All’alba di domenica mattina, CasaPound Italia ha occupato la struttura di un ex ristorante alle porte di Roma, nel comune di Grottaferrata. L’azione è stata annunciata attraverso una nota emanata dalla stessa associazione, nella quale il portavoce della nuova occupazione, Massimo Carletti, denunciando lo stato di totale abbandono della struttura sottolinea come “le vicissitudini giudiziare cui è stata coinvolta la struttura durano da 10 anni. CasaPound Italia pone un fermo a tutto ciò, apprestandosi a restituire alla cittadinanza uno spazio sociale necessario e legittimo”.
La nuova occupazione, che si sviluppa su un’area di circa 1500 metri quadri, è stata denominata “Base 22”, in continuità con “Area 19”, l’altro spazio occupato da CasaPound Italia nella zona nord di Roma.
“Andiamo a coprire con la nostra presenza territori lasciati scoperti da tutti, in primis dalle associazioni cosidette sociali troppo impegnate ad oggi nel business dell’assistenza all’immigrazione. Nella struttura di “Base 22″ troveranno posto un’osteria sociale, una ludoteca, una biblioteca, un laboratorio creativo di arti grafiche e musica, le sedi locali di associazioni che si occupano di disabili, di un gruppo donatrori sangue e di un gruppo animalista. Inoltre, a fronte di una sempre più crescente situazione di disagio che colpisce ormai anche i Castelli Romani alle porte di Roma, verrà istituito un centro territoriale per l’emergenza abitativa”.
Nella mattinata di lunedi rappresentanti di CasaPound Italia hanno inoltre chiesto un incontro con il Sindaco di Grottaferrata Mauro Ghelfi, con i rappresentanti comunali e quelli provinciali e regionali, per illustrare e spiegare il progetto e le iniziative in cui sarà coin volta la nuova struttura. Contemporaneamente, presso l’occupazione stessa, rappresentanti dell’occupazione e dei comitati di quartiere limitrofi si confrontano sulle problematiche territoriali e sulle soluzioni da intraprendere con il coinvolgimento di “Base 22”.
“La nostra occupazione s’integra perfettamente nel tessuto sociale del territorio su cui grava. Come in ogni nostra struttura, non troveranno spazio situazioni di degrado che caratterizzano ben altro genere d’occupazione. La nostra è e sarà sempre una postazione d’italianità nel quale si esalteranno lo slancio di gioventù, l’avanguardia di rispetto, il fanatismo castellano.
“Base 22″ e tutto il territorio circostante dei Castelli Romani e della zona sud di Roma – dichiara infine Massimo Carletti – saranno così proiettate verso quel futuro che nessuno può negare; il futuro di tutti noi, il futuro di un intero popolo”.