Alle 19.10 di giovedì il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi fa il suo ingresso al Palaghiaccio di Milano, dove è atteso per la chiusura della campagna elettorale a favore del candidato alla presidenza della Provincia Guido Podestà. Una volta strette le mani ai sostenitori nelle prime file, sale sul palco insieme a Umberto Bossi. La sala, che può contenere 2mila persone, non sembrava stracolma, anche se secondo gli organizzatori i presenti erano proprio 2mila. Ci sono il ministro La Russa e il governatore Formigoni. Dal palco Berlusconi parla dell’alleanza con la Lega (“di ferro”), della giustizia (“ripresenteremo la legge che impedisce ai pm di ricorrere in appello in caso di assoluzione”).
NO A SOCIETÀ MULTIETNICA – E non rinuncia a uno strale (indiretto) contro Fini: “C’è chi vuole una società multicolore e multietnica, noi non siamo di questa opinione”. Il riferimento è al capoluogo lombardo: “Non è accettabile che talvolta in alcune parti di Milano ci sia un numero di presenze non italiane per cui non sembra di essere in una città italiana o europea, ma in una città africana. Questo non lo accettiamo” scandisce il premier. Pochi giorni fa Fini la risposta di Fini al Cavaliere: “Non credo abbia molto senso dire che si voglia o meno una società multietnica. In Italia e nel resto dell’Ue il numero degli stranieri è aumentato ed è destinato a salire ancora per ragioni demografiche”.
CAMBIA GEOGRAFIA POLITICA – Berlusconi inizia l’intervento: “Ci saranno risultati strabilianti, cambierà la geografia della politica italiana”.