domenica 30 Giugno 2024

Israele pronta alla guerra?

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Quando fa trapelare notizie di questo tipo di solito prepara offensive

Un sistema di difesa da razzi di diverso calibro ha completato questa settimana con successo una serie di test finali, che hanno simulato situazioni reali di conflitto, ed è stato dichiarato operativo, secondo quanto ha riferito oggi il ministero della difesa israeliano. Le prime batterie saranno dislocate sui confini di Israele a partire da novembre.
Il sistema, denominato Iron Dome (cupola di ferro), sviluppato dalla israeliana Rafael, usa missili guidati da un sofisticato razzo per intercettare e distruggere in volo razzi in arrivo. Il sistema è in grado di neutralizzare minacce entro un raggio di 5-70 km.
Il sistema, che è stato collaudato anche col lancio simultaneo di numerosi razzi, è così sofisticato che è in grado di distinguere tra razzi la cui traiettoria li porterà a colpire aree abitate o altri obiettivi importanti e che sono perciò da distruggere e quelli che invece colpiranno aree deserte o obiettivi comunque trascurabili e quindi da lasciar passare per risparmiare sui costi.
Ciascun missile di Iron Dome ha infatti un costo compreso tra i 10.000 e i 50.000 mila dollari, mentre un razzo di tipo katiuscia ha un costo di poche centinaia di dollari. Una volta dislocate in quantità sufficiente le batterie di Iran Dome, ciascuna delle quali è in gradi proteggere una cittadina di circa 120 mila abitanti, dovrebbero difendere il nord e il sud di Israele dalle minacce di razzi.
 

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