venerdì 19 Luglio 2024

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Basta con lo sfruttamento salariale. Aboliamo il plusvalore! Come fa Rifondazione Comunista

Appesi 10 manichini con il cappio al collo per le strade di Roma, continua la campagna dei lavoratori della Coop Zona Rossa contro l’ipocrisia di Rifondazione
Questa notte i lavoratori della Coop Zona Rossa hanno “impiccato” diversi manichini per le strade della capitale con un cartello al collo che recita: lavoratore strangolato dai debiti per colpa di Rifondazione. Le ragioni di questa protesta vanno addebitate al comportamento scandaloso della federazione romana del PRC che da oltre un anno si rifiuta di pagare il lavoro di affissione manifesti svolto durante la campagna elettorale del 2008. Per mesi abbiamo cercato di arrivare ad una soluzione pacifica chiedendo che ci fosse presentato un piano di rientro fatto di scadenze certe ma non abbiamo ottenuto null’altro che rifiuti ed alzate di spalle fino a quando, nel dicembre del 2008, è emersa chiaramente la volontà della federazione di non pagarci. A quel punto abbiamo ritenuto necessario tutelarci attraverso un’ingiunzione di pagamento mantenendo sempre la disponibilità a fare un passo indietro qualora fosse emersa la volontà di ricercare una soluzione extragiudiziaria. Per tutta risposta, invece, il Partito della Rifondazione Comunista ci ha di fatto licenziati e ci ha precipitato in una condizione di estrema precarietà: senza risparmi, dilapidati per saldare chi aveva collaborato con noi, e senza lavoro. Ritenendo paradossale che un partito che si dice comunista potesse comportarsi in questo modo con dei lavoratori, da alcune settimane abbiamo lanciato una campagna contro l’ipocrisia di Rifondazione. Dapprima abbiamo “incartato” la sede nazionale di via del Policlinico con un manifesto/lettera aperta, dopo di che abbiamo attivato un blog (www.rifondazionenonpaga.net) e abbiamo attaccato decine di striscioni lungo il GRA e le principali arterie della città continuando nel frattempo ad affiggere la lettera aperta sia all’università che nei quartier popolari. Oggi è stata la volta di queste nostre “installazioni artistiche” messe li a simboleggiare la condizione drammatica in cui versano i lavoratori della coop Zona Rossa. La nostra lotta non si fermerà fin quando non vedremo rispettati i nostri diritti forti della convinzione che…
BIANCO, NERO O “ROSSO”… NON IMPORTA IL COLORE
CHI NON PAGA I LAVORATORI E’ UNO SFRUTTATORE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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