In Olanda il sindacato scende in piazza contro l’abitudine delle infermiere di offrire prestazioni “straordinarie”
Il loro motto è “oltre non si va”. Il sindacato del personale paramedico olandese è sceso in piazza per dire basta alle richieste di prestazioni sessuali da parte di pazienti alle infermiere. La protesta è nata dalla presa di posizione di una dirigente sanitaria. Davanti al caso di un’infermiera di 24 anni indignata per le richieste sessuali avanzate da un paziente la dirigente ha commentato: i pazienti sono liberi di chiedere, loro di rifiutare.
Aline Saers – dirigente di una organizzazione che si occupa tra l’altro delle esigenze delle persone bisognose di assistenza continua come i disabili e i malati cronici – ha poi cercato di gettare acqua sul fuoco delle polemiche sottolineando che non voleva in alcun modo ‘perdonare’ il paziente. Anche perché “le prestazioni sessuali – ha detto – non fanno parte dei compiti delle infermiere”.
I pazienti-clienti farebbero meglio, ha poi aggiunto Sears, a rivolgersi ad agenzie specializzate che possono mettere a loro disposizione delle escort, un servizio legale in Olanda. Tanto che alcune amministrazioni comunali contribuiscono a soddisfare anche questo tipo di esigenze.