venerdì 19 Luglio 2024

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Il premier attacca Fini riprendendo i temi lepenisti. Che non sono mai stati quelli che vi hanno raccontato

Alle 19.10 di giovedì il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi fa il suo ingresso al Palaghiaccio di Milano, dove è atteso per la chiusura della campagna elettorale a favore del candidato alla presidenza della Provincia Guido Podestà. Una volta strette le mani ai sostenitori nelle prime file, sale sul palco insieme a Umberto Bossi. La sala, che può contenere 2mila persone, non sembrava stracolma, anche se secondo gli organizzatori i presenti erano proprio 2mila. Ci sono il ministro La Russa e il governatore Formigoni. Dal palco Berlusconi parla dell’alleanza con la Lega (“di ferro”), della giustizia (“ripresenteremo la legge che impedisce ai pm di ricorrere in appello in caso di assoluzione”).
NO A SOCIETÀ MULTIETNICA – E non rinuncia a uno strale (indiretto) contro Fini: “C’è chi vuole una società multicolore e multietnica, noi non siamo di questa opinione”. Il riferimento è al capoluogo lombardo: “Non è accettabile che talvolta in alcune parti di Milano ci sia un numero di presenze non italiane per cui non sembra di essere in una città italiana o europea, ma in una città africana. Questo non lo accettiamo” scandisce il premier. Pochi giorni fa Fini la risposta di Fini al Cavaliere: “Non credo abbia molto senso dire che si voglia o meno una società multietnica. In Italia e nel resto dell’Ue il numero degli stranieri è aumentato ed è destinato a salire ancora per ragioni demografiche”.
CAMBIA GEOGRAFIA POLITICA – Berlusconi inizia l’intervento: “Ci saranno risultati strabilianti, cambierà la geografia della politica italiana”.

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