sabato 21 Dicembre 2024

Il supplizio di Bragadin

A Famagosta

Più letti

Global clowns

Note dalla Provenza

Colored

Il 17 agosto 1571 avviene il supplizio da parte ottomana del generale veneziano Marcantonio Bragadin durante la guerra di Cipro.
Bragadin venne imprigionato a tradimento e mutilato al viso (gli vennero mozzate ambedue le orecchie e il naso), quindi rinchiuso per dodici giorni in una minuscola gabbia lasciata al sole, con pochissima acqua e cibo. Al quarto giorno i turchi gli proposero la libertà se si fosse convertito all’Islam, ma Bragadin rifiutò.
Tratto già quasi esanime dalla prigionia e con gravi ustioni sul corpo, fu appeso all’albero della propria nave e massacrato con oltre cento frustate, quindi costretto a portare in spalla per le strade di Famagosta una grande cesta piena di pietre e sabbia, finché non ebbe un collasso. Fu quindi riportato sulla piazza principale della città incatenato a un’antica colonna e qui scuoiato vivo a partire dalla testa, anche se morì prima della fine della tortura. Le sue membra squartate vennero distribuite tra i vari reparti dell’esercito e la pelle, riempita di paglia e ricucita, venne rivestita delle insegne militari e portata a cavallo di un bue in corteo per Famagosta. Il macabro trofeo, insieme con le teste del generale Alvise Martinengo, del generale Astorre Baglioni, di Gianantonio Querini e del castellano Andrea Bragadin, venne issato sul pennone di una galea e portato a Costantinopoli.

Ultime

Dies Natalis Solis Invicti

Salve atque vale

Potrebbe interessarti anche