giovedì 18 Luglio 2024

L’autogoal dei tolleranti

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Ieri sera a Roma c’è stata una fiaccolata contro l’intolleranza e tutti i razzismi. A quella fiaccolata mancavano 15 ragazzi, che avrebbero voluto partecipare e non l’hanno fatto perché invitati dalle istituzioni a non presentarsi. Quei 15 ragazzi fanno tutti parte di Casapound, un centro sociale di estrema destra. I presidenti di Provincia, Regione e il sindaco di Roma (rispettivamente Zingaretti, Marrazzo e Alemanno) hanno ritenuto opportuno fare un comunicato per invitarli a non partecipare definendo la loro adesione “strumentale”. Mi chiedo: cosa ne sanno? Forse hanno il potere di leggere il pensiero? Non poteva darsi che quei ragazzi volessero accostarsi a gente e idee nuove? Beh se sono capaci di leggere il pensiero, avranno letto nelle menti di tutti gli altri presenti e avranno appurato che tra quelli non ci fosse nessun furbetto. Magari qualcuno che sull’onda delle emozioni volesse strappare qualche voto.
Io non so molto di Casapound. Ma qualche mese fa sono andata alla presentazione del libro di Valerio Morucci, tenutosi in questo centro sociale di estrema destra. Ecco, a me non risulta che Morucci abbia molte idee in comune con Casapound, eppure loro l’hanno ospitato. E vi giuro, lì dentro, c’era solo gente normale, né più tollerante né più intollerante
di tanti altri. Ho letto che alla fine della fiaccolata due partecipanti hanno urlato: “Fascista!” al sindaco Alemanno, epiteto che lui ha sempre rifiutato. Allora, ho pensato cosa avrebbero rischiato quei ragazzi alla fiaccolata: un linciaggio da parte di qualcuno di quei 30mila “tolleranti”

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