I Giusti ritengino irragionevoli le proposte dei Buoni e proseguono allora nell'espansione del cemento
nelle Terre Occupate
Israele non sospenderà le attività edilizie negli insediamenti cisgiordani, come chiesto dagli Stati Uniti: lo ha affermato il premier Benjamin Netanyahu in un’audizione a porte chiuse davanti alla Commissione Esteri della Knesset. “Vi sono richieste ragionevoli ed altre che non sono tali”, ha spiegato Netanyahu – le cui dichiarazioni sono state riportate dal quotidiano israeliano Ha’aretz – riferendosi alle richieste presentate dal presidente statunitense Barack Obama nel corso del colloquio avuto due settimane fa alla Casa Bianca. L’amministrazione Obama esige infatti un congelamento delle attività edilizie negli insediamenti israeliani in Cisgiordania “senza eccezioni”, come aveva sottolineato lo stesso Segretario di Stato Hillary Clinton: “Vogliamo la fine della colonizzazione: niente più insediamenti, niente avamposti, niente eccezioni legate alla crescita naturale demografica”.
