In Texas una donna in depressione ha tagliato le braccia alla sua bambina uccidendola. Follia? Cattiveria? Non solo. é un’esternazione di un malessere diffuso che a volte buca la falsa immagine di una società felice e in “progresso”; ma in realtà priva di veri valori.
Era vittima della depressione post-parto e per questo una donna di 35 anni, colta da raptus, ha mozzato le braccia della sua bimba di 11 mesi per poi chiamare la polizia. Gli agenti di Plano nel Texas sono però giunti tardi: la bambina era già morta dissanguata. E con l’accusa di omicidio la madre della vittima è stata arrestata.
I servizi di protezione dell’infanzia avevano già indagato sulla madre, poco dopo la nascita della bimba in gennaio, perché c’erano sospetti di abusi, o di trascuratezza. Ma la bimba era rimasta con la donna.
Poco prima, il padre della bambina aveva chiesto all’asilo infantile di occuparsi della bambina e della madre, Dena Schlosser. E’ stato il personale dell’asilo ad avvertire la polizia dopo aver parlato con la donna. L’operatore ha chiesto alla donna se si trattasse di una cosa urgente. E lei ha risposto semplicemente “sì”. “Che cosa è successo?” ha chiesto l’operatore. “Le ho tagliato le braccia” ha risposto la donna.
Al loro arrivo all’appartamento della famiglia, i poliziotti hanno trovato la neonata in una camera con le due braccia tagliate. La Schlosser, ricoperta di sangue, era seduta nel suo salotto. La bambina è morta all’ospedale. Le sorelle della vittima, di sei e nove anni, erano a scuola e il loro padre al lavoro, quando sono arrivati gli agenti.