sabato 20 Luglio 2024

Donne sull’orlo di una crisi di nervi

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Non è solo il titolo di un noto film di Almodovar ma è lo stato psichico in cui giace la nostra società. In particolare la metà femminile che divora antidepressivi

Le donne consumano quasi il doppio di antidepressivi rispetto agli uomini e ne fanno uso sempre di più andando avanti negli anni, tanto che il 15% delle donne fra 65 e 75 anni riceve prescrizioni di questi farmaci. E’ uno dei dati contenuti nell’ultimo rapporto dell’Osservatorio nazionale sull’impiego dei medicinali (OSMED), relativi al 2003 e anticipati oggi in un convegno su farmaci e salute mentale presso l’Istituto superiore di sanità (ISS).
I dati completi dell’Osservatorio, relativi al consumo di tutte le classi di farmaci, saranno presentati il prossimo 11 giugno. ”L’uso degli antidepressivi nelle donne aumenta in tutte le classi di età”, ha detto Giuseppe Traversa, dell’Osservatorio, a margine dell’incontro, organizzato dal Comune di Roma in collaborazione con ISS e Farmacap.
Per quanto riguarda il consumo di antidepressivi in generale in Italia, l’Osservatorio rileva un aumento del 75% in termini di dosi che dal 2000 al 2003 e che nel 2003 ha raggiunto 25 Dosi definite die (DDD), che rappresentano la dose di mantenimento nell’indicazione principale per una persona adulta.
I farmaci per i quali si registra il maggior numero di prescrizioni in Italia sono comunque le benzodiazepine, le sostanze alla base di sonniferi e tranquillanti: nel 2003 ne sono state vendute 126 confezioni ogni 100 abitanti, ossia poco piu’ di una confezione per ciascun individuo in un anno. Al secondo posto nelle vendite seguono gli antidepressivi, con 50 confezioni vendute ogni 100 abitanti e quindi gli antipsicotici, con 20 confezioni. Complessivamente, ha aggiunto Traversa, nel 2003 sono state vendute 315 confezioni di psicofarmaci per 100 abitanti: un numero che comprende anche antiepilettici e farmaci utilizzati per la cura del morbo di Parkinson. I farmaci piu’ utilizzati sono gli antidepressivi di nuova generazione, ossia gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (Ssri): dal rapporto emerge che rappresentano il 76% delle dosi.
”I consumi italiani – ha osservato il ricercatore – rientrano nella media dei consumi europei che, ad esempio, per gli antidepressivi oscillano fra 20 e 100 confezioni per 100 abitanti e per gli antipsicotici vanno da 10 a 35 confezioni vendute per 100 abitanti”.
Il problema, secondo Traversa, ”riguarda l’uso degli psicofarmaci, spesso non appropriato. In Italia non c’e’ nessuna emergenza nazionale per quanto riguarda i consumi (quello delle benzodiazepine, ad esempio, e’ stabile da almeno 15 anni, ma c’e’ semplicemente bisogno di fare attenzione che il consumo sia appropriato, sarebbero necessari maggiori studi in proposito”.

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