venerdì 19 Luglio 2024

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L’applicassero da noi questa legge fioccherebbero ergastoli; meritati

   Si può morire anche a causa di un pettegolezzo. Almeno così deve averla pensata un tribunale di Jieshou, nella parte orientale della Cina, che ha condannato il conducente di un risciò a cinque anni di carcere per avere diffuso voci non vere sul conto di una persona, malata di cuore, in seguito deceduta d’infarto. La notizia è stata diffusa dalla stampa cinese.
L’uomo, Zhu Jun, dovrà inoltre pagare una multa di 160.000 yuan (circa 16 mila euro) per risarcire la vedova della vittima, Chen Yi, morto nel marzo scorso. Il pettegolezzo incriminato, tratta la più classica delle dicerie: il tradimento. Secondo il China Daily, Zhu si era vantato di avere una relazione con la moglie di Chen, Zhang Suhua, arrivando a sostenere che l’ultimo nato fosse in realtà suo figlio. Messo al corrente di ciò, Chen, cardiopatico appena dimesso dall’ospedale, si era precipitato a casa del conducente di risciò per chiarire la faccenda. Poco dopo, si era accasciato al suolo, stroncato da un infarto, mentre inseguiva l’uomo che si era dato alla fuga. Il tribunale ha condannato Zhu Jun per diffamazione, e per omicidio dovuto a imprudenza, in quanto era a conscenza dei problemi di cuore di Chen.

 

 

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