sabato 20 Luglio 2024

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              Un ordigno posto sul ciglio della strada è esploso nella provincia di Kunduz ferendo tre soldati tedeschi. Lo rende noto il comando tedesco nella provincia, la stessa dove è avvenuto il raid aereo della Nato contro i talebani che avevano sequestrato due cisterne dell’esercito tedesco, un raid in cui sono rimaste uccise decine di persone, 90 secondo alcune fonti, 150 secondo gli ultimi aggiornamenti.
L’attacco “è avvenuto nell’area di Bagh-e-Millie sull’autostrada Kunduz-Takhar e la bomba ha parzialmente danneggiato un veicolo militare ferendo tre soldati”, ha spieato Mohammad Nasir Alkozai, dell’ufficio stampa del comando tedesco. Considerata una provincia relativamente tranquilla, la zona di Kunduz – dove è schierato il grosso del contingente tedesco, oltre 3500 uomini, in Afghanistan – è diventata negli ultimi mesi teatro di attacchi da parte della guerriglia talebana.
Secondo altre fonti l’attacco contro i militari tedeschi è stato un attentato suicida. Il governatore della provincia, Mohammed Omar, infatti ha detto che l’attentatore si è lanciato a bordo di una macchina carica d’esplosivo contro il veicolo tedesco, ferendo i tre militari. E dai talebani è arrivata la rivendicazione dell’attacco che non avrebbe fatto vittime civili.
Le Nazioni Unite intanto annunciano una propria inchiesta sul raid della Nato a Kunduz, in cui sarebbero rimaste uccise quasi un centinaio di persone, tra i quali una sessantina di talebani e decine di civili. Peter Galbraith, il numero due della missione Onu in Afghanistan, ha espresso la preoccupazione per le vittime civili, spiegando che un team di inquirenti dell’Onu sono diretti nella regione.

“Deve essere esaminato quello che è successo per stabilire perchè un raid aereo è stato compiuto in circostanze in cui era difficile determinare con certezza che non vi fossero vittime civili” ha aggiunto. Il raid è avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì, mentre, secondo alcune ricostruzioni, intorno alle cisterne cariche di gasolio rubate dai talebani alle forze tedesche vi erano molti civili che stavano prendendo il gasolio dagli automezzi. La Nato ha annunciato l’avvio di un’inchiesta del raid con il presidente Hamid Karzai che ha definito “inaccettabile, in qualsiasi modo sia avvenuto, colpire i civili”.

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