sabato 20 Luglio 2024

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Dopo Dante Alighieri, tocca a Benito Mussolini subire la damnatio memoriae fiorentina.

 

 

La delibera di revoca (proposta da Pd, PdCI, Prc, La Sinistra, Unaltracitta’/Unaltromondo e Ps) ha ottenuto 29 si’ e 7 no (i voti dei rappresentanti del centrodestra).

La cittadinanza onoraria a Mussolini era stata attribuita il 19 giugno 1923, a pochi mesi dalla marcia su Roma e quando il Duce era gia’ presidente del Consiglio. La motivazione recitava che la cittadinanza veniva attribuita ”Per aver salvato l’Italia rendendola fascista”. Il riconoscimento era stato votato da un Consiglio composto da rappresentanti del Partito nazionale fascista e del Partito liberale, mentre non c’erano (per non aver partecipato alle elezioni) Socialisti e Popolari.

”La proposta di revoca – ha detto Ugo Caffaz (Pd) – ha un valore simbolico. E’ un modo per togliere una macchia dalla storia del Comune di Firenze e ripristinare, anche in questo caso, principi di democrazia e di partecipazione”.

”Firenze e’ una citta’ piena di problemi – ha replicato Paolo Amato del PdL – a cui questa amministrazione non da’ risposta e nel frattempo la maggioranza gioca con le cittadinanze”.

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