loro!

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Da gennaio a ottobre 2021 sono 303 le vittime di età inferiore ai 13 anni che sono state contattate online da pedofili, mentre giocavano sulle app degli smartphone o chattavano con i compagni di scuola.  Emerge da un’indagine della Polizia postale, in occasione della Giornata europea per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale.
I dati – Si riconferma purtroppo il trend in crescita con la pandemia per il quale un numero sempre maggiore di bambini e ragazzi rischiano di diventare vittime di adulti pedofili in rete e a volte anche nella vita reale: al 31 ottobre del 2021 sono state indagate ben 1200 persone per reati di pedo-pornografia e adescamento online (1.198 contro 1.261in tutto il 2020), coprendo in dieci mesi il 95% della casistica registrara durante tutto il 2020. “Aumentano le segnalazioni di immagini illegali, video di abuso e conversazioni sessuali sospette tra adulti e minori – osserva la Polizia – così come le denunce presentate per reati sessuali online su minori. Sono addirittura 4.707 i casi trattati sino al 31 ottobre 2021 (4.208 in tutto il 2020)”.
Il dibattito – Gli operatori della Polizia postale hanno organizzato un workshop con oltre 50mila bambini e adolescenti di 100 capoluoghi di provincia sul territorio nazionale per illustrare i temi della sicurezza sul web. L’obiettivo è sensibilizzare gli studenti, soprattutto i bambini, sempre più precoci nell’utilizzo dei dispositivi elettronici, più esposti ai pericoli della rete internet (specialmente quando “navigano” da soli) e secondo le ultime indagini maggiormente vittime di reato nel periodo legato all’emergenza Covid-19.

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