giovedì 26 Dicembre 2024

Abbattute le case di undicimila palestinesi

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Sono queste le cifre raccapriccianti fornite dalle Nazioni Unite per la sola città di Rafa. Sharon e il Likud tuttavia intendono intensificare l’operazione terra bruciata

L’esercito israeliano che ha perso 11 soldati questa settimana nella battaglia di Gaza distruggerà centinaia di abitazioni nel sud della Striscia per allargare una “Zona di sicurezza”.


Un progetto denunciato come “crimine di guerra” e “catastrofe” dai palestinesi.


Un responsabile del Consiglio di Gerusalemme ha infatti affermato a France Presse che l’esercito allargherà il settore controllato lungo la frontiera egiziana e che, perciò, delle case palestinesi “saranno distrutte”.


Nabil Abou Rudeina, il principale consigliere di Arafat, definisce questa decisione come un “crimine di guerra” che “conferma che il ritiro annunciato da Gaza non era altro che una menzogna”.


“Distruggere queste case rappresenterà una catastrofe per il nostro popolo”.


Secondo l’Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati palestinesi più di 11.000 palestinesi hanno perso l’abitazione a Rafa in tre anni e mezzo. “È impossibile credere ognuno di questi edifici fosse il nascondiglio di un terrorista”.


“Le case vuote che vengono distrutte sono generalmente abbandonate da famiglie che fuggono per il timore di essere uccise dagli israeliani” “Quando la casa alla tua destra è stata dinamitata e la carica viene applicata a quella alla tua sinistra, sai che la prossima tocca a te: e le famiglie non possono restare fino all’ultimo minuto.”

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