sabato 20 Luglio 2024

Sotto sgombero Casa ¨Pound a Lamezia

Più letti

Global clowns

Note dalla Provenza

Colored

alt
Con una donna incinta e 9 bambini. Il delitto? Parlano bene di Mussolini

Lamezia Terme, 18 novembre – Una trentina di persone, tra cui nove bambini e una donna incinta, stanno resistendo allo sgombero dello stabile occupato da CasaPound Italia in via Cianflone a Lamezia Terme. Stamattina verso le sette e trenta, infatti, davanti al palazzo sono arrivati oltre cento uomini tra guardia di finanza, vigili urbani, carabinieri in assetto antisommossa e celere intimando lo sgombero dell’occupazione, uno stabile di proprietà dell’Aterp che era disabitato e in stato di abbandonno da oltre 15 anni, quando Cpi Lamezia Terme e un gruppo di nove famiglie in stato di grave emergenza abitativa, lo scorso 7 agosto, hanno deciso di occupare e riqualificare il palazzo.
 
”La scusa per cacciarci – spiega Mimmo Gianturco, coordinatore di CasaPound Italia Calabria – è che il palazzo è inagibile, ma le ragioni vere di questo sgombero sono chiaramente politiche. Le famiglie, alle quali peraltro il Comune ha accordato la residenza in via Cianflone, si sono indebitate fino allo stremo per riqualificare e rendere abitabile una struttura che era in condizioni fatiscenti. Nonostante questo, invece di contribuire, anche con poco, a rendere nuovamente utilizzabile un bene di tutti che è rimasto abbandonato a se stesso per 15 anni, si preferisce sprecare anche le ultime risorse di chi non ha nulla e restituire lo stabile all’incuria e all’abbandono, magari facendolo diventare una trappola per abusivi che non si strutturano in un’occupazione vera e propria”.
 
”Noi da qui non ci muoviamo – conclude Gianturco -, perché non possiamo ammettere che, per motivazioni politiche, famiglie, bambini e donne in gravidanza possano essere messe letteralmente in mezzo a una strada. Chiediamo al prefetto di ripensarci, e chiediamo alle istituzioni che abbiano un minimo senso di giustizia sociale di intervenire e garantire il diritto alla proprietà della casa”. 
 
www.casapounditalia.org
ufficiostampa@casapounditalia.org
3495444819
Mimmo Gianturco 3884438270

Ultime

Alto tradimento

Il 25 luglio tedesco: cruento e fallito

Potrebbe interessarti anche