venerdì 19 Luglio 2024

A Milano un dicembre rosso shopping

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Gli antifa fannulloni manifestano contro Forza Nuova e prendono insulti di commercianti e passanti

Sono state restituite ieri mattina da Forza Nuova all’amministrazione comunale che ha revocato la concessione dei locali, le chiavi di quella che avrebbe dovuto essere la seconda sede del gruppo a Milano. Il movimento, dopo aver consegnato le chiavi, ha deciso di non svolgere alcuna iniziativa in corso Buenos Aires che sarebbe stata a soli 400 metri dal presidio degli antifascisti. Gli appartenenti al movimento di estrema destra sono rimasti nella loro vecchia sede in piazza Aspromonte difesi da sette camionette delle forze dell’ordine.
PRESIDIO ANTIFASCISTA – In corso Venezia c’è un presidio, che vede la presenza di oltre un migliaio di persone (1.500 per la questura, più di duemila per gli organizzatori), organizzato dall’Anpi, dalla Camera del Lavoro e da partiti e associazioni della sinistra per protestare contro l’inaugurazione (annunciata e poi annullata) di una nuova sede di Forza Nuova in spazi di proprietà del Comune, peraltro già revocati dalla stessa amministrazione.
Numerose bandiere rosse e striscioni hanno colorato l’ultimo tratto di corso Venezia, a ridosso della Porta, oltre la quale si apre corso Buenos Aires, dove già è frenetico il viavai di passanti per lo shopping prenatalizio. E dal palco, allestito di fronte al Planetario, si sono succeduti musiche, canti e interventi dal chiaro orientamento antifascista. Per questa manifestazione, del tutto pacifica, i vigili hanno deciso di chiudere corso Venezia fino all’imbocco di via Palestro, e le autorità di pubblica sicurezza hanno schierato un ingente numero di forze dell’ordine la cui discreta presenza, però, non dà al quartiere e alle strade dello shopping quell’atmosfera di città blindata così temuta alla vigilia.
Carlo Smuraglia, presidente dell’Anpi di Milano ha detto: “Siamo preoccupati perchè da qualche tempo si ripetono manifestazioni di stampo fascista, si aprono nuove sedi di organizzazioni che invece dovrebbero essere spente per sempre, grazie anche all’inaccettabile atteggiamento tollerante mostrato dall’amministrazione comunale. Milano, per la sua storia di città medaglia d’oro della resistenza, non merita questa offesa”. E ha concluso: “Tutti hanno diritto di manifestare le loro idee ma sempre nei limiti della nostra carta costituzionale e dei connotati antifascisti di tutti i suoi articoli. In una citta’ in cui centinaia di associazioni non hanno spazi per le loro attività, è inammissibile che il Comune di Milano preferisca scendere a patti con forze fasciste, per concedere loro sedi e locali”.
COMMERCIANTI – Dura reazione dei rappresentanti dei commercianti e i cittadini di corso Buenos Aires, presenti oggi in piazza Aspromonte per l’incontro nella sede storica di Forza Nuova, contro il presidio di protesta organizzato da sindacati e antifascisti in Porta Venezia: “Siamo tutti danneggiati. Per cosa e per chi manifestano? Se ne vadano a casa”.
Secondo i commercianti, il presidio antifascista, indetto contro l’iniziale scelta di Forza Nuova di inaugurare la nuova sede di corso Buenos Aires, poi revocata dal Comune, è una manifestazione “ingiustificata” dal momento che Forza Nuova, “dimostrando grande senso civico”, ha deciso di disdire l’iniziativa e promuovere un incontro nella vecchia sede per evitare altre polemiche. L’accusa rivolta alle associazioni promotrici del presidio è che la loro presenza, con conseguente presidio di polizia, ha allontanato i clienti dai negozi del corso. “Rovinano il nostro lavoro – ha spiegato Paolo Uguccioni, presidente del Comitato Cittadini di Corso Buenos Aires-Venezia – i sindacati vadano a fare le loro trattative per i lavoratori, non vengano a rovinare un bel sabato in cui le famiglie dovrebbero venire a fare gli acquisti di Natale”.

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